Poker d’assi per il Premio Hemingway

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redazione

11 Aprile 2017
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Nominati i quattro vincitori

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L’autrice britannica Zadie Smith per la Letteratura, il filosofo Slavoj Žižek per l’Avventura del pensiero, lo psicanalista Massimo Recalcati nella sezione Testimone del nostro tempo e l’artista Nino Migliori per la Fotografia sono i vincitori del Premio Hemingway 2017, promosso dal Comune di Lignano con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge.it.   

Quattro protagonisti di statura internazionale sono stati selezionati anche quest’anno dalla Giuria del Premio Hemingway, presieduta dallo scrittore Alberto Garlini e composta da Gian Mario Villalta, Pierluigi Cappello e Italo Zannier, affiancati dal sindaco di Lignano Luca Fanotto e dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani

Cresce così l’attesa per gli “Incontri del Premio Hemingway”, in programma dal 15 al 17 giugno nel cuore di Lignano Sabbiadoro.  Un cartellone che permetterà di incontrare i quattro vincitori al Centro Congressi Kursaal. La Serata di Premiazione si svolgerà invece al Cinecity sabato 17 giugno alle 18

 

Le motivazioni

Il premio Hemingway 2017 per la Letteratura va a Zadie Smith, fresca autrice di Swing Time in uscita il 2 maggio per Mondadori. Dell’autrice la Giuria evidenzia “la grazia naturale della scrittura, che non perde mai il ritmo e sa raccontare con acuminata precisione e urgenza, il mondo dei sobborghi multiculturali, le ingiustizie sociali ma anche i sogni e i desideri della nostra epoca. Nella sua ultima opera, Swing TimeZadie Smith torna a un tema centrale della sua scrittura: come tenere insieme i mille fili contrastanti della nostra vita per formare un racconto coerente di noi stessi? Questione che rappresenta uno dei problemi decisivi del nostro tempo, per il quale servono analisi acute, partecipate e disincantate come quelle di Zadie Smith”. E proprio Swing time, il romanzo in libreria dal 2 maggio per Mondadori, sarà al centro dell’incontro che vedrà protagonista Zadie Smith a Lignano sabato 17 giugno, alle 11 al Kursaal.  Un’occasione davvero straordinaria per ascoltare in anteprima l’autrice intorno ai personaggi e ai leitmotiv delle sua nuova opera,storia di un'amicizia e di una rivalità: la storia di due amiche che vogliono diventare ballerine, storia di un'amicizia complicata e strettissima nell'infanzia, finita all'improvviso a vent'anni eppure mai del tutto dimenticata …

va a Slavoj Žižek il Premio Hemingway 2017 per l’Avventura del pensiero. “Pochi intellettuali – recitano le motivazioni –  ci hanno avvertito meglio di Žižek delle contraddizioni e dei problemi del capitalismo contemporaneo, braccato dai suoi ‘quattro cavalieri dell’apocalisse’, rappresentati dalla crisi ecologica, dalle conseguenze della rivoluzione biogenetica, dagli squilibri interni al sistema stesso e dalla crescita esplosiva delle divisioni e delle esclusioni sociali. Una critica radicale, che spesso ci mostra nel gioco d’ombre dell’ideologia, quale è la vera posta in gioco. uno dei più importanti e influenti filosofi contemporanei”. Per l’occasione, Slavoj Žižek terrà una conferenza intitolata From surplus-value to surplus-enjoyment venerdì 16 giugno alle 21 al Kursaal. L’incontro offrirà l’occasione per presentare in anteprima il nuovo saggio di Žižek, che Ponte alle Grazie pubblicherà proprio in occasione del Premio Hemingway: Il coraggio della disperazione.

Il premio Hemingway 2017 della nuova sezione “Testimone del nostro tempo” va allo psicanalista lacaniano Massimo Recalcati “per avere raccontato nelle sue opere, con profondità e intelligenza, le mutazioni avvenute nella nostra società, indicando temi e bisogni che, per l’acume analitico, diventano paradigmatici del nostro tempo. Recalcati, con il suo costante lavoro, ha analizzato i dubbi e i timori contemporanei con una lucidità che ci ha reso più consapevoli”. L’autore terra un incontro-conferenza, seguendo il filo rosso del suo ultimo saggio Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato (Feltrinelli). Dopo le fondamentali e fortunatissime analisi della figura del padre e della madre nella civiltà contemporanea, con questo libro Massimo Recalcati completa un’ideale trilogia concentrando il suo sguardo sulla figura del figlio, affermandone il diritto a custodire il segreto della sua vita e del suo desiderio.

Anche in questa edizione 2017 il Premio Hemingway seleziona una personalità eccellente della “fotografia”è l’artista Nino Migliori il vincitore di questa sezione, autore del volume Lumen (Quinlan), nel quale ha sintetizzato e assemblato una recente ricerca di visualizzazione, esplorando antichi “paesaggi” architettonici arricchiti da complesse presenze scultoree, attraverso un’originale lettura fotografica “a lume di candela” che focalizza i dettagli prospettici, emergenti dalle sculture del “Compianto sul Cristo Morto” di Nicola dell’Arca, in Santa Maria della Vita a Bologna. “Nell’impaginazione articolata del fotolibro Lumen – spiega la Giuria –  Nino Migliori ha rivelato una misteriosa bellezza scultorea, offrendo sconosciute sensazioni ancestrali, sfiorando il buio con le tremule fiammelle delle candele, una Luce che già avviava all’enfasi dell’attuale Era Tecnologica”. Giovedì 15 giugno Nino Migliori sarà protagonista dell’incontro in programma al Kursaal alle 18.30, in dialogo con Italo Zannier. Un appuntamento organizzato in collaborazione con gli “Incontri con l’autore e con il vino” 2017 di Lignano Sabbiadoro.  

A integrazione degli Incontri del Premio Hemingway 2017 è in programma un cartellone di letture e proiezioni legate ai temi e alla personalità artistica di Ernest Hemingway. Lunedì 12 giugno alle 18 e domenica 18 giugno alle 18, nella Chiesetta da Santa Maria del Mare una selezione di letture a cura dell’attore Fabiano Fantini. Al Cinecity invece, mercoledì 14 l’appuntamento con le proiezione, a cura di Cinemazero, di “Hemingway & Gellhorn” film diretto da Philip Kaufman, storia dell’incontro fra lo scrittore e la giornalista Martha Gellhorn.  Una vicenda di guerra, passione e sentimento fra due grandi protagonisti di fine anni Trenta. Un film emblematico della cultura e della vita di Hemingway, sempre curioso, mai stanziale, attivo fra Stati Uniti, Cuba, la Costa Azzurra e l’Europa.

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