Sport e disabilità: corsi per formare personale

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L’Associazione Sportiva Udinese in prima linea nel progetto di formazione di tecnici che possano essere di supporto ai portatori di disabilità, nel contesto sportivo

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UDINE – Continua l’attività dell’Associazione Sportiva Udinese a favore della disabilità.

L’ASU da molti anni è infatti al centro di un movimento che punta a rendere l’attività sportiva fruibile a tutti e, per farlo, si è spesa, grazie al sostegno di numerosi partner, nella formazione di tecnici che possano essere di supporto ai portatori di disabilità, nel contesto sportivo.

Anche nel corso del 2024 l’attività, grazie al progetto “Sport e disabilità” (che fa da cappello a molte progettualità, come “A proprio agio”; “Giornata dello sport inclusivo”; “Ginnastica inclusiva Eisi”), è stata trasversale.

Per presentarla, assieme a tutte le progettualità future, la dirigenza ha organizzato una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente dell’ASU, Alessandro Nutta, il direttore generale, Nicola Di Benedetto, il presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, Marina Pittini, presidente della Fondazione Pietro Pittini, Giuliano Clinori, vicepresidente Csen nazionale, presidente della delegazione Fvg e direttore di Special Olympics Fvg oltre che membro della commissione Scuola dello sport del Coni.

È emersa la necessità di individuare nuove maestranze per lavorare con bambini e ragazzi con disabilità.

A oggi sono una ventina i ragazzi che hanno aderito al progetto, accompagnati una decina di tecnici, «un numero non sufficiente – ha sottolineato il presidente Nutta – tanto che al momento non siamo in grado di soddisfare la domanda per le nostre discipline, ovvero la ginnastica artistica, ritmica, il parkour e la scherma».

È per questa ragione che, come già fatto in passato, ASU e i suoi partner (CSEN e Scuola dello sport del Coni) stanno lavorando per organizzare (nei primi mesi del 2025) un nuovo corso di formazione gratuito per chiunque, con riconoscimento del titolo nazionale sportivo.

A proprio agio” (progetto dell’ASU, organizzato in collaborazione con Csen Fvg, Special Olympics Fvg, scuola regionale dello Sport Coni Fvg, e sostenuto da Fondazione Friuli), coordinato da Chiara Candelotto, ha già dato i suoi frutti nel corso di questi anni e, nel 2024, in particolare, ha visto l’inserimento di bambini con disabilità all’interno di corsi; il personal training con portatori di disabilità gravi; e il monitoraggio di piccoli con disabilità, ma capaci di stare all’interno del gruppo senza affiancamento.

Accanto a ciò è continuata la formazione, con un ciclo di conferenze e il reclutamento di personale, che però tutt’ora non è sufficiente.

Ora, dunque, l’ambizione è quella di crescere per poter fornire questo importante servizio a più persone possibili.

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