Un’iniziativa che ha visto coinvolti il C.I.L. Comitato Iniziative Locali di Joannis e la parrocchia di Sant’Agnese ad Aiello del Friuli: la Cena Multietnica per condividere le pietanze dei Paesi di provenienza dei nuovi residenti sul territorio comunale. Ritenendo fondamentale per un’accoglienza positiva delle persone la comprensione delle loro usanze e tradizioni, i promotori hanno organizzato un convivio che nella sua prima edizione ha preso il nome di “Un prato… tanti fiori, un mondo… tanti popoli”.

L’assessore comunale Lucia Giaiot ha spiegato che nel comune di Aiello ci sono oltre 80 persone provenienti dall’estero (arrivate per lavoro o per “amore”) e che ora fanno parte della comunità aiellese. “Comunità – ha sottolineato – significa conoscersi e condividere, quello che si è voluto sottolineare con questa manifestazione, organizzata in modo eccellente: sul vialetto di accesso al luogo della cena erano esposti cinque cartelloni che descrivevano la terra di provenienza dei cuochi: Bosnia, Croazia, Marocco, Sud Africa e, in rappresentanza dell’Italia, la Sardegna”.

All’inizio di ogni portata il cuoco di turno ha dato il benvenuto nella sua lingua madre e ha spiegato il piatto che aveva preparato, per ascoltare quindi l’inno nazionale del Paese coinvolto in un minuto di ossequioso silenzio. Una serata all’insegna del cibo che per tutti è stata una vera e propria novità, antipasti della Bosnia Erzegovina e dalla Croazia: pita e klipic; un primo sardo: malloreddus alla Campidolese; un secondo proveniente del Sud Africa: boboti, riso speziato e fagioli al curry; i dolci sono arrivati dalla Croazia e dal Marocco: chebakia e pita dolce, bagnati da un buon mirto sardo e thè alla menta marocchino.

Gli unici prodotti “nostrani” sono stati il vino e il caffè. E il prossimo anno, per qualche portata sarà pure necessario usare le bacchette dell’Estremo Oriente.