Pordenone, nuovo servizio per giovani e adulti con autismo

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redazione

26 Ottobre 2020
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Inaugurato Civico 11

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Pordenone si arricchisce di un nuovo servizio a carattere semiresidenziale, si tratta di Civico 11, Modulo Autismo per giovani adulti con gravi disabilità del neuro sviluppo che è stato inaugurato sabato 24 ottobre alle 13 nella ex canonica di San Ulderico nella frazione di Villanova, alla presenza fra gli altri del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, del vescovo della Diocesi Concordia Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, e della presidente di Itaca, Orietta Antonini.

Gestito dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale su delega della Conferenza dei Sindaci della provincia di Pordenone e affidato alla Cooperativa sociale Itaca, con Civico 11 Asfo consolida il sistema di offerta del territorio ma soprattutto un modello di presa in carico che copre tutti gli aspetti essenziali della persona giovane adulta con disabilità da un punto di vista clinico, abilitativo, educativo e sociale.

Il servizio è frutto di una coprogettazione tra Asfo e Itaca, ma nel partenariato ci sono anche altre presenze fondamentali come quelle di Comune di PordenoneDiocesi di Concordia-Pordenone (proprietaria dell’immobile ceduto in comodato gratuito ad Asfo e Itaca per la gestione del servizio), associazione La Casa dell’autismo e Regione Friuli Venezia Giulia.

DALL’ESPERIENZA DI VIA CANALETTO A CIVICO 11

Civico 11 si rivolge a un massimo di cinque giovani adulti tra i 18 e i 25 anni che vi potranno accedere dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16. “Il servizio – spiega Carlo Francescutti, direttore sociosanitario f.f. per Asfo – promuove approcci personalizzati orientati a sviluppare quanto più possibile l’autonomia, l’autodeterminazione delle persone con disabilità e la loro inclusione sociale nei contesti comunitari locali”.

Si tratta del secondo nucleo di servizio per giovani adulti con autismo, disabilità intellettive e problematiche comportamentali, e porta avanti la prima esperienza positiva avviata in forma sperimentale tre anni fa, il Modulo Autismo di via Canaletto a Pordenone, sempre frutto di co-progettazione Asfo-Itaca.

“Nel servizio semiresidenziale di Villanova – prosegue Francescutti – verranno sperimentati, in aderenza agli indirizzi territoriali e regionalinuovi e più specifici setting educativi attraverso la progettazione personalizzata, da costruire in base alla valutazione specifica dei bisogni del singolo, delle sue aspettative e preferenze, articolando in modo flessibile risorse e interventi, sia come fase propedeutica ad altri contesti residenziali, sia come promozione della permanenza dei giovani in famiglia”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE E SERVIZIO DEDICATO

Civico 11 si caratterizza, inoltre, per “l’impegno di un’equipe interdisciplinare di operatori e soprattutto – evidenzia il direttore sociosanitario di Asfo – per l’adozione di pratiche professionali e interventi in linea con le evidenze e conoscenze scientifiche rappresentate nella letteratura di settore. In particolare, tutta l’attività è rigorosamente strutturata, tutti gli utenti sono supportati da strumenti della comunicazione aumentativa e alternativa e possono contare su operatori competenti in tema di analisi funzionale del comportamento e relativi interventi”.

L’altro fondamentale elemento di sostegno e supporto al servizio è quello clinico, che verrà garantito da un “servizio dedicato” composto da psicologi, educatori e terapisti occupazionali con background formativo e professionale, e da una consulenza psichiatrica assicurata dall’equipe del dottor Marco Bertelli del Crea di Firenze.

Civico 11 consolida il sistema di offerta del territorio ma soprattutto un modello di presa in carico che copre tutti gli aspetti essenziali, clinici, abilitativi, educativi e sociali. “Di fatto – conclude Carlo Francescutti – si tratta di una sostanziale rivisitazione delle modalità tradizionali di lavoro con la popolazione con disabilità previste dalla LR 41/96, che tiene conto delle indicazioni innovative della LR 22/2019 e configura pienamente l’attività di servizio alle persone adulte con disturbi del neuro sviluppo come “socio-sanitaria”.

 

In occasione dell’inaugurazione del servizio, la Direzione sociosanitaria di AsFO ha organizzato nella stessa mattinata, alla presenza del vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, un seminario online grazie alla collaborazione con il Consorzio Universitario di Pordenone, il Laboratorio Nume, il Dipartimento di scienza matematiche, informatiche e fisiche dell’Università degli Studi di Udine. “Identificare e prendersi cura dei disturbi psichiatrici nella persona con autismo e disabilità intellettiva” il titolo del seminario che aveva l’obiettivo di mettere in evidenza l’approccio alla psicopatologia nell’autismo, tema di grande importanza per i problemi che ancora esistono, in tutto il Paese, nel garantire una presa in carico efficace e competente. L’evento ha fornito l’occasione per presentare un modello di intervento che è il frutto del ventennale impegno di ricerca e di lavoro clinico del dottor Marco Bertelli del Crea di Firenze e che è diventato parte integrante della proposta di servizio dell’AsFO dopo una lunga attività di formazione degli operatori.

Il progetto della Direzione sociosanitaria di AsFO è stato realizzato con il supporto dell’Amministrazione Regionale del Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, del Servizio Sociale dei Comuni dell’Uti del Noncello, della Diocesi di Concordia Pordenone, della Cooperativa Itaca, affidataria del servizio, e con la collaborazione e un dialogo continuo e costruttivo con i familiari.

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