Pasolini America Warhol

Dal Vietnam ai diritti civili, dalle metropoli ai margini, il fascino controverso degli Stati Uniti per il poeta di Casarsa

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Pier Paolo Pasolini a New York, 1969 (© Duane Michals, courtesy Admira, Milano)

Inaugura domenica 22 dicembre, alle 11, nel Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa che la organizza, la mostra “Pasolini America Warhol”.

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 23 febbraio 2025, rientra nel progetto “Pasolini/America. il poeta, il regista, l’intellettuale davanti al Nuovo Mondo”, realizzato dal Centro Studi in collaborazione con l’Università di Udine e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali.

Prima tappa del progetto che nel febbraio 2025 culminerà con un convegno internazionale a Casarsa, racconta un capitolo affascinante e poco noto della vita e dell’opera di Pier Paolo Pasolini: il suo rapporto suggestivo con l’America, in un dialogo indiretto e profondo con la cultura, l’arte e la società statunitense.

La mostra è curata da Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Udine e autore del volume “Pasolini Warhol 1975” (Mimesis, 2019) e da Giada Centazzo, studiosa e critica d’arte, attualmente assegnista di ricerca all’Università di Udine per il progetto “Pasolini/America. il poeta, il regista, l’intellettuale davanti al Nuovo Mondo”.

Il rapporto con Warhol

Fra letteratura, fotografia e arte, il percorso espositivo ricostruisce la complessa relazione di Pasolini con gli Stati Uniti, esplorando i temi e le suggestioni che emersero nel corso della sua vita e della sua acuta osservazione delle cose d’America.

In mostra un momento chiave riconduce al 1963, quando Pasolini realizzò il docu-film La rabbia. All’interno del film si recita la poesia “In morte di Marilyn”, dedicata a Marilyn Monroe, scomparsa pochi mesi prima. La sequenza cinematografica viene qui proposta in un affascinante confronto con la celebre “Marilyn” di Andy Warhol.

Un capitolo straordinario e profetico è quello sul rapporto a distanza tra Pasolini e Warhol.

Lungo il percorso il visitatore incontra poi una selezione dei testi di autori americani che Pasolini lesse in gioventù.

La parte centrale della mostra è dedicata ai due viaggi compiuti da Pasolini negli Stati Uniti, nel 1966 e nel 1969.

“La mostra – sottolinea il presidente del Centro Studi Pasolini, Marco Salvadori – rappresenta un evento di rilievo perché esplora sistematicamente il rapporto fra Pier Paolo Pasolini e l’America e, facendoci riflettere su una visione dell’America in cui si mescolano critica e fascino, parole, immagini e arte senza tempo, conduce efficacemente al convegno internazionale del prossimo febbraio inserito nel progetto complessivo”.

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22 Dic 2024
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Comune

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