L’amore tra Neruda e Urrutia commuove Grado

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Margherita Reguitti

5 Marzo 2023
Reading Time: 2 minutes
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Applausi per il reading di parole e musica scritto da Liberato Santarpino per la regia di Sebastiano Somma, anche interprete con Morgana Forcella

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GRADO – Le parole belle e immortali della poesia di Pablo Neruda per raccontare la grande storia d’amore vissuta con Matilde Urrutia. Ma anche i testi in prosa di impegno civile e denuncia delle ingiustizie, a difesa dei deboli e degli oppressi del suo paese, il Cile. Parole che non hanno perso la loro potenza di fuoco seppur scritte alla vigilia della presa di potere del Pinochet nel 1973, pochi mesi prima della morte dello scrittore intellettuale premio Nobel, diplomatico e politico che visse anche in Italia. Periodo raccontato dal capolavoro del cinema “Il Postino”.

Sul palco del comunale di Grado per la stagione dell’ERT un reading di parole e musica scritto da Liberato Santarpino per la regia di Sebastiano Somma che ne è anche interprete con Morgana Forcella, compagna di Somma in scena e nella vita. Interpretazione intensa, dai registri numerosi e forti: la passione, la solitudine, le assenze, la sofferenza di una relazione a lungo segreta in giro per il mondo, in attesa di ricevere una lettera o un telegramma che indica la nuova data dell’incontro a Berlino o Parigi.

Le interferenze e le rinunce imposte dell’impegno politico e diplomatico di Neruda alla vita della coppia. Alle spalle dei bravi interpreti la voce potente e versatile di Emilia Zamuner accompagnata da Giuseppe Scigliano (bandoneon), Marco De Gennaro (pianoforte), Gianmarco Santarpino (sassofono), Liberato Santarpino (violoncello).

Il tango suadente e passionale è protagonista in scena, la musica sudamericana prende forma nella danza di Enzo Padulano e Francesca Accietto. Brani armoniosamente intrecciati a pezzi del repertorio pop italiano di “Vacanze romane” dei Matia Bazar.  Naturalmente non poteva mancare il brano più famoso della colonna sonora da Oscar de “Il Postino” con gli indimenticabili Massimo Troisi, Philippe Noiret e la giovane Maria Grazia Cucinotta. Molti e calorosi gli applausi finali per tutta la compagnia.

La serata è stata anche l’occasione per il Comune di Grado, con l’assessore alla Cultura Raffaella Marin, di ringraziare Renato Manzoni, già direttore dell’Ert-fvg, per il lungo impegno sempre garantito all’intesa attività teatrale di Grado.

 Prossimo appuntamento sull’Isola d’Oro sabato 18 marzo con “Wunderbar” con Tullio Svettini, il sipario si apre alle 20.45.

 

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