Da Trieste a Cervia, una neomamma all’Ironman

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redazione

19 Settembre 2017
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In gara sabato 23 settembre

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Lo sport è una costante della sua vita: l’ha aiutata a superare l’anoressia in cui era scivolata da ragazzina e ad affrontare al meglio una gravidanza che l’ha resa felicemente madre del piccolo Edoardo, che oggi ha nove mesi. Non stiamo parlando della classica fitmom, per cui l’attività fisica è soltanto un mezzo per mantenere il corpo scolpito. Per Elena Padovese, maratoneta e personal trainer, dottorata in Scienze del farmaco all’Università di Trieste, lo sport di resistenza, in particolare la corsa su lunga distanza e il triathlon, è prima di tutto una passione a cui è impossibile resistere e che pone dinnanzi a sfide sempre nuove, come la vita.

La sua prossima sfida da neomamma si chiama Ironman, il triathlon a lunga distanza che per la prima volta si disputerà in Italia, a Cervia, sabato 23 settembre. La prova, alla quale sono attesi oltre 2 mila atleti, prevede 3,8 km di nuoto, 180 km in bici nel parco naturale delle saline e sulla colline di Bertinoro, e la maratona di 42 km nel circuito Cervia-Milano Marittima. Elena, che grazie alla sua esperienza nell’allenamento da pochi mesi ha ottenuto la certificazione di “Ironman Coach”, sarà tra le prime Ironmum d’Italia.

Senza superpoteri. Perché per farcela non serve essere Wonder Woman: basta seguire alcuni semplici consigli, che la maratoneta di origine veneta propone nel suo programma online “Strategie per correre” e ha riunito nel libro “Trasforma la tua vita attraverso il movimento”, uscito lo scorso marzo per la casa editrice Mind nella collana “Le vie del successo” e subito entrato nella classifica dei Bestseller Amazon. Grazie alle sue “istruzioni per l’uso” e alla lunga esperienza maturata sul campo, nutrita da una passione smodata per la corsa, l’autrice ha fatto macinare chilometri d’asfalto a persone che prima, per pigrizia o per peso eccessivo, non si spostavano dal divano di casa. Ha portato perfino la madre sessantaduenne a infilare le scarpe da ginnastica per correre tutti i 21 km della mezza maratona.

Che la mente c’entri parecchio nella corsa di lunga distanza Elena Padovese lo ha verificato frequentando il MICAP (Master Internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni), che tra le prove richieste ai suoi diplomati mette anche la maratona. “La maratona è una metafora della vita – spiega l’autrice -: è fatta di alti e bassi, di una curva dopo l’altra, che percorri senza sapere cosa troverai dopo. Per la sua lunghezza ti insegna a reclutare le risorse di cui hai bisogno quando ne hai bisogno, a imparare a riconoscerle. Ti insegna a gestire il tuo corpo e la tua mente nei momenti di crisi e a calibrare le forze”.

Classe 1980, l’autrice nasce a Latisana e cresce a Concordia Sagittaria. Comincia a soffrire di anoressia all'età di 15 anni, malattia che la porta a un ricovero ospedaliero appena 17enne. Supera la malattia a Trieste, dove si trasferisce per frequentare il corso di laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, e riconquista il suo equilibrio psicofisico attraverso uno stile di vita sano e praticando diversi tipi di sport. Dopo la laurea, frequenta il dottorato di ricerca in Scienze del Farmaco all'Università di Trieste e successivamente ottiene un post-doc per lo stesso progetto di ricerca. Nel 2012 vengono tagliati i fondi per il suo progetto e rimane senza lavoro. La svolta arriva quando decide di fare della sua passione, la corsa, la sua professione, utilizzando la formazione in biologia, chimica e biomeccanica acquisita all'università. Già istruttrice di fitness, frequenta diversi corsi per diventare una buona allenatrice, tra cui il MICAP, attraverso cui diventa una coach certificata come preparatrice fisica e mentale per sport di endurance, come la maratona e il triathlon. E' autrice del programma online “Strategie per correre”. Comincia a gareggiare nel 2013 e nell'anno tra il 2014 e 2015 partecipa a cinque maratone, diverse mezze maratone e alcune gare di triathlon. Continua a correre e gareggiare anche adesso che è mamma da soli otto mesi, insieme al marito Adriano Gall (anche lui coach MICAP, attivo nel campo aziendale).

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