Inclusione e nuove generazioni: ritorna “InVisible Cities”

imagazine_icona

redazione

22 Agosto 2023
Reading Time: 4 minutes
Condividi

Saranno 38 gli eventi in calendario tra Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica. Al festival urbano multimediale anche spettacoli portati in scena da artisti con disabilità

Condividi

GRADISCA D’ISONZO – Nove giornate, che animeranno tre Comuni (Gradisca d’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica), per un totale di 38 eventi in calendario.

Sono questi i numeri della nuova edizione, la nona, di InVisible Cities: festival urbano multimediale, parte della rete Intersezioni, organizzato dall’associazione Quarantasettezeroquattro e co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gradisca d’Isonzo e dalla Fondazione Carigo.

In programma performance teatrali, partecipative, itineranti e di danza, oltre agli eventi targati “Ars. arti relazioni scienze”. Da segnalare anche due importanti novità: un focus dedicato all’inclusione nell’ambito culturale, grazie al progetto “Zero gradi di separazione”, e un altro per le nuove generazioni. Di tutto questo faranno parte ben tre spettacoli intermediali e partecipativi, prodotti dalla stessa Quarantasettazeroquattro: Atlante Isontino; Paesaggio Sottile; Gradisca Cold Case.

Quella in calendario a partire dal 31 agosto – a Gorizia fino al 3 settembre, poi, dal 6 al 10 settembre a Gradisca d’Isonzo – sarà l’edizione che avvierà un nuovo triennio di progettazione, come è stato spiegato in occasione della conferenza stampa ospitata dalla sala consigliare del Comune di Gradisca d’Isonzo, alla presenza di Alessandro Cattunar, direttore artistico di InVisible Cities, e la co-direttrice Miriam Paschini; Linda Tomasinsig, sindaca del Comune di Gradisca d’Isonzo; Marco Zanolla, assessore alla Cultura del Comune di Gradisca d’Isonzo; Alberto Bergamin, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

A intervenire, con un video messaggio, anche il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, e assessore alla cultura, Mario Anzil. In sala è intervenuta anche Anna Del Bianco, dirigente del settore cultura della Regione Fvg.

Il nuovo ciclo, in continuità con quanto programmato fin dalle origini, sarà dedicato alle arti performative e ai linguaggi del contemporaneo, con performance e spettacoli accessibili e godibili per un pubblico ampio ma anche attenti alla sperimentazione: esperienze che consentiranno ai partecipanti di essere coinvolti attivamente, stimolando la curiosità, favorendo la conoscenza del territorio.

Diversi i nomi della scena nazionale e internazionale, che porteranno a Gradisca e a Gorizia spettacoli in prima regionale e, in alcuni casi, anche nazionale. A Gorizia, la pluripremiata compagnia catalana Aggrupacón Señor Serrano presenterà “Prometeo” primo capitolo di una trilogia teatrale dedicata ai miti greci e rivolta esclusivamente ai bambini. Debutto regionale anche per “+Erba” della compagnia TPO di Prato, spettacolo di danza, multimediale e partecipativo dal grande impatto scenografico. Per la prima volta in regione, poi, l’acclamata compagnia italo-australiana Cuocolo-Bosetti, con “Exhibition”.

Il programma di Gradisca vedrà la partecipazione di nomi importanti del teatro e della danza: Giuseppe Comuniello, Camilla Guarino, Teatro dell’Argine, Nicola Galli, Trickster-p, Eva Geatti, Coppelia Theatre.

Per arrivare all’evento di punta, sabato 9 settembre, con il concerto-talk che vedrà protagonisti Max Casacci, chitarrista e fondatore dei Subsonica, con la scienziata Mariasole Bianco per un live tutto dedicato ai suoni della natura e alle riflessioni sul cambiamento climatico.

Una delle più importanti novità del 2023 sarà il focus dedicato all’inclusione delle persone con disabilità.

Zero gradi di separazione” – questo il nome del progetto che è partito a inizio anno con una formazione per gli operatori dello spettacolo – è una rassegna che presenta al pubblico spettacoli creati e portati in scena da artisti con disabilità e propone performance teatrali e di danza accessibili (Let me be il 6 settembre; La vaga grazia il 7 settembre; Alexis 2.0, il 10 settembre). In queste occasioni tutto il pubblico a sperimentare strumenti come l’audio descrizione poetica e a riflettere su questi temi.

Il 7 settembre, inoltre, è in programma un talk con aperitivo sul tema.

«Rendere accessibile un progetto culturale è un atto di civiltà. Da questa edizione InVisible Cities ha avviato un processo irreversibile per diventare un luogo di comfort, di sperimentazione e di libertà di partecipazione per tutto il pubblico. Questo processo è caratterizzato da piccoli ma decisi passi verso nuove responsabilità nella programmazione artistica in un’ottica di pari opportunità di partecipazione al nostro festival – ha chiarito Miriam Paschini, co-direttrice di InVisible Cities . Quest’anno abbiamo attivato concretamente l’accessibilità per ciechi e ipovedenti grazie l’audiodescrizione poetica, e stiamo imparando e sperimentando assieme ai nostri ospiti la gestione degli strumenti tecnici e l’adeguata attenzione nell’accoglienza del pubblico disabile».

Un’attenzione speciale sarà posta anche alle nuove generazioni, con una programmazione originale nelle tematiche proposte e nelle modalità di fruizione, realizzata in collaborazione con CTA.

Non mancheranno nemmeno nell’edizione 2023 le esperienze performative a cielo aperto, itineranti e partecipative, attraverso le quali il pubblico sarà invitato a mettersi in gioco, a esplorare, a sfruttare il potenziale offerto dalle tecnologie del quotidiano.

Altra conferma è la stretta connessione con la rassegna “ARS. Arti relazioni scienze”, promossa dal Comune di Gradisca d’Isonzo, anche quest’anno parte integrante della programmazione di InVisible Cities e che focalizzerà l’attenzione sul dialogo tra linguaggi artistici e scientifici, promuovendo residenze e sperimentazioni in cui artisti e scienziati dialogano, collaborano, ibridando competenze e sensibilità.

«Al terzo anno di collaborazione – ha fatto sapere in una nota Giada Rossi, presidente di Kaleidoscienza –, siamo sempre più entusiasti del riscontro ottenuto da pubblico, artisti e ricercatori per la rassegna ARS, un’occasione di avvicinare due mondi, scientifico e artistico, entrambi mossi da forte creatività e che qui trovano modo di dialogare e ispirarsi a vicenda. L’obiettivo è affascinare il pubblico e sensibilizzarlo su tematiche ambientali di forte attualità, ma anche creare occasioni per performer e ricercatori coinvolti nelle residenze artistiche di ampliare il proprio sguardo, arricchendo, nello scambio di esperienze, la propria visione».

Da segnale anche come la danza in questa nona edizione proporrà riflessioni su importanti tematiche legate all’ambiente, al clima, alla natura e alla tecnologia, grazie le sue potenzialità espressive.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È raccomandata la prenotazione tramite WhatsApp o sms al 328 8535125, indicando nome, cognome, spettacolo, numero di biglietti. Le performance Gradisca Cold Case e Il Labirinto prevedono prenotazione su Eventbrite attraverso il link disponibile sul sito del festival. Eventuali spostamenti d’orario o di location saranno comunicati sui canali social e via messaggio agli iscritti.

 

Visited 43 times, 1 visit(s) today