Individuazione precoce dei disturbi dell’apprendimento, al via il progetto regionale

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redazione

4 Novembre 2020
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Il 5 novembre il primo webinar

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Individuazione precoce del disturbo. Interventi mirati con programmi e strumenti dedicati sin dai primi anni delle primarie, con una didattica su misura che consenta di colmare il gap di apprendimento. Misure innovative che si accompagnano a una formazione specializzata per gli insegnanti. Sono i punti chiave del progetto “Identificazione precoce degli alunni con sospetto disturbo specifico dell’apprendimento”, finalizzato all’individuazione degli alunni con difficoltà scolastiche e all’effettuazione di azioni ad hoc per i bambini ritenuti a rischio di sviluppare un disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa), che partirà in Friuli Venezia Giulia giovedì 5 novembre.

Il progetto, che si svilupperà nel corso degli anni scolastici 2020-2021 e 2021-2022, è stato promosso grazie alla collaborazione tra Regione – con l’assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen – Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” (Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile) e Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, Istituto Comprensivo “Roiano Gretta”: «Ringrazio tutti gli attori in gioco per aver dato vita a questo importante progetto dedicato agli alunni con deficit di apprendimento», dichiara il vicepresidente del FVG, Riccardo Riccardi.

Le fasi del progetto prevedono un’attività di formazione, online, rivolta ai docenti delle scuole che hanno aderito al progetto sulla tematica dei Dsa e sull’intervento di screening e potenziamento.

L’offerta formativa sarà proposta a distanza (video-pillole formative sulle tematiche dei Dsa), a cura dei professionisti dell’Irccs “Burlo Garofolo”, dell’Università degli Studi di Udine, dell’Ufficio Scolastico Regionale e della casa editrice Anastasis che proporrà una parte laboratoriale sui programmi che utilizzeranno applicazioni scaricabili da smartphone o tablet.

Il progetto permette lo svolgimento dello screening e del potenziamento in un ambiente ecologico come quello scolastico e il monitoraggio tramite via telematica per rendere il trattamento personalizzato e specifico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Mai come in quest’anno scolastico – sottolinea il direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò – il progetto risulta fondamentale, viste le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19. L’esperienza della didattica online, acquisita dagli insegnanti e dagli alunni nel periodo del lockdown, faciliterà la realizzazione del progetto. Il nostro istituto è da anni impegnato nel supportare bambini e ragazzi ad affrontare e superare i disturbi dell’apprendimento. La finalità del progetto vuole essere quella di intercettare il prima possibile una difficoltà che potrebbe compromettere lo sviluppo della personalità e l’adattamento sociale di questi alunni, lavorando su interventi didattici mirati e compensativi, in modo da consentire loro di avere un percorso scolastico e di vita sereno».

Giovedì 5 novembre si svolgerà il primo dei sei webinar di formazione a favore dei docenti e dei dirigenti delle 42 scuole della Regione Friuli Venezia Giulia che parteciperanno al progetto.

Saranno presenti proprio l’assessore Rosolen, il direttore generale del Burlo, Dorbolò, oltre al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Daniela Beltrame. Modererà l’incontro Giovanna Berizzi, referente Inclusione-Sostegno alla persona e alla partecipazione studentesca dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG, che ha coordinato il progetto dell’offerta formativa, in sinergia con Isabella Lonciari e Maura Bin, dirigenti psicologhe presso la Struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile del Burlo.

«È un progetto strategico – chiarisce il direttore generale, Daniela Beltrame – che intende, attraverso una formazione mirata, favorire la sinergia tra insegnanti e psicologi nel processo di individuazione e gestione delle difficoltà scolastiche e/o dei disturbi specifici dell’apprendimento. La sperimentazione dell’integrazione tra le diverse competenze professionali ha l’obiettivo di validare un modello di azione che possa avere una ricaduta estesa a tutte le scuole del territorio regionale».

«Già dall’inizio della legislatura – sottolinea l’assessore Alessia Rosolen – avevamo deciso di investire su progetti specifici per bambini con difficoltà di apprendimento o impossibilitati a seguire le lezioni a scuola, perché costretti a stare a casa o in ospedale. La pandemia ha inevitabilmente amplificato alcune criticità e ci costringe a valutare quotidianamente innovative forme di didattica. Complessivamente, il budget assegnato al progetto Dsa di 90 mila euro, di cui 40 mila euro di fondi regionali. Ci abbiamo creduto dall’inizio e adesso, a maggior ragione, ribadiamo la nostra totale adesione a un percorso che può letteralmente cambiare la vita di alcuni bambini. Alcuni disturbi, se intercettati in tempo, possono essere risolti e superati e il bambino può intraprendere un percorso di crescita più sereno».

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