Che sapori ha il FVG?

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redazione

29 Giugno 2015
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Iniziativa a Milano per Expo

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Le venti eccellenze agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, assieme a una selezione di vini di tutte le Doc regionali, faranno bella (e buona) mostra di sé all’Expo 2015, dal 30 giugno al 5 luglio, grazie a Confagricoltura Fvg e Agriturist.

«Porteremo alla Casa degli Atellani di Milano (dove si può anche vedere la ricostruita Vigna di Leonardo da Vinci) – spiega Maria Pia Bianchi, presidente di Agriturist Fvg – il San Daniele, il Montasio, l’olio Tergeste, ma anche i salumi regionali, i prodotti a base di trota, il riso, il miele, i trasformati di vino e mele, le grappe e i dolci tradizionali».

«L’iniziativa promozionale – osserva Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg – si inserisce nel lavoro di valorizzazione dell’agroalimentare di tutte le regioni italiane in cui è impegnata la nostra organizzazione, con il motto: “Coltiviamo capolavori”. L’Expo è una vetrina troppo importante per la filiera enogastronomica del nostro Paese per non essere utilizzata al meglio delle sue potenzialità».

Durante la settimana milanese, nello spazio negozio-caffetteria affittato allo scopo da Confagricoltura Fvg, ai visitatori saranno proposte una serie di degustazioni, ricette, menù e giornate a tema, con al centro i prodotti-simbolo dell’agroalimentare del Fvg, spiegati e illustrati dai produttori stessi e dagli operatori agrituristici presenti in Casa Atellani.

 

Casa degli Atellani è un palazzo quattrocentesco risalente all’epoca di Ludovico il Moro. È situata in corso Magenta, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove è esposto uno dei capolavori di Leonardo da Vinci, “L’ultima cena”. Il palazzo, divenuto celebre per le feste che riunivano le maggiori personalità della corte sforzesca, dopo molti passaggi di proprietà, giunse in mano alla famiglia Conti che, nel 1922, lo fece restaurare dall’architetto Piero Portaluppi, il quale riportò alla luce parte degli affreschi originali.

La Casa fu dimora di Leonardo durante i lavori di realizzazione de “L’ultima cena”. La “Vigna di Leonardo” fu il regalo che Ludovico il Moro, duca di Milano, fece al genio di Vinci nel 1498, come atto di riconoscenza per i tanti anni passati a corte. Un regalo non casuale, visto che Leonardo proveniva da una famiglia di vignaioli. La Vigna di Leonardo si estendeva su uno spazio di oltre ottomila metri quadrati, tracciato nell’area in fondo al giardino della Casa. Con la fuga e la sconfitta del duca, nel 1500, Milano cadde in mano francese, Ludovico venne fatto prigioniero e Leonardo lasciò la città. Grazie alle ricerche del professor Attilio Scienza, esperto del DNA della vite, è stato individuato il vitigno coltivato da Leonardo: la Malvasia di Candia. Così identificata, la Vigna di Leonardo è stata ripiantata nel luogo esatto dove l’aveva scovata lo storico Luca Beltrami.

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