La Contrada è casa mia. Si presenta con questo slogan la Stagione di Prosa 2015/2016 che La Contrada porterà sulle scene del Teatro Orazio Bobbio di Trieste a partire da ottobre. Il teatro come casa, luogo familiare, accessibile e di crescita sia per gli spettatori che per gli artisti ospitati.
La Stagione del Bobbio, le nuove produzioni e i progetti della Contrada sono stati illustrati stamattina dalla Presidente dello Stabile di Trieste, Livia Amabilino, dal Direttore artistico Matteo Oleotto e dal Direttore organizzativo Diego Matuchina.
Dodici i titoli del nuovo cartellone, suddivisi fra spettacoli “rossi” e spettacoli “blu” come negli anni passati.
Le formule di abbonamento a turno fisso rimangono due (per gli otto spettacoli “rossi” o per gli otto “rossi” e i quattro “blu”), così come sono confermati i diversi tipi di abbonamento a turno libero: il Carnet “Liberissimo” (non nominale, usufruibile da più persone) per 8 o per 12 ingressi e le offerte per i più giovani. Riconfermata la “School Card” (per i ragazzi dagli 11 ai 19 anni) e la “University Card” (per i ragazzi dai 20 ai 26 anni) per 6 spettacoli a scelta libera fra i dodici titoli in abbonamento. Anche quest’anno i genitori che accompagneranno i ragazzi con la “School Card” potranno usufruire di un apposito abbonamento “Accompagnatori School Card” a prezzo ridotto che sarà nominativo e valido per la stessa replica a cui assisteranno i giovani spettatori. Aumentano invece a tre gli abbonamenti MINI (MINI 1, MINI 2 e MINI3) i percorsi paralleli di sei titoli l’uno che permetteranno agli spettatori di assistere agli spettacoli indicati a un prezzo davvero vantaggioso. Sono confermati gli abbonamenti Circuito Danza e Circuito Comici, con tre appuntamenti tematici. A questi Circuiti si aggiunge il nuovo pacchetto Family Show, la vera novità di quest’anno, che permetterà a figli e genitori di assistere a tre spettacoli davvero speciali.
La Stagione 2015/2016 partirà il 23 ottobre, con uno spettacolo prodotto dalla Contrada e presentato in anteprima al Festival di Borgio Verezzi: “Cancun”, di Jordi Galceràn. Una produzione nazionale che vede in scena Mariangela D’Abbraccio, Blas Roca Rey, Giancarlo Ratti e Nicoletta Della Corte, diretti da Marco Mattolini. Cancun, meta di una vacanza ideale per celebrare vent’anni di amicizia, è la cornice perfetta per serate spensierate. Ma il paradiso terrestre che accoglie Francesca e Giovanni con Laura e Paolo potrebbe rivelarsi pieno di insidie dopo qualche bicchiere di troppo. Questo testo del famoso commediografo catalano dimostra ancora una volta la sua abilità nel mettere a nudo, attraverso situazioni comiche o paradossali, la precarietà di molti rapporti umani. Lo spettacolo sarà in scena fino al 1 novembre, con le consuete repliche aggiuntive fuori abbonamento.
Dal 6 novembre invece arriva “Zoran e il cane di porcellana” di Aram Kian e Andrea Collavino, che ha debuttato lo scorso giugno a Fiume. Zoran è il ragazzino che tutti ricordano come co-protagonista del film “Zoran il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto: in questa pièce teatrale lo rivedremo in una nuova avventura che ci svela le vicende accadute prima della morte della nonna e delle avventure narrate nel film. Zoran è un ragazzo singolare, che parla in un modo fin troppo letterario, custodito da una nonna particolarmente ruvida tutta tesa a vendicatore torti subiti, immaginari o no, in particolare l’uccisione del suo amato cane da parte del vicino di casa. Zoran finisce per trovarsi in balìa degli eventi, tra i consigli del Dottor Eugenio, sempre presente, i piani della nonna e il primo amore. Coprodotto dalla Contrada e dal Dramma italiano di Fiume, lo spettacolo è diretto da Andrea Collavino che ha collaborato anche alla drammaturgia con la supervisione dei testi di Matteo Oleotto. A dare vita ai personaggi della vicenda Eugenio Allegri e Elvia Nacinovich con Maurizio Zacchigna, Stefano Bartoli, Rosanna Bubola, Mirko Soldano e Giuseppe Nicodemo. “Zoran e il cane di porcellana”, che gode del sostegno della Camera di Commercio di Trieste, sarà in scena fino al 15 novembre con tre repliche straordinarie fuori abbonamento.
Il 20 novembre il palcoscenico del Bobbio ospiterà il primo spettacolo blu: “Sarto per signora” di Georges Feydeau, con Emilio Solfrizzi diretto da Valerio Binasco. Un affermato regista per un classico della commedia francese. Piccole infedeltà coniugali e un turbinio di false verità da sempre contraddistingono lo stile di Feydeau. Coppie in bilico e scappatelle che si moltiplicano, con continui fraintendimenti per un’analisi molto particolare della società, nella quale gli uomini sembrano bisognosi di una scappatella senza accorgersi che anche le loro consorti spesso non sono troppo diverse da loro.
