Monfalcone invasa dalle maschere

imagazine livio nonis

Livio Nonis

13 Febbraio 2018
Reading Time: 2 minutes
Condividi

Guarda le foto online

Condividi

Un martedì grasso monfalconese da ricordare. Grazie  al tempo atmosferico ideale, la giornata che concludeva il 134° carnevale monfalconese è andata oltre le più rosee aspettative.

La città dei cantieri si è svegliata alla buon’ora e in tutti i rioni si sentiva profumo non solo di “crostoli e frittelle” ma anche i tradizionali rebecchini che venivano offerti quando passava la banda, o durante l'avvicinamento del trio più atteso: Sior Anzoleto con la “sposa” monfalconese autoctona Agnese Devetta, (è stata la 54ª sposa che Orlando Manfrini ha portato sul palco) e il Notaio Toio Gratariol (alias Gian Carlo Blasini).

La Cantada, momento clou della mattinata, cioè la lettura del testamento in “Piazza Grande”, è puntualmente avvenuta alle ore 12 alla presenza di moltissimi “bisiachi”. Un testamento come sempre ironico che ha spaziato dalla politica nazionale a quella locale, con le solite “tacade” ai politici, senza dimenticare nessuno per la par condicio… E quindi il popolo bisiaco ha cantato a squarciagola, accompagnato dalla banda cittadina, tutte le canzoni nostrane.

Nel primo pomeriggio il via alla tradizionale sfilata di carri allegorici, provenienti un po' da tutta la regione e anche dal Veneto, e dei numerosi gruppi mascherati, con l’accompagnamento di ballerine brasiliane e sbandieratori, tutto condito da una nutrita e colorata partecipazione di pubblico.

Nella categoria carri vittoria di “Ridi che ti passa Circus” di San Stino Livenza nella categoria carri (secondo classificato “L'amore in gondola” – Jesolo; terzo classificato “Tornemo alle spade” – Medeazza); tra i gruppi si è imposto “I popoli del Sol Levante” della Banda del Quaiat di Romans d'Isonzo nella categoria gruppi (secondi “Qualche volta xe meio far l'indian” – Gropada; terzi “Gavemo le scatole piede de…” – Monfalcone).

Visited 5 times, 1 visit(s) today