In Friuli gli artisti della pietra

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redazione

16 Settembre 2020
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Ventitreesima edizione del Simposio Internazionale

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Procede celermente il lavoro degli scultori invitati al 23° Simposio Internazionale di Scultura su Pietre in Friuli Venezia Giulia, in corso al Parco di Vergnacco a Reana del Rojale, fino al 20 settembre.

Gli otto artisti, tutti noti a livello internazionale, stanno realizzando le opere che dal 20 settembre rimarranno esposte al Parco per alcuni mesi e poi verranno collocate definitivamente in vari luoghi della regione. Cinque artiste donne su otto invitati stanno realizzando sculture prevalentemente dedicate alla natura.

C’è Veronika Priehodova (Slovacchia), che dall’Accademia di Belle Arti a Praga studia anche in Italia all’Accademia di Carrara prediligendo una scultura figurativa che riporti in primo piano il corpo umano perfettamente modellato.

Rhea Marmentini dalla Spagna, forte di una decennale esperienza internazionale che la vede protagonista a Parigi con il maestro Pierre Székely e poi a New York e in Spagna in progetti di land art, sta realizzando una scultura che sintetizza magistralmente forme naturali e geometriche.

Jacqueline Orams è originaria del Perù, da qualche anno residente in Friuli Venezia Giulia e la sua opera “Altoandino” tende a riassumere e assemblare forme plastiche della storia e della natura del suo Paese d’origine.

Due le artiste italiane: Beatrice Taponecco dalla Liguria, recentemente vincitrice del concorso di idee per la realizzazione del Premio Strega 2019 donato alla cinquina finalista, sta realizzando “Rigenerazione” in Fior di pesco carnico; Silvia Maffioli dalla Lombardia, dopo l’Accademia di Belle Arti di Brera continua i suoi studi a Bergamo, approfondendo l’indirizzo filosofico; sta realizzando l’opera “Vita natural durante” confronto tra natura e astrazione.

Tra gli artisti anche Huynh Van Hoang originario del Laos e residente in Italia dal ‘79, dopo aver perfezionato la tecnica di lavorazione del marmo, si distingue nelle esposizioni e nei simposi a cui partecipa in vari Paesi del mondo per la sua capacità tecnica, soprattutto nella realizzazione di opere figurative.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Max Seibald è uno dei più noti artisti austriaci a livello internazionale e dopo aver vinto alcune borse di studio in Italia presso l’Accademia di Belle Arti e lo IUAV di Venezia, si è laureato all’Accademia di Vienna con gli artisti J. Avramidis e M. Pistoletto; la sua opera al simposio è concettuale e unisce elementi architettonici, artistici e sonori per invitare lo spettatore alla riflessione sull’idea di desiderio e felicità.

Infine, Mario Lopes dal Portogallo, conclude i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara ed è poi in Giappone, al Tama Art University con una borsa di studio offerta dal Ministero giapponese; al simposio di Vergnacco sta realizzando la scultura astratta “Cubismo” in rosso porfirico.

Le opere saranno presentate il 20 settembre al Parco di Vergnacco.

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