Arte urbana ed educazione civica, dall’Isontino nuove visioni

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redazione

16 Dicembre 2022
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Conclusi i laboratori autunnali Comfort Zone a Mariano del Friuli e Romans d’Isonzo

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A inizio dicembre, con gli openday dedicati alle famiglie dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado a Mariano del Friuli e Romans d’Isonzo, si è compiuto il percorso laboratoriale autunnale Comfort Zone organizzato da IoDeposito.

Ai due appuntamenti dedicati alle famiglie dei partecipanti, i ragazzi e le ragazze hanno esposto le opere realizzate durante gli incontri, condividendo il significato lavoro svolto e narrando ciò che hanno appreso durante il percorso.

Negli atelier artistici che hanno avuto luogo nei mesi di ottobre e novembre, i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Celso Macor hanno indagato sé stessi per accrescere le abilità di comunicazione verso gli altri, assumere una maggior consapevolezza nel rapporto con lo spazio che li circonda, oltre a sviluppare le capacità di ascolto ed empatia.

Attraverso gli strumenti dell’arte contemporanea, tra cui la fotografia e altri strumenti multimediali, i laboratori Comfort Zone hanno toccato i temi dell’educazione civica, dell’arte urbana e relazionale, e hanno proposto una serie di esercizi creativi poi esposti agli incontri finali.

Il calendario dei laboratori ha coperto tutto l’anno scolastico e a Romans d’Isonzo le attività espressive di relazione con il contesto urbano sono state propedeutiche al progetto Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Il progetto Comfort Zone – spiega la dirigente scolastica dell’I.C. Macor, Donatella Gironcoli –, che da anni anima le estati dell’I.C. Macor e che nell’ultimo periodo si è ampliato ai mesi autunnali, risponde a una nostra esigenza pressante: quella di indirizzare in comportamenti positivi e responsabili il tempo e le energie di adolescenti che vivono un territorio in cerca di opportunità di svago e di aggregazione. Abbiamo pertanto lavorato in piena collaborazione all’espressione artistica dei ragazzi che, muovendosi per le vie del paese, si sono trasformati in una sorta di reporter civici, fotografando e rielaborando gli angoli del loro paese per imparare ad amarli e rispettarli. La comunità educante costituita dalle famiglie, dalla scuola e dagli enti locali ha collaborato con convinzione agli obiettivi del progetto: sono state messe a disposizione risorse finanziarie e spazi perché l’Istituto diventasse presidio di legalità e di benessere per tutti i nostri alunni”.

Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Carigo e dai Comuni di Mariano del Friuli, Romans d’Isonzo, Villesse e Medea.

 

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