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Meeting

La battaglia del grano: autarchia, bonifiche, città nuove

Per valorizzare l'archeologia industriale di Torviscosa
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Torviscosa
Centro Informazione Documentazione, Piazzale Marinotti 1
01/03 e fino al 30/10
0431 927929

La battaglia del grano: autarchia, bonifiche, città nuove è una eccezionale esposizione di documenti originali, manifesti, locandine, libri illustrati, cartoline, sculture, oggetti e ricostruzioni ambientali per descrivere il tessuto economico, sociale e culturale dell'Italia negli anni Trenta e la mobilitazione anche mediatica con cui il regime fascista accompagnò il programma politico e di riforma agraria noto come "battaglia del grano". La localizzazione della mostra non è casuale: Torviscosa è infatti proprio una delle città nuove oggetto della mostra ed è inoltre allo stesso tempo una company town, perché la sua fondazione è legata a una grande azienda italiana, la SNIA Viscosa. L'iniziativa è infatti inserita in un più ampio progetto finanziato dall'Unione Europea che prevede interventi di valorizzazione complessiva dei beni di archeologia industriale presenti a Torviscosa.

Tre sono le sezioni in cui è organizzato il percorso espositivo, dedicate rispettivamente a "Battaglia del grano e autarchia" , "Bonifiche", "Città nuove". La "Battaglia del grano e autarchia" si apre con un'analisi storica, che presenta una lettura sull'economia italiana tra le due guerre, mettendo in rilievo la stretta connessione tra le politiche autarchiche e la bonifica integrale. Il tema dell'autarchia rientra in tutte le strategie di propaganda del regime e l'illustrazione diviene il principale mezzo per diffondere gli obiettivi della politica fascista: cartelloni, calendari, cartoline, locandine dedicate a settimane autarchiche ricoprono l'Italia e molti sono gli artisti che si cimentano nel tema, come  ad esempio Dudovich, Nizzoli, Depero, Melis, Venna, Metlicovitz, Roveroni, Micaelles le cui realizzazioni sono esposte nella mostra. La seconda sezione, dedicata alle "Bonifiche" si apre con la descrizione di tutti i tentativi di risanamento idrogeologico dell'Italia nel corso dei secoli e prosegue con l'analisi della legislazione fascista in materia di bonifica. L'ultima sezione riguarda la nascita delle "Città nuove", nella quale sono analizzati i motivi economici e sociali che portarono alla creazione di nuovi centri urbani e rurali nella penisola.