La stazione ferroviaria diventa punto d’ascolto

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redazione

7 Aprile 2016
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Inaugurato a Trieste un “Help Center”

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Taglio del nastro per l’“Help Center” di Trieste, presso la Stazione Ferroviaria Centrale,  alla presenza del sindaco Roberto Cosolini, con l’assessore comunale alle Politiche Sociali Laura Famulari, del prefetto Annapaola Porzio, della presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, rappresentanti delle Ferrovie di Stato e delle Forze dell’Ordine, del Presidente della IV Circoscrizione Luca Bressan.

L’Help Center di Trieste  Centrale, è gemellato con quello di Lussemburgo, inaugurato il 1° marzo scorso. E proprio per relazionare sulla recente esperienza europea degli Help Center, è intervenuta anche la responsabile del Servizio Qualità, Sicurezza e Ambiente della Società Nazionale delle Ferrovie lussemburghesi, Doris Horvath.

L’Help Center di Trieste – che sarà aperto ogni giorno dalle 18 alle 20 –  aderisce alla rete dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS), nato come strumento del settore Politiche Sociali delle Ferrovie dello Stato per dare una risposta coordinata al disagio sociale presente all’interno delle stazioni italiane. A oggi, con Trieste, sono 16 gli Help Center della rete ONDS (situati nelle stazioni di Roma Termini, Milano Centrale, Torino, Chivasso, Firenze, Genova Cornigliano, Bologna, Pescara, Napoli, Melfi, Bari, Foggia, Reggio Calabria, Messina e Catania). Insieme ai centri di accoglienza notturna e diurna per  persone senza dimora, si contano oltre 15.000 metri quadrati di spazi concessi in comodato d’uso gratuito dal Gruppo FS agli enti locali o all’associazionismo.

“All’interno delle stazioni italiane – ha affermato il responsabile delle Attività Sociali d’Impresa di FS Italiane, Fabrizio Torella –  si sta di fatto affermando un nuovo modello di Welfare,  basato sul principio della sussidiarietà circolare che coinvolge tre grandi soggetti: l’impresa, le Istituzioni e il Terzo Settore. Gli Help Center sono proprio il frutto concreto di questa collaborazione, un modello che si sta affermando anche in Europa”.

L’amministrazione comunale, con l’obiettivo di affrontare e contrastare i fenomeni di disagio sociale presenti nell’area della stazione ferroviaria e zone limitrofe, si è impegnata infatti per l’avvio di un servizio di ascolto “a bassa soglia”, con il duplice obiettivo di fungere da centro di orientamento sociale, per attività di sostegno e informazione alle persone senza dimora, e di orientamento ai servizi disponibili, diurni e notturni (centri di accoglienza, comunità terapeutiche, associazioni specializzate, enti che si occupano a vari livelli di marginalità ed emergenza sociale), e d’altra parte di contribuire in generale al benessere degli stessi fruitori della stazione, migliorandone la sicurezza e la vivibilità. Finalità degli Help Center è proprio quella di coniugare la sicurezza e il decoro della stazione alla solidarietà, favorendo la presa in carico delle persone disagiate con l’attivazione della rete dei servizi sociali della città.

Già nel 2014 il Comune si era attivato presso le Ferrovie dello Stato per la ricerca di uno spazio dove poter erogare tale servizio, che è stato individuato in un locale di circa 34 metri quadrati situato al pianoterra del Fabbricato Viaggiatori, con ingresso da viale Miramare. Dopo l’accordo di comodato d’uso gratuito dalle Ferrovie al Comune di Trieste, il locale è stato  arredato gratuitamente da Ikea, mentre l’Amministrazione ha provveduto a emanare un bando per la co-progettazione per la realizzazione e la gestione del Servizio Help Center presso la stazione ferroviaria, che è stato quindi aggiudicato a un’ATI capitanata dal Consorzio Interland di Trieste che ha provveduto alla sistemazione e all’adeguamento.

L’inaugurazione è stata preceduta dal convegno su “La gestione delle nuove povertà e dell’accoglienza: l’alleanza pubblico/privato per coniugare sicurezza e solidarietà. Un modello: l’Help Center nelle stazioni italiane”, che si è svolto presso il Conservatorio “G. Tartini”. 

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