Coperte e cuscini per i gatti di Monfalcone

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Livio Nonis

25 Novembre 2021
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Iniziativa del gruppo “Creatività al Femminile”

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Nuova iniziativa a Monfalcone del gruppo “Creatività al Femminile nell’ambito delle attività della Società Monfalconese di Mutuo Soccorso.

Il gruppo composto da signore con le mani d’oro, nel suo costante impegno volto a supportare varie associazioni del territorio nell’ambito sociale, questa volta ha voluto aiutare l’associazione monfalconese i “Gati de Monfalcon” realizzando copertine e cuscini per proteggere dal freddo le loro piccole bestiole: tutto “fatto a mano”, frutto della creatività e di materiale che spesso viene donato proprio per essere utilizzato a questi scopi.

Nonostante le difficoltà del periodo, questo gruppo di signore ha in programma diverse attività da portare avanti nei prossimi mesi, sperando anche di essere affiancate da nuove creative, persone che intendano spendere parte del loro tempo e del proprio ingegno in progetti sociali.

La consegna dei cuscini e delle copertine è stata fatta presso la sede della SMMS di via Barbarigo 26, presenti tra l’altro i vertici delle associazioni con il presidente Sergio Poian e con Paola Poiani del direttivo dei “Gati de Monfalcon”, associazione che con i suoi volontari segue quotidianamente 60 colonie (400 gatti) tutte regolarmente censite dal Comune di Monfalcone, che le ha riconosciute e affidate a questo gruppo di volontari, coordinato dalla signora Laura Turel Cadenaro.

L’associazione si prende cura anche dei 100 gatti ospiti della colonia dell'oasi del Carso – Salita Mocenigo n. 3, in prevalenza gatti rinunciati per i più svariati motivi: ricoveri ospedalieri o morte dei loro padroni, separazioni, liti condominiali, gatti anziani “sbattuti” in strada perché diventati problematici, bisognosi di cure costose, cuccioli abbandonati perché nonostante il continuo lavoro di informazione e cultura felina, tantissime persone continuano a non sterilizzare il proprio animale.

Questo “lavoro” è possibile grazie ai volontari che dedicano il loro prezioso tempo libero a rendere migliore la vita di chi per un motivo o l'altro si trova a vivere nelle colonie o nell'oasi. E lo fanno non solo con “l'esperienza” ma soprattutto con il “cuore”.

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