I vincitori del Premio Luchetta si confrontano a Trieste

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redazione

11 Ottobre 2021
Reading Time: 5 minutes

Dal 15 al 17 ottobre

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Tre giorni per parlare del nostro tempo: per leggere l’attualità insieme ai vincitori del Premio Luchetta, che hanno vissuto e raccontato in prima linea alcuni dei fatti più significativi delle ultime stagioni, e con il contributo di altri colleghi giornalisti, di osservatori e analisti focalizzati sugli scenari internazionali dei nostri giorni.

Questo l’obiettivo delle Giornate del Premio Luchetta, in programma nella Sala Luttazzi al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste da venerdì 15 a domenica 17 ottobre: un cartellone di incontri, dialoghi e proiezioni per leggere il mondo e le grandi questioni aperte, gli eventi che in un contesto globale riguardano ogni cittadino del pianeta, quindi ciascuno di noi.

Dagli accadimenti che in estate hanno coinvolto l’Afghanistan alle diseguaglianze che gravano sul continente africano, ai temi iconici ed epocali, quelli dei rifugiati e delle nuove schiavitù. Inscritto nel dna della Fondazione Luchetta è lo sguardo sulle giovani generazioni: e un focus sarà infatti dedicato alle criticita’ che gravano sull’infanzia e sull’adolescenza italiana dopo la crisi pandemica, in un contesto che acuisce l’insicurezza sociale e costringe tanti, troppi giovani al rischio di marginalità ed esclusione. Promosse dalla Fondazione Luchetta con il sostegno della Fondazione CRTrieste, di Crédit Agricole Friuladria, le Giornate del Premio Luchetta si svolgeranno sotto l’egida della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti.

Un cartellone nel quale si confronteranno i vincitori del Premio Luchetta 2021 – i giornalisti Giammarco Sicuro, Elena Testi, Emanuela Zuccalà, José Ignacio Martínez Rodríguez e Alessio Mamo – insieme ad altri “storyteller” del nostro tempo: come la giornalista Barbara Schiavulli e la fotografa Monika Bulaj, il presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà Gianfranco Schiavone, la giornalista Alessandra Muglia, l’economista Duccio Facchini, il sociologo Devi Facchetto, il giornalista Nico Piro, che da 15 anni segue e analizza l’evoluzione dei fatti in Afghanistan, Premio Luchetta 2009 e quest’anno insignito del Premio Speciale della Fondazione Luchetta 2021.

L’accesso è libero dietro presentazione di green pass, prenotazioni sul sito premioluchetta.com/prenotazioni

Si parte venerdì 15 ottobre, alle 18, con l’incontro sul tema “Cos’ è successo in Afghanistan? Analisi di un conflitto che ci riguarda”, nel quale si confronteranno Nico Piro, Barbara Schiavulli e Monika Bulaj, coordinati dal responsabile della sede Ansa FVG Francesco De Filippo. Le Giornate del Premio Luchetta si aprono, doverosamente, con una riflessione sui fatti in Afghanistan e sulla nuova fase storica che si apre con la riconquista del potere da parte dei talebani. Mentre il Paese vive una drammatica crisi umanitaria, è in atto l’avventuroso esodo di coloro che ritengono di essere a rischio di persecuzione per motivi politici, etnici, religiosi o di appartenenza a determinati gruppi sociali. Gli afghani, da anni già il secondo gruppo di rifugiati più numerosi al mondo dopo i siriani, si avviano a divenire il simbolo del popolo in fuga e in esilio del XXI secolo, sospesi tra accoglienza e rifiuto.