Il 4 dicembre debutta al Bobbio “Vipere” di Carlo Tolazzi con la regia del Direttore Artistico della Contrada Matteo Oleotto. Testo grottesco e rivelatore incentrato sulla stupidità della guerra e la ferocia degli uomini, lo spettacolo è ambientato sulle Alpi Carniche durante la Prima Guerra Mondiale. Mentre i soldati affidavano sogni, speranze e pensieri alle lettere che spedivano a casa, una commissione militare inutilmente crudele cercava in ogni modo di nascondere gli orrori della trincea censurando le frasi più scomode. Ispirato a documenti e materiale epistolare reale, “Vipere” immagina il paradossale caso di un giovane soldatino che dovrà scoprire sulla propria pelle se a porre fine ai suoi giorni sarà più veloce il veleno di una vipera o la cieca giustizia militare. Gualtiero Giorgini, Roberta Colacino e Massimiliano Borghesi saranno i protagonisti di questo spettacolo, che andrà in scena fino al 13 dicembre.
L’anno nuovo si aprirà, l’8 gennaio, con un nuovo appuntamento blu:“Tradimenti” di Harlod Pinter per la regia di Michele Placido che porterà al Bobbio per la prima volta Ambra Angiolini e Francesco Scianna. Un viaggio attraverso il tradimento nelle sue mutevoli forme, quello scritto da Pinter, che spazia dal rapporto di coppia a quello tra amici. Si parte dalla fine di un rapporto, da quando i due amanti si incontrano per dirsi addio. Un viaggio all’indietro nel tempo fino al giorno in cui si sono rivelati i loro sentimenti: una storia lunga nove anni della quale il marito è stato spettatore nonché, senza mai farsi scoprire, autore di diversi tranelli volti a spingere la moglie alla confessione.
Il 29 gennaio debuttano “I suoceri albanesi” di Gianni Clementi, per la regia di Claudio Boccaccini, con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi. Una vita improntata sugli ideali da perseguire, da condividere e da tramandare: è questa la scelta di Lucio, consigliere comunale progressista, e della moglie Ginevra, chef con all’attivo parecchie lotte politiche e rivolte generazionali. Per loro è importante che anche la figlia sedicenne, Camilla, si renda conto di quanto quei valori siano importanti. Ed è così che la spronano a osservare e ad apprezzare il lavoro di due idraulici albanesi venuti a riparare un guasto, arrivati in Italia con un barcone e capaci in breve tempo di mettere in piedi una ditta loro. Un esempio che potrebbe diventare scomodo per i due genitori, che non tengono conto di alcuni piccoli particolari.
Dal 19 febbraio arrivano gli Oblivion. Il loro nuovissimo “Oblivion: the human jukebox” vedrà i fantastici cinque contro tutti sul palco del Bobbio. Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli in questa occasione si mettono in competizione con il pubblico che contribuirà a creare il menù della serata e per il quale di trasformeranno in veri e propri jukebox umani “oblivionando”, come solo loro sanno fare, la musica italiana e quella internazionale.
Dal 4 marzo “L’amico del cuore” scritto e diretto da Vincenzo Salemme con Biagio Izzo. Un’amicizia nata durante l’infanzia e un matrimonio con una svedese mozzafiato che vengono messe alla prova da un prete molto malato con una richiesta al limite dell’incredibile. Michelino asseconderà il suo amico del cuore concedendogli di passare una notte con sua moglie o si rivelerà invece, come Roberto ha sempre sospettato, un uomo molto più limitato?
Un nuovo appuntamento blu, dal 18 marzo, con “Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto con Pamela Villoresi e Claudio Casadio diretti da Francesco Zecca. Adelmo è un ladro sfortunato e stanco, che, notando una finestra aperta in una palazzina ricca e discreta nella sua Rimini, decide di approfittarne. Lise, una croupier tedesca ormai in pensione, è a casa quando Adelmo arriva. Parte da qui uno spettacolo che cambierà tutti i punti di vista, in cui, come in una danza, i due protagonisti si troveranno a muoversi nelle loro esistenze, così diverse e in fondo così simili. In bilico uno sull’altra si scambieranno le loro ragioni e cercheranno di ottenere quello che vogliono. A qualsiasi prezzo.
Dal 1° aprile uno dei thriller più noti di Agatha Christie: “Assassinio sul Nilo”, portato ins cena dalla Compagnia Attori & Tecnici con la regia di Stefano Messina e la traduzione di Edoardo Erba. Un’esotica crociera sul Nilo per una coppietta in luna di miele si trasforma in un viaggio dal quale sarà impossibile fare ritorno. Almeno per la povera sposina, che viene freddata nella sua camera la sera stessa in cui il marito viene ferito ad una gamba da un colpo di pistola. Ma in quella notte, nella stessa imbarcazione, c’erano molte persone che avrebbero potuto desiderare la morte della donna e così partono le indagini, che nella versione teatrale la Christie non ha voluto più affidare al detective belga Poirot, divenuto il suo personaggio di riferimento, bensì all’eccentrico canonico Ambrose Pennefather, padrino della vittima.
