Premio Villalta a Yari Bernasconi

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redazione

7 Settembre 2015
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Incoronato nell’omonimo castello

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È Yari Bernasconi, classe 1982, nativo di Lugano e tuttora di stanza fra il Canton Ticino e Friburgo, il primo vincitore della sezione Giovani del Premio di Poesia Castello di Villalta: il riconoscimento è stato istituito per la prima volta in questa edizione 2015, su indicazione di Marina Gelmi – presidente dell’associazione promotrice – per dare maggiore respiro e attenzione alle proposte poetiche under 40.

Nella cornice del Castello di Villalta si sono confrontati i tre finalisti 2015 del Premio: Yari Bernasconi, Luciano Mazziotta e Francesco Targhetta, che hanno presentato i loro libri alla giuria presieduta da Gian Mario Villalta e composta da Roberto Cescon, Azzurra D’Agostino, Tommaso Di Dio, Massimo Gezzi e Franca Mancinelli. “Il libro di Yari Bernasconi, Nuovi giorni di polvere (Casagrande, 2015) nasce da una profonda riflessione sulla situazione sospesa di chi nasce e vive in un luogo e in un tempo pacificati e liberi senza sceglierli e senza averne alcun merito, ma non smette di interrogarsi e di interrogare il « dolore degli altri», l’«affanno violento della Storia»”, ha sottolineato la Giuria leggendo le motivazioni dell’assegnazione del Premio. “La sua lingua cristallina incontra lungo tutta l’Europa frammenti di altre voci che hanno vissuto il trauma della storia con lo stupore di chi non l’ha mai provato sulla propria pelle”.  

Yari Bernasconi, nato a Lugano nel dicembre 1982, è autore della plaquette Lettera da Dejevo (Alla chiara fonte, 2009) e della raccolta di poesie Non è vero che saremo perdonati, contenuta nell’Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2012). Vive in Svizzera ed è redattore responsabile della rivista annuale «Viceversa Letteratura». Sue poesie sono apparse in diversi quotidiani e riviste, tra cui «Lo Straniero», «Cenobio», «Le Courrier» (in traduzione francese).

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