Sabato 16 ottobre si prosegue, dalle 10, con l’indagine dedicata a “Gli schiavi di oggi”: la schiavitù non è una pagina chiusa della storia e nemmeno un tragico fenomeno isolato, piuttosto un dramma che caratterizza la società contemporanea e coinvolge almeno 40 milioni di uomini, donne e bambini. Sono le persone che cuciono i nostri abiti, che raccolgono cotone e minerali preziosi, coltivano i campi in tutto il mondo, Italia compresa: schiavi o semi-schiavi perché subiscono violenza, controllo, minacce e non possono decidere liberamente di andarsene. Ne parleranno alle Giornate del Premio Luchetta il finalista 2021 Luca Attanasio con il vincitore del Premio D’Angelo per la stampa estera José Ignacio Martínez Rodríguez e con Devi Sacchetto, ricercatore di Sociologia del lavoro all’Università di Padova, Facoltà di Scienze Politiche. Coordina il panel la giornalista Eva Ciuk. Si prosegue, dalle 11.30, con un secondo focus dedicato a La crisi dei rifugiati nell’età dei muri”: intorno a questo tema dialogheranno Giammarco Sicuro, vincitore Premio Luchetta TV con un reportage dal confine fra Messico e Stati Uniti, Alessio Mamo vincitore del18.mo Premio Luchetta nella sezione fotografia intitolata a Miran Hrovatin, Gianfranco Schiavone, Presidente ICS e studioso delle migrazioni e il fotoreporter Alessandro Penso, finalista del Luchetta 2021.  Condurrà l’incontro il giornalista Duccio Facchini. Il diritto d’asilo è in profonda crisi in Europa, come nel mondo in generale. Quasi ovunque i Paesi più tentano di respingere i rifugiati ai loro confini, anche se ciò viola le convenzioni internazionali, e tentano di bloccare i rifugiati in Paesi “terzi” dove gran parte di loro rimane senza protezione o finisce in campi “di confinamento”, in condizioni durissime e senza alcun futuro. Rotta balcanica e confine USA-Messico, al centro del confronto, sono paradigmi della crisi internazionale del diritto d’asilo e, in ultima analisi, della crisi della nostra società.

Le Giornate del Premio Luchetta proseguiranno nel pomeriggio di sabato 16 ottobre, dalle 15, con la proiezione dei reportage e servizi vincitori del Premio Luchetta 2021. Alle 18, attesissima, la cerimonia ufficiale di consegna del Premio Luchetta 2021, condotta dalla giornalista Marinella Chirico.

Domenica 17 ottobre le Giornate 2021 del Premio Luchetta giungono a conclusione con due incontri: dalle 10 si parlerà di “Contrasti d’Africa. I sogni e le lotte che stanno cambiando le sorti del continente”. Si confronteranno la giornalista Alessandra Muglia, finalista nella sezione stampa italiana, la filmmaker e giornalista Emanuela Zuccalà, vincitrice del Premio Luchetta 2021 nella sezione reportage intitolata ad Alessandro Ota e autrice del libro “La guerra delle donne” (Infinito), la scrittrice Antonella Napoli. L’incontro sarà condotto dalla giornalista e coordinatrice di Articolo 21 FVG Fabiana Martini. L’immagine stereotipata che viene associata all’Africa è quella di un continente attraversato solamente da guerre e in costante involuzione. Mentre è vero che l’Africa sta vivendo una forte crescita economica, condizionata tuttavia da profonde diseguaglianze e da una grandissima crescita demografica. Così le megalopoli africane diventano sempre più spesso l’humus ideale per fomentare tensioni socio-politiche e alimentare le organizzazioni terroristiche locali e transnazionali. Alle comunità rurali, e sempre più spesso alle donne, è affidato un ruolo capofila nell’impegno per il cambiamento culturale, economico e sociale.

Dalle 11.30 riflettori sul panel conclusivo dedicato a “Infanzia italiana tra diseguaglianze ed esclusione”: si confronteranno i giornalisti Vincenzo Guerrizio, finalista del Premio Luchetta 2021 ed Elena Testi, vincitrice 2021 nella sezione stampa italiana. Insieme a loro converserà Pier Aldo Rovatti, nome insigne dell’indagine filosofica del nostro tempo, e condurrà l’incontro il giornalista Nicolò Giraldi. La crisi portata dalla pandemia ha portato alla luce, aggravandole e dilatandole, le criticità della situazione dell’infanzia in Italia; la spesa sociale rimane fortemente sbilanciata a sostegno delle generazioni anziane e il diritto di ogni bambino/a all’istruzione, alla casa, all’accudimento non sempre è percepito come questione strategica. Anche la spesa pubblica per l’istruzione è in aumento ma resta ben al di sotto della media UE, mentre i programmi di sostegno all’inclusione scolastica dei minori stranieri rimangono del tutto insufficienti. In questo quadro preoccupante emergono sempre più spesso fenomeni di marginalità e devianza giovanile.

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