Il paese diventa presepe

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Livio Nonis

22 Dicembre 2014
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Il caso di Joannis

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Chi va alla ricerca del presepe singolare, originale, fuori dagli schemi, può tranquillamente fare una visita a Joannis (frazione di Aiello del Friuli). Dietro la chiesa dedicata a Sant’Agnese, c’è quella che i paesani chiamano “la via Curtina” (in realtà via Leonardo da Vinci): un vicolo stretto, tortuoso, settanta metri in tutto, che ha ridestato la fantasia dei residenti per la creazione di un panorama mixato.

Qui infatti si può vedere il tradizionale paesaggio della Palestina di 2000 anni fa, con  pastori, dromedari, la grotta della Natività, ma nello stesso tempo anche forme di vita contadina quotidiana. Statue che pregano il rosario, il sacerdote che celebra la messa in mezzo a due chierichetti e presso la cappellina di Santa Lucia in Centa, mentre sullo sfondo si vede la chiesa parrocchiale (prima dei lavori di ristrutturazione del 1907) con tanto di campane funzionanti. Ci si imbatte anche nella gallina che sta covando le uova mentre un gatto cerca, sulla scala, di raggiungere un topo. Non poteva mancare infine la slitta con “Babbo Natale” in arrivo per portare i doni ai bambini. Il tutto condito da numerose statue di legno fatte tutte a mano, grazie alla manualità dei residenti che hanno creato numerosi personaggi.

Lo vengono a visitare da tutto il territorio, a qualsiasi ora perché non ci sono orari: tutto è per la strada, e anche se è tarda ora (ma l’illuminazione è attiva dalle 17 alle 23), senza fare grande rumore, la porta è sempre aperta per rimirare questo piccolo capolavoro frutto dell’ingegno e fantasia dei “Curti”.

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