Da Grado a Trieste danzando sull’acqua

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redazione

7 Giugno 2011
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L’affascinante offerta del Delfino Verde

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Caricare l’auto, mettersi in strada, fare una mezz’ora o anche un’ora di viaggio (code permettendo), cercare un parcheggio che non si trova, sistemarsi infine a chilometri di distanza dalla propria meta, il tutto sotto il sole cocente…

Che si tratti di un triestino che si reca a Grado o di un turista gradese che sceglie di visitare Trieste, la giornata di svago tanto attesa rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo. Bene lo sanno gli oltre 15mila passeggeri che l’anno scorso, proprio per questi motivi, hanno scelto una via alternativa: quella d’acqua. Lo hanno fatto salendo sul Delfino Verde, la motonave che nei mesi estivi fa da collegamento tra Grado e Trieste, ed è ormai una vera tradizione dell’estate. Un servizio messo a punto dall’Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia, tornato in auge anche nel 2011 (partito il 1. giugno si concluderà il prossimo 31 agosto) con alcune novità. Prima tra tutte è quella degli orari, leggermente modificati rispetto al 2010 con l’intento di andare sempre più incontro alle esigenze dei passeggeri. Grazie ai nuovi orari, lievemente posticipati rispetto a quelli dell’anno scorso, sarà possibile godersi una giornata al mare o una visita nel capoluogo triestino con ancora maggiore tranquillità (vedi box orari a lato). Nessuna modifica invece per quanto riguarda la frequenza delle corse: anche questa estate infatti sono in programma tre collegamenti giornalieri con capolinea Grado (Molo Torpediniere) e Trieste (Stazione Marittima), tutti i giorni (15 agosto compreso) con l’esclusione della sola giornata di lunedì. Che la via marittima sia gradita ai turisti e bagnanti lo dicono i numeri: nonostante le ultime estati non siano state proprio favorevoli dal punto di vista meteorologico, i biglietti staccati sono stati sempre di più, superando senza problemi le 15mila unità. Tanto che, nel 2010, il servizio avrebbe dovuto chiudere i battenti al 31 agosto e ha visto invece a gran richiesta il prolungamento fino alla prima settimana di settembre.

Interessante anche la tipologia di passeggeri trasportati dal Delfino Verde: per l’80 per cento si tratta di turisti stranieri provenienti da Grado che scelgono la via del mare per recarsi a Trieste. Due i motivi: il primo è la comodità, dal momento che, partendo dal Molo Torpediniere di Grado, si sbarca direttamente alla Stazione Marittima di Trieste, ovvero proprio in centro città, e si riparte dallo stesso punto. Il secondo è l’originalità: niente regge il confronto con la vista mozzafiato delle coste giuliane in una giornata di sole. Il tragitto del Delfino Verde, che costeggia le scogliere di Duino e Miramare, permette infatti di godere del panorama carsico, del castello di Duino (sede del Collegio del Mondo Unito) e del castello di Miramare in un modo assolutamente unico, impossibile per chi viaggia su quattro o due ruote. Anche questo, certamente, ha giocato (e non poco) a favore di questa scelta. Scelta che, sebbene come detto sia propria soprattutto dei turisti, non per questo viene snobbata da chi vuole impiegare una giornata in una gita diversa dal solito. Tanto è vero che, pur essendo il sabato e la domenica le giornate di maggior affluenza per il servizio, anche gli altri giorni della settimana reggono bene dal punto di vista delle presenze. E i passeggeri sono molto diversificati: famiglie, singoli e coppie, senza nessuna preclusione, anche se naturalmente i più entusiasti di questo avventuroso modo di viaggiare sono i più piccoli.

C’è poi da considerare il lato economico: APT ha sempre puntato a contenere al massimo i costi dei biglietti, proprio per consentire l’utilizzo più ampio possibile del servizio. Il costo della corsa è così molto limitato (8 euro andata e ritorno, con possibilità di acquistare anche pacchetti di più corse a prezzo ancora più conveniente – vedi box costi -) e se si considera il costo della benzina e quello del parcheggio per l’intera giornata, è facile fare due più due e arrivare alla conclusione che, tra stress e denaro risparmiato, valga davvero la pena fare un pensierino sull’ipotesi ‘’via acquatica’’. Ultimo lato da considerare, quello ambientale: utilizzando la motonave si evita di incrementare il traffico sulle strade e quindi l’inquinamento. Anche questo, un motivo da considerare molto attentamente.

 

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