Gorizia, presentato il FilmForum Festival

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redazione

25 Febbraio 2016
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Dal 9 al 15 marzo

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FilmForum Festival torna tra il 9 e il 15 marzo con sette intense giornate di proiezioni, incontri con esperti e personalità di fama internazionale, convegni, workshop, pubblicazioni ed eventi intorno al cinema, dalle origini ai nuovi media.

L’edizione 2016, sempre promossa dall’Università di Udine con l’Associazione Culturale Lent e un partenariato di atenei internazionali, sarà interamente programmata nella città di Gorizia. “Dopo 22 anni di costante presenza sulla scena culturale udinese – spiegano il professor Leonardo Quaresima e il ricercatore Federico Zecca che coordinano l’evento – FilmForum lascia la città di Udine per il venir meno del supporto economico: alla cancellazione, nel 2014, dello storico finanziamento CRUP, anche il Comune di Udine ha sospeso il suo sostegno rendendo obbligata questa nuova collocazione dell’intera manifestazione”.

Anche questa 23^ edizione si articolerà in due momenti, a partire dal convegno internazionale (9-11 marzo) con esperti di tutto il mondo ancora dedicato a Una storia del cinema senza nomi, che prosegue la ‘provocazione’ avviata lo scorso anno. Questa seconda tappa del progetto triennale di rivisitazione della Storia del Cinema sarà inaugurata nella sede della Fondazione Carigo da due interventi: quello di Pierre Bayard, autore e professore di letteratura francese all’Università di Parigi, noto per il bestseller Come parlare di un libro senza averlo mai letto (edito in Italia da Excelsior nel 2006), e quello del filosofo Maurizio Ferraris, autore di Manifesto del Nuovo Realismo. A Gorizia riprenderà la riflessione iniziata con un suo volume del 2007 La Fidanzata Automatica.

Il festival proseguirà con la Spring School (11-15 marzo) quest’anno dedicata a un tema di stretta attualità: con il progetto Bodifications – Mapping the Body in Media Culture studiosi e ricercatori da tutto il mondo si riuniranno a Gorizia per riflettere su come media e tecnologie cambiano il modo in cui guardiamo al nostro corpo.

Tra i protagonisti i cineasti sperimentali Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, esperti delle forme più radicali del cinema contemporaneo. Dopo la retrospettiva a loro dedicata dal Centre Pompidou di Parigi, a FilmForum la proiezione in prima assoluta per l’Italia dei risultati del restauro condotto dai laboratori de La Camera Ottica di Gorizia sul catalogo dei loro Film Profumati: pellicole in 8 e 16 mm realizzate per interagire con l’emanazione di odori e profumi, in un’idea di “cinema espanso”.

La Spring School ospiterà anche la fondatrice degli studi sul porno, Linda Williams, con una lectio magistralis (Fondazione Carigo, 13 marzo). Docente di cinema e retorica a Berkeley (California) è stata in effetti la prima studiosa a considerare la pornografia come una forma culturale, dando di fatto origine ai cosiddetti porn studies alla fine degli anni ’80 con il suo libro Hard Core: Power, Pleasure, and the “Frenzy of the Visible”, diventato oggi uno dei testi basilari della disciplina.

Numerosi gli ospiti d’onore e gli eventi per il grande pubblico. Ad inaugurare le proiezioni serali nelle sale del Kinemax di Piazza Vittoria sarà il regista britannico Kevin Brownlow, premio Oscar alla carriera nel 2011, tra i protagonisti della sezione Film Heritage. Al centro dell’omaggio le Hollywood Series, serie televisiva documentaria del 1980 narrata dal celebre attore James Mason, in cui si ripercorre la storia del cinema muto statunitense, dall’epoca dei penny arcade al primo film sonoro.

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