L’arte tra l’uomo e l’acqua

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Livio Nonis

11 Settembre 2020
Reading Time: 4 minutes

Torna il Festival DobiArtEventi

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Arriva in settembre la prima parte della XIX edizione del Festival DobiArtEventi (DAE). La manifestazione artistica multimediale organizzata dall’associazione culturale Gruppo Area di Ricerca – Dobialab e che negli anni è diventata un punto di riferimento regionale nell’ambito dell’arte contemporanea e della musica sperimentale.

Il rapporto tra uomo e acqua sarà quest’anno il tema centrale di DAE. «Che rapporto abbiamo con l’acqua? Come ha determinato lo sviluppo della società nel nostro territorio? