La musica come strumento di inclusione e solidarietà

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redazione

17 Gennaio 2025 , , ,
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Dopo i successi dello scorso anno, il Coro polifonico misto dell’Accademia Lirica Internazionale Santa Croce si prepara alla nuova stagione concertistica

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(ph. A. Carloni)

TRIESTE – Il coro polifonico misto dell’Accademia Lirica Internazionale Santa Croce è già al lavoro per la nuova stagione musicale.

Come di consueto verrà rinnovata parte del repertorio, per offrire al pubblico quelle emozioni che solo un complesso di interpreti con tonalità, altezze sonore e melodie simultanee così diverse, di voci femminili e maschili, di solisti e di musicalità d’insieme, riesce a dare in uno spettacolo.

“La musica consente di superare diffidenze e pregiudizi anche in momenti difficili come gli attuali. Lo dimostra la composizione multietnica del nostro coro, composto da una trentina di persone non professioniste provenienti da diverse zone del nostro territorio, ma anche da varie nazioni europee e oltreoceano, unite dalla passione per la musica”, afferma il maestro Alessandro Svab, fondatore dell’Accademia e direttore del coro.

Assieme al maestro Fabio Zanin al pianoforte, ha saputo valorizzare questo gruppo portandolo a un livello di tecnica musicale e a una dedizione paragonabili alle compagini professionali, nonostante le evidenti difficoltà di tempi e risorse che una attività amatoriale comporta.

Alessandro Svab (ph. A. Carloni)

Proprio la sua multiculturalità ha caratterizzato il ciclo di concerti di fine anno, con esibizioni a Trieste al teatro Bobbio e alla sala Luttazzi e con eventi al Santuario di Monte Grisa, nella chiesa di S. Andrea a Gorizia, in Slovenia a Canal d’Isonzo e nella sua sede originale di Santa Croce.

“Importante sottolineare che, accanto ai brani più conosciuti – spiega Svab, con un passato di interprete lirico nei più importanti teatri italiani ed esteri –, il coro ha eseguito canti della cultura popolare di vari paesi, da quella anglosassone, all’ispanica, alla slovena, alla latino-americana fino alla russa e ucraina, tutti interpretati in lingua originale”.

Il coro, nato una decina di anni fa nell’ambito dei progetti di educazione musicale e di divulgazione delle opere italiane, consente alle persone di comprendere e apprendere la tecnica del canto, attraverso l’interpretazione dei brani più noti di autori classici e ampliando lo sguardo anche a composizioni ormai parte della nostra cultura musicale, come le operette, i musical o i temi da film, come quelli di Ennio Morricone.

Non meno rilevante è l’impronta di accoglienza e solidarietà che pervade l’intera attività del coro, non solo per le ripetute presenze in comunità di assistenza, come le case di riposo o alla Comunità di San Martino al Campo, ma anche per la lunga collaborazione con associazioni dedite al sostegno alla disabilità e il coinvolgimento e l’aiuto a gruppi corali sorti in queste difficili realtà.

Il Coro dell’Accademia Santa Croce

L’Accademia Lirica Internazionale Santa Croce propone, sia nella nostra regione che all’estero, progetti di educazione musicale e di divulgazione delle opere italiane, rivolti in particolare alle giovani generazioni.

Fra questi, il programma scolastico pluriennale dei “Ragazzi … all’opera”, coinvolge ogni anno centinaia di studenti ed è valso al maestro Alessandro Svab onorificenze e riconoscimenti di istituzioni pubbliche italiane e straniere.

Ai giovani talenti di varie etnie e culture il maestro offre un laboratorio di formazione avanzata con il progetto “Il Belcanto oltre i confini” per portarli a livelli tecnici sempre più elevati, accompagnandoli quale tutor fino a varcare le soglie dei teatri lirici in Italia o all’estero con una concreta prospettiva di carriera operistica.

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