Diagnosi del feto, Burlo all’avangurdia in Italia

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redazione

21 Aprile 2023
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Quello triestino è il primo ospedale pubblico nazionale dotato della rivoluzionaria piattaforma ecografica con innovativa valutazione della funzionalità del miocardio

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TRIESTE – Da qualche tempo è attiva presso la Struttura Semplice Dipartimentale di Medicina Fetale e Diagnostica Prenatale dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” la rivoluzionaria piattaforma ecografica che implementa tutte le più innovative tecnologie nell’ambito della diagnosi a ultrasuoni applicate all’imaging materno-fetale a partire dall’imaging bidimensionale fino a sorprendenti immagini 3D/4D con elevato dettaglio anatomico.

Il Burlo è il primo ospedale pubblico italiano a dotarsi del macchinario.

«Oltre a facilitare l’operatore nella visualizzazione di strutture fetali anche molto piccole, fornendo immagini dettagliate e in alta risoluzione indipendentemente dalle dimensioni del feto e da altre condizioni che rendono la scansione difficoltosa – spiega la professoressa Tamara Stampalija, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Medicina Fetale e di Diagnostica Prenatale dell’Irccs triestino – questo ecografo è volto in particolar modo allo studio del cuore fetale. L’identificazione precoce delle anomalie cardiache è, infatti, la frontiera più attuale della diagnosi prenatale perché consente di intervenire tempestivamente, programmare il parto ed eventualmente migliorare gli esiti per il nascituro e la sua famiglia».

«In tale prospettiva – aggiunge – la macchina offre non solo un imaging 4D ad alta risoluzione, ossia 3D in tempo reale, ma anche lo studio della contrattilità del cuore fetale con la modalità speckle tracking, ossia l’analisi del movimento delle miocellule. Tale approccio è stato sviluppato e utilizzato in centri di ricerca d’élite per determinare misura, forma e funzionalità del cuore fetale. Come già sperimentato nelle ricerche preliminari, tali parametri forniscono informazioni aggiuntive rispetto allo studio della sola anatomia fetale, e sono importanti per l’ottimizzazione delle cure e la consulenza alle pazienti. I primi risultati saranno presentati al Congresso Mondiale di Medicina Perinatale che si terrà a Milano a maggio».

«L’acquisizione di uno strumento di avanguardia per la dettagliata caratterizzazione funzionale di organi fetali e in particolare del cuore – sottolinea il direttore scientifico dell’Irccs, Massimo Zeviani – accresce in maniera molto significativa la capacità e attrattività assistenziale del Burlo per quanto riguarda il monitoraggio della gravidanza e dei disturbi fetali che possono insorgere; fornisce inoltre uno strumento di ricerca scientifica molto efficace per lo studio  degli aspetti materno-infantili e perinatali di cui il Burlo rappresenta un’eccellenza nazionale».

 

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