Campolongo rianima la chiesa di San Leonardo

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Livio Nonis

16 Luglio 2023
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Rinnovato l’appuntamento liturgico della prima domenica dopo la festa dei santi Ermacora e Fortunato, grazie all’impegno degli alpini

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CAMPOLONGO TAPOGLIANO – Come tradizione, e quest’anno è stata la 41a volta, la domenica successiva la ricorrenza dei santi Ermagora e Fortunato si è celebrata la messa nella chiesetta di San Leonardo, immersa e quasi nascosta nella campagna di Campolongo, il più piccolo dei borghi del Friuli Venezia Giulia.

Molti dei componenti del locale Gruppo alpino, avendo svolto lavori di manutenzione all’esterno dell’edificio sacro, chiesero all’allora parroco don Ennio Tuni, la possibilità di celebrare una messa la domenica successiva alla festa dei patroni regionali, che l’appena costituito gruppo alpini “Amelio Martin” aveva scelto come santi protettori.

Perciò ogni anno la parrocchia di Campolongo Tapogliano organizza questo evento: don Franco Gismano ha celebrato, all’aperto, l’eucarestia in questa piccola e suggestiva pieve, molti fedeli sono accorsi, il coro parrocchiale ha accompagnato la funzione religiosa, presente anche il primo cittadino Alberto Urban.

Al termine della celebrazione eucaristica è stato allestito il pranzo per la comunità, preparato proprio dagli alpini, il cui ricavato viene devoluto in gran parte per sostenere le varie manifestazioni locali.

Dalla strada che congiunge Perteole a Ruda è tuttora visibile una piccola “centa”, costituita attualmente dalla chiesa di San Leonardo e da una casa anticamente destinata al sagrestano, ora di proprietà privata. La chiesetta ha un impianto che nella sua forma attuale risale al XVII secolo, tuttavia studi storici, archeologici e morfologici, spingono i critici dell’arte a collocare la nascita del sito dedicato al culto già nel XIV secolo su una postazione utilizzata anche in epoca romana.

 

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