Studi d’artista: Marco Petean espone a Udine

Storie d’innamoramenti, inquietudine e memoria: esposte una trentina di sculture, molte delle quali inedite e dei bozzetti delle opere a tecnica mista

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Opera di Marco Petean

Sabato 11 maggio 2024 alle ore 18, presso la Casa della Confraternita al Castello di Udine verrà inaugurata la mostra Studi d’artista. Storie d’innamoramenti, inquietudine e memoria, dello scultore Marco Petean, curata da Diana Cerne e presentata da Francesca Venuto.

La mostra è promossa dall’Associazione Udinese Amici dei Musei e dell’Arte, con il patrocinio dei Comuni di Udine e Cervignano del Friuli e in Collaborazione con Civici Musei di Udine e Copetti Antiquari.

L’artista

Per la prima volta nella sua città natale, Petean espone i suoi “teatrini” in terracotta policroma, che narrano di uno dei luoghi più magici e misteriosi: lo studio dell’artista. Luogo di rivelazioni e di svelamenti, dove è possibile vivere lo stato di sospensione tra ciò che non è ancora e ciò che sarà, ovvero il momento della creazione dell’opera d’arte.

Il “teatrino” di Marco Petean evoca quelli storici di Fausto Melotti, che li concepiva come luogo mentale di fuga, di riflessione e di metabolizzazione delle realtà; di Giosetta Fioroni, che al loro interno assemblava ambienti immaginari e oggetti in miniatura lasciando fluire i ricordi dell’infanzia intrecciati al mondo della fiaba e della leggenda; e quelli di Lucio Fontana che li descriveva come scatole teatrali, ovvero “ambienti spaziali”, palcoscenici dove lo spazio rappresentato è circoscritto da quinte teatrali.

Petean ha visitato in prima persona molti studi di artisti contemporanei e ha effettuato un lavoro di ricerca attraverso fotografie, aneddoti ed informazioni su quelli dei grandi artisti storici, ma anche di alcuni considerati outsider.

Il suo interesse è volto alla scelta che l’artista fa dello spazio architettonico, dei complementi d’arredo e degli oggetti di cui si circonda, che contribuiscono a ispirare il suo lavoro.

Le emozioni della creatività

Lo studio racconta della personalità dell’artista, sia esso angusto o spazioso, pieno di luce o adombrato, pulito e ordinato o pieno di caos e polvere. Può essere molto frequentato da artisti e mercanti d’arte, da galleristi e collezionisti o essere un luogo difficile da violare, visitabile solo se si è stati in grado di guadagnarsi la fiducia dell’artista.

L’attenzione è rivolta anche a cogliere il pensiero, le motivazioni e le emozioni che guidano il processo creativo.

Lo studio d’artista è un luogo di esplosione dell’interiorità e tutto ciò che si vede, concorre a determinare l’autoritratto dell’artista. È una tana, una casa, un rifugio dalle angosce esterne, è l’unico luogo dove l’espressione di sé diventa sacra e dov’è possibile sublimare le proprie esperienze e i propri pensieri e mantenere a bada o rendere sopportabile il proprio tormento.

È un luogo dove fallimenti o sensazioni di impotenza si trasformano in idee e poi in materia o dove i ricordi che riaffiorano, diventano seme di nuova creazione.

È un campo di battaglia, un combattimento all’ultimo sangue con se stessi, è un luogo dove avviene un incantesimo, ovvero uno stato creativo in cui è possibile esprimersi.

Lo studio permette all’artista di circondarsi delle proprie opere che restituiscono energia e contribuiscono a generare un’atmosfera così intensa da suscitare un’emozione simile a quella che si prova in un innamoramento.

Le opere

Per Marco Petean narrare gli studi d’artista è narrare sé stesso, è la sintesi della sua personalità e della sua esperienza, nulla è banale, tutto è lontano dalla mera citazione.

Il “teatrino” è fusione di tutto ciò che lo appassiona e la scultura è mezzo per entrare in contatto con la sua vera identità, con la sua storia e domare o incanalare nella materia la propria bramosia espressiva, ma anche la voglia di sperimentare e divertirsi.

In questa occasione, l’artista presenterà una trentina di sculture, molte delle quali inedite e dei bozzetti delle opere a tecnica mista.

In concomitanza alla mostra presso la Casa della Confraternita vi sarà l’esposizione di opere all’interno degli spazi della storica Galleria Copetti Antiquari di Udine, nella nuova sede in via della Prefettura n. 6, dove saranno in dialogo con i grandi maestri del Novecento.

Orari e contatti

La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile da sabato 11 maggio a domenica 9 giugno 2024 con aperture nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dalle 16.30 alle 19 o su appuntamento contattando la segreteria organizzativa al numero 3298032408.

Presso la Galleria Copetti Antiquari di Udine le opere saranno visibili da martedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30.

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Data

19 Mag 2024
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