Mercoledì 17 settembre 2014: è arrivato il d-day della XV edizione di pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori in programma fino  a domenica 21 settembre, scandita da  oltre 250 eventi con 363 grandi autori, 33 anteprime letterarie e 15 percorsi espositivi, e con una trentina di location pronte ad accogliere il pubblico del festival nel centro storico di Pordenone.

Domani, alle 18.30, al Teatro Verdi, sarà l’autore israeliano David Grossman, voce straordinaria di un Paese provato dalla storia, a inaugurare la kermesse, dialogando su “Amore e guerra”, temi portanti della sua opera letteraria, con il direttore artistico del festival, Gian Mario Villlalta.

Il festival si aprirà ufficialmente alle 9 in biblioteca Civica con un appuntamento per i più piccoli, “Ricicliamo i rifiuti”, e sempre alle 9, nella Loggia del Municipio, appuntamento con la speciale maratona di testi dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, a cura degli studenti e degli insegnanti del Liceo Leopardi-Majorana e dell’ITIS Kennedy, in collaborazione con la Compagnia Teatrale Punto e…a Capo, con la guida dell’insegnante Susanna Corelli e con il coordinamento di Silvia Corelli e Carla Manzon.

Fra le anteprime di spicco nella prima giornata del festival: il regista Giorgio Diritti, cineasta di culto dopo il fortunato film d’esordio “Il vento fa il suo giro”, esordisce come scrittore con “Noi due”, il romanzo Rcs che presenterà in anteprima alle 16.30 al Convento di San Francesco, in dialogo con Luciano De Giusti. E lo scrittore Boris Pahor sarà domani protagonista di un incontro con una ‘delegazione’ di studenti delle Scuole Superiori di Gemona (ore 11.30, Palaprovincia). Sarà l’occasione per introdurre i temi del suo nuovo libro, di uscita imminente per Nuova Dimensione. Sempre in anteprima Pordenonelegge indagherà domani su “Come la crisi cambia i giovani del Nord”: introdotti da Alberto Rochira, ne parleranno alle 10.30 a Palazzo Montereale Mantica Francesco De Filippo e Maria Frega, autori del libro Nord Meridiano. I giovani e la crisi da Mirafiori ad Amazon (EIR). Emergeranno storie vere, compilate in forma di reportage per scoprire l’energia di giovani creativi, appassionati di scienza e innovazione. Di economia del nostro tempo, quindi di Diavoli. La finanza raccontata dalla sua scatola nera converseranno domani anche Guido Maria Brera e Giovanni Ajassa, coordinati dal giornalista Stefano Polzot (ore 11, Palazzo della Provincia). Sempre domani  (ore 21.30, Palaprovincia) fra letteratura e musica, anche il musicista pordenonese Marco Anzovino regalerà un’anteprima al festival a quattro mani con il fratello Remo: quella del libro + cd del nuovo progetto editoriale-musicale “Turno di notte”, dedicato a una Comunità Terapeutica per il recupero di persone tossicodipendenti di Venezia Lido (Biblioteca dell’Immagine).

Fra i protagonisti di pordenonelegge domani anche la scrittrice Nicola Davies che si racconta “sulle orme del leone”, per un’esperienza realmente vissuta (ore 9.30, Biblioteca Civica). E la fotografa Monika Bulaj presenterà NUR. La luce nascosta dell’Afghanistan alle 17.30 a Palazzo Montereale Mantica. Una finestra importante si apre domani sulle “Beatitudini. Un nuovo Umanesimo”: filo conduttore degli incontri sarà il biblista Renato De Zan, che domani alle 20.30 nel Duomo Concattedrale San Marco converserà con Stefano Bortolus.

Alle 21, nella Loggia del Municipio spazio alla prima serata di poesia: una maratona di poesia lunga cinque serate. Domani previste letture di Andrea Longega, Maddalena Lotter, Mary B. Tolusso, Maria Grazia Calandrone, Isabella Leardini,Francesca Serragnoli.

La consueta serata Campiello, prevista per la giornata inaugurale di domani come nelle passate edizioni, slitterà a giornata di sabato 20 settembre (ore 19.30, Spazio ITASincontra) e vedrà protagonista il neo-vincitore del 52° Premio Campiello, Giorgio Fontana, impossibilitato a raggiungere Pordenone domani. Con lui anche Piero Luxardo, Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello, e Silvio Ramat, componente della Giuria dei Letterati.