La Grande Guerra e i luoghi di Hemingway

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redazione

21 Aprile 2014
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Si conclude il progetto èStoriabus

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Proseguono gli itinerari storico-turistici di èStoriabus, l'autobus storico-turistico che viaggia nel tempo, che a maggio, in occasione di èStoria 2014 – X Festival internazionale della storia (Gorizia, 22-25 maggio 2014), proporrà tre nuovi appuntamenti alla scoperta dei luoghi simbolo della Grande Guerra, di cui ricorre quest’anno il centenario. Saranno percorsi per ricordare battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva, accompagnati dall’esperto commento degli storici, che ne approfondiranno determinati aspetti e ne sveleranno dettagli inediti. A chiudere il programma di quest’anno sarà un appuntamento speciale, dedicato ai luoghi di “Addio alle armi” di Ernest Hemingway,

Si partirà giovedì 22 maggio alle 9, con un’esplorazione di una mezza giornata sul fronte carsico, in compagnia dello storico Pier Luigi Lodi. Si seguiranno in quest’occasione i percorsi tematici recentemente rinnovati, il Museo all'aperto della Dolina del XV Bersaglieri (Monte Sei Busi) e il Museo all'aperto del parco tematico della Grande Guerra di Monfalcone. Inaugurato nel 2000, il Museo della Dolina del XV Bersaglieri si trova sull'area del Monte Sei Busi, a poca distanza dal Sacrario di Redipuglia e dal Colle Sant'Elia. Camminando verso la cima del Monte Sei Busi (118 metri s.l.m.) si possono vedere diverse opere trincerate e la dolina del XV Bersaglieri. Al suo interno si trovano ancora i ruderi del piccolo ospedale militare oltre ai resti di alcune baracche per i soldati e la fossa comune. Poco distante, sulle alture carsiche alle spalle di Monfalcone, si visiterà il Parco Tematico della Grande Guerra. Esteso su circa 4 kmq, è stato aperto al pubblico nel 2005 ed offre ai visitatori tre diversi ambiti per scoprire ed osservare questa zona di guerra, sede di diverse battaglie tra il giugno del 1915 ed il maggio del 1917.

Venerdì 23 maggio alle 9 si viaggerà invece con un doppio autobus e due guide, una di lingua italiana (Lucia Pillon) e una slovena, in direzione della Torre di Cerje, subito oltre il confine italosloveno. Sulla cima del monte Cerje si erge infatti una fortezza, simbolo della difesa del popolo sloveno contro i vari occupatori che si sono avvicendati nel corso della storia. L’itinerario proseguirà con una sosta al Parco Ungaretti di Sagrado, che sorge nei luoghi dove furono combattute le prime battaglie sull'Isonzo. Proprio nelle trincee del Carso di Sagrado il poeta Giuseppe Ungaretti scrisse la sua prima raccolta di poesie, “Il Porto Sepolto”. Ci si dirigerà poi verso Redipuglia, per visitare il Sacrario, il Museo della Grande Guerra, e il colle S. Elia, con il suo Parco della Rimembranza, composto da un grande viale a gradoni su cui sono disposte le riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi originali. In questo itinerario si affronterà il tema della composizione multietnica di Gorizia prima della Grande Guerra, nonché quello della presenza dei soldati italiani e sloveni sul fronte orientale, per valutare quanto la Prima Guerra Mondiale abbia inciso nei successivi cambiamenti in quest’ambito. Seguirà al rientro una pièce teatral-musicale dal titolo ITINERARIO GRANDE GUERRA, a opera degli a.Artisti Associati di Gorizia e del Centro sloveno di educazione musicale Emil Komel, e realizzato nell’ambito del progetto Kras@event@Carso, con inizio previsto alle 17 presso la cannoniera del Brestovec.

Sabato 24 maggio alle 9, sotto la guida di  Andrea Spanghero, èStoriabus si dirigerà a nord, verso il Monte Sabotino, che fu una tappa cruciale per la presa di Gorizia ed è oggi sede del Parco della pace, un museo all'aperto transfrontaliero. Con i suoi 609 metri il Sabotino domina parte della pianura isontina, del Collio, un tratto della Valle dell'Isonzo e permette di controllare dall'alto Gorizia, la città che, durante la Grande Guerra, proprio da questa vetta fu strenuamente difesa. Diversi assalti nel primo anno di guerra fallirono con un grande dispendio di uomini ed energie, fino a quando tre battaglioni italiani riuscirono ad allontanare le truppe dalmate. L'itinerario condurrà alla scoperta della seconda linea difensiva austro-ungarica, conquistata dalla Seconda Armata italiana il 6 agosto 1916, durante la Sesta Battaglia dell'Isonzo. I resti delle trincee austriache e italiane e le numerose gallerie scavate nella roccia testimoniano visivamente l’intero svolgimento della battaglia, dalla presa del Calvario fino all’ingresso dell’esercito italiano a Gorizia l’8 agosto 1916.

Domenica 25 maggio alle 9, infine, èStoriabus viaggerà sui luoghi diAddio alle Armi” , in compagnia di Ernest Hemingway. Sarà un itinerario speciale, tra storia, letteratura e cinema. Insieme ad Alberto Vidon e Marco Cimmino si farà tappa anche a Caporetto e Venzone, per una visita di un’intera giornata, con rientro alle 18.30.

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