Gorizia, raccolta fondi per il Fortepiano dei Conti

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redazione

3 Giugno 2022
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Appello alla cittadinanza

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La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia chiama a raccolta la cittadinanza e il suo pubblico per una campagna di raccolta fondi online.

Il progetto “Il Fortepiano dei Conti”, inserito nel profilo della Fondazione Coronini Cronberg sul portale Artsupp.com, piattaforma che riunisce online più di novecento istituzioni culturali su tutto il territorio nazionale, si propone di restaurare un raro strumento, appartenente alla collezione Coronini, diffuso nell’ultima parte del Settecento e precursore del pianoforte moderno.

Come quest’ultimo infatti produce suoni grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti rivestiti però di pelle anziché di feltro, poi azionati da una tastiera. La Fondazione ha messo a disposizione dei benefit ideati ad hoc per ringraziare i sostenitori del progetto.

Grazie al contributo di coloro che hanno a cuore il museo sarà possibile recuperare questo splendido strumento musicale, per poi inserirlo nuovamente nel percorso di visita e restituirlo alla collettività. Tutti i dettagli del progetto e le modalità su come poter aiutare alla sua realizzazione, si trovano al seguente link.

Il fortepiano, in un pessimo stato di conservazione, purtroppo non porta con sé nessuna notizia sulla sua provenienza. Le sue caratteristiche, tuttavia, consentono di avanzare alcune ipotesi suggestive.

Anzitutto la forma, l’estensione e le dimensioni portano ad avvicinarlo a quelli prodotti da Anton Walter, Andreas Stein e Michael Weis, che furono i principali fabbricanti in ambito tedesco e austriaco. Si è notata inoltre un’evidente somiglianza con lo strumento raffigurato nel ritratto esposto in una delle sale del Palazzo di Charlotte Cobenzl, ricordata da Mozart come una delle sue prime allieve, sposata con il conte Rumbecke, rinomata a Vienna per il suo salotto frequentato da artisti, musicisti e letterati. I Cobenzl erano imparentati con i Coronini: quando l’ultimo discendente, Giovanni Luigi, morì senza discendenti diretti, tutti i beni della famiglia furono ereditati da Michele Coronini Cronberg.

“Lo strumento – riporta una nota stampa della Fondazione Coronini – mostra importanti danni sia alla meccanica che alla struttura lignea del mobile. Mentre quest’ultima, tuttavia, appare piuttosto solida e nel suo complesso recuperabile, difficilmente eventuali interventi sulla parte meccanica potranno consentire allo strumento di tornare a suonare. Ciononostante il restauro della parte strutturale avrebbe un enorme valore storico e culturale, oltre che musicologico, in quanto potrebbe consentire di confermare la provenienza viennese del fortepiano e di verificare l’eventuale collegamento con la famiglia Cobenzl”.

 

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