Innesti ossei, record di donazioni dal Policlinico Città di Udine

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Fondamentale per chirurgia ortopedica, vertebrale, odontoiatrica e maxillofacciale, nonché pediatrica

Innesti ossei, record di donazioni dal Policlinico Città di Udine
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Equipe del gruppo operatorio e dell’ortopedia del Policlinico Città di Udine

UDINE – Sono 124 le teste di femore donate alla Banca Tessuti del Veneto dal Policlinico Città di Udine nel 2023.

Questo il risultato della prima collaborazione in Friuli Venezia Giulia tra la Banca, il Centro Regionale Trapianti (CRT) e una struttura sanitaria privata accreditata, il Policlinico Città di Udine.

Un traguardo importante, sottolineato anche da Roberto Peressutti, coordinatore del Centro regionale trapianti, se si pensa che il secondo migliore risultato è dell’ospedale di San Daniele con 30 teste di femore donate, in un momento in cui le richieste di tessuto osseo sono particolarmente numerose in tutta la regione.

Risale a febbraio 2023, infatti, il programma di donazione di teste di femore nato dalla collaborazione con il Policlinico, in particolare con il reparto di anestesia (dottoressa Marcella Brazzoni e dottor Antonio Baroselli) e quello di ortopedia diretto dal dottor Fabrizio Bassini.

“Siamo orgogliosi di questo risultato – sottolinea il presidente e amministratore delegato del Policlinico Claudio Riccobone ci tengo a ringraziare il grande lavoro di squadra tra i reparti e l’impegno dei nostri medici e dei nostri operatori che l’hanno reso possibile. La donazione di quella parte ossea, infatti, richiede in primis la disponibilità̀ del personale in sala operatoria e poi tutto il successivo coordinamento per il trasferimento”.

“Un ottimo risultato – commenta il dottor Antonio Baroselli – reso possibile grazie al lavoro dell’intero team. Tutti si sono impegnati a rendere possibile questo traguardo, dal personale della sala operatoria, infermieri e oss, ai medici che quotidianamente collaborano con il reparto chirurgico e anestesiologico”.

La donazione ossea non ha alcuna differenza di procedura o conseguenza per il paziente che, infatti, nella maggior parte dei casi dà il proprio consenso alla donazione al momento dell’anamnesi pre-operatoria con il medico anestesista.

Dopo l’estrazione, la testa di femore viene inviata alla Banca dei Tessuti di Treviso che fa da centro di raccolta per Friuli Venezia Giulia, Veneto, provincia autonoma di Trento e per le Marche, eseguendo le analisi e i test previsti per l’idoneità alla donazione.

La testa del femore asportata, solitamente di un soggetto sano sotto i 70 anni, è preziosa e fondamentale per realizzare innesti di osso in chirurgia ortopedica, vertebrale, odontoiatrica e maxillofacciale. Gli innesti ossei realizzati sono stati in alcune occasioni preziosi anche per ricostruzioni in pazienti pediatrici.

L’impiego del tessuto muscolo-scheletrico proveniente da donazione è inoltre indispensabile nella chirurgia dei tumori ossei, in quanto può evitare l’amputazione di arti grazie alla ricostruzione funzionale, garantendo ai pazienti un migliore recupero e una migliore qualità della vita.

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