Monfalcone, riapre il Caffè Municipio

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redazione

1 Aprile 2019
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Inaugurazione domenica 7 aprile

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Lo storico Caffè Municipio di Monfalcone, nel Palazzo Comunale, sarà inaugurato domenica 7 aprile, alle 18, con un evento pubblico. A precederlo, sabato 6 aprile, alle 18, lo spettacolo teatrale “Caffè Municipio”, scritto da Roberto Covaz e diretto da Giorgio Amodeo (al Teatro Comunale di Monfalcone, ingresso libero).

Il programma del doppio evento è stato illustrato oggi dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, presente l’assessore alla cultura Luca Fasan, in occasione della presentazione alla stampa della nuova identità grafica di “Monfalcone Eventi” – ideata da Aps comunicazione – scelta dall’Amministrazione “per valorizzare ogni tipologia di evento che, in qualche modo, tocca la cultura, e per favorire, con la sua declinazione sugli strumenti di comunicazione che saranno realizzati, la creazione di consenso, la condivisione e la partecipazione”. Un segno grafico di una “M” che è al tempo stesso anche una “E”: «“M” di Monfalcone, “E” di “Eventi”; “M” di Monfalcone, “E” di “è” (come slogan per delle campagna pubblicitarie istituzionali multi soggetto: Monfalcone è cultura, Monfalcone è musica…)», spiegano gli ideatori.

In seguito dell’ultimazione dei lavori del Palazzo Comunale – l’Amministrazione comunale lo ha inaugurato il 5 maggio 2018 – il Caffè Municipio sarà riaperto al pubblico ripristinando l’originale destinazione d’uso dell’edificio che, sino dall’epoca della sua costruzione, vedeva presente quest’attività. Uno dei tre ingressi del Palazzo, consentiva l’accesso ai locali del Caffè municipale fin dalla sua costituzione: venne realizzato, tra il 1838 e il 1862, per volontà del Podestà Valentinis su progetto dell’architetto Parucchetti (anche se alcuni lo ritengono opera dell’ingegner Anderloni, direttore dei lavori per la stazione ferroviaria).
La gestione del Caffè Municipio è stata affidata alla pasticceria Maritani. 

Ad anticipare la riapertura del Caffè (sabato 6 aprile alle 18), una pièce legata alla storia di Monfalcone, alle persone e ai personaggi che l’hanno caratterizzata nel corso del tempo: ricordi, aneddoti e immagini che svelano una Monfalcone inedita e a molti sconosciuta.

Nello spettacolo si intrecciano diverse vicende legate alla storia della città, al confine fra realtà e immaginazione, che prendono vita attraverso l’andirivieni di frequentatori del Caffè Municipio. Ad animare il prologo è “Giovanin dei usei”, personaggio molto popolare a Monfalcone fin dagli anni Quaranta, attorno al quale si muove un caleidoscopio di altri ritratti di monfalconesi più o meno noti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulla scena ritroviamo la ritrattista e scultrice Marianna Pascoli, allieva del Canova, cui è stata attribuita la stele funeraria della Chiesa della Beata Vergine Marcelliana; ma anche i podestà di Monfalcone, il conte Eugenio Valentinis e il dottor Arturo Rebulla, il cui partito viene scosso dalle tensioni legate alla costruzione del canale navigabile e del canale de Dottori. Suggestiva anche la storia di Angelo Musmezzi, “il pirata”, latore di un incredibile lascito alla Chiesa e di un fondo per gli studenti poveri ma meritevoli, il cui nome è legato anche alla “strana” vicenda della demolizione della sua tomba, nel cimitero antistante la Chiesa di S. Nicolò.

Chiude lo spettacolo una passeggiata, virtuale, lungo il canale Valentinis, l’immagine visionaria di una Monfalcone senza il cantiere: l'isola del Belfort, le distese di sabbia, il Lacus Timavi.

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