Dall’8 aprile sarà in scena l’ultimo dei titoli blu, “Ieri è un altro giorno” di Silvain Meyniac e Jean François Cros per la regia di Eric Civanyan, con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione e Milena Miconi. Nel giorno prima del processo più importante della sua carriera un avvocato si trova di fronte a uno sconosciuto e la sua giornata lavorativa diventa indescrivibile. Alcuni eventi iniziano a ripetersi in un modo del tutto inspiegabile e l’unico che sembra rendersene conto è proprio il povero Pietro che rischia di vedere sfumare il sogno di andare a lavorare in uno studio londinese.
Chiuderà la stagione dal 29 aprile all’8 maggio lo spettacolo in dialetto triestino prodotto dalla Contrada: “Ritorno a Miramar” di Alessandro Fullin che ne firma anche la regia con Tina Sosic. Ritornano quindi i protagonisti di Sissi a Miramar, con le loro passioni, le loro strampalate ossessioni e la loro vita nel castello, molto lontana da quella di corte. Nuove avventure e nuovi incontri, alcuni dei quali decisamente illustri. Il triangolo comico formato dalle due coronatissime Sissi e Carlotta e dalla loro governante Ottilia porterà ancora una volta una ventata d’ilarità grazie al genio creativo di Alessandro Fullin, che si rimetterà in gioco in prima persona sul palco del Bobbio con Ariella Reggio e Marzia Postogna e con Francesco Godina, Franko Korosec, Giulia Corrocher e Massimiliano Borghesi.
Accanto ai dodici spettacoli in abbonamento, sono stati presentati altri 9 titoli fuori abbonamento (per i quali gli abbonati della Stagione di Prosa godranno di un trattamento di favore) per tre circuiti speciali dedicati rispettivamente alla Danza, ai Comici e i Family Show.
Il Circuito Comici sarà aperto il 27 novembre da Cinzia Leone e Fabio Moreddu con “Disorient Express” uno spettacolo che narra la confusione generata dalla democrazia virtual-virale offerta dalla tecnologia e dalla virtualità che consente a milioni di persone di parlare, esprimere opinioni e aggiungere informazioni in un mondo di contraddizioni capace di disorientare il prossimo. Venerdì 12 febbraio sarà l’occasione per vedere per la prima volta in teatro a Trieste Paolo Cevoli con il suo “Perché non parli” una commedia-monologo storica del comico romagnolo che narra la vita di Vincenzo “Cencio” Donati, garzone di Michelangelo Buonarroti. Ultimo ma non ultimo Michele Foresta, ovvero il Mago Forest, che sarà al Bobbio il 1° marzo con il suo “Motel Forest”, uno stato della mente più che un luogo materiale in cui tutto è permesso tranne dormire.
Per il Circuito Danza si partirà con una serata dedicata al Flamenco con “FlamencaSon”, in scena il 18 dicembre, con Gianna Raccagni, Valentina Perrone, Lucia Capponi e Laura Baioni. Uno spettacolo pieno di tradizioni popolari ricco di gioia e di allegria che evoca diversi aspetti della vita andalusa. Seguirà, il 26 febbraio, “Comix”, lo show di Alessandro Pietrolini con i No Gravity Dance Company che parte dal mondo dei fumetti e dal physical theatre per un mix di comicità e divertimento. L’11 marzo invece sarà l’occasione per farsi rapire da “Odyssey-Una storia d’amore siciliana”, con Emanuela Bianchini e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance. Un’opera multidisciplinare unica nel suo genere.
Novità di questa stagione invece il circuito Family Show che si apre il 29 novembre con “Il principe ranocchio e l’incantesimo della strega Baswelia”, musical che si basa sulla fiaba del principe trasformato in un ranocchio dall’incantesimo di una potentissima strega e che deve farsi baciare da una fanciulla per fare svanire l’incantesimo. Domenica 17 gennai
arriva a teatro il live show ispirato al cartone animato più amato dai bambini “Masha e Orso”. Liberamente ispirato al folklore russo, lo spettacolo, come la serie animata, segue le avventure di una bambina, Masha, e del suo amico, Orso. Due repliche invece, il 15 e il 16 marzo per “Mummenshanz-I musicisti del silenzio”, la compagnia svizzera di teatro visivo che da oltre quarant’anni incanta le platee di tutto il mondo con le sue creazioni buffe, ironiche ma anche romantiche.
La campagna abbonamenti per la Stagione 2014/2015 della Contrada inizierà mercoledì 2 settembre: info: www.contrada.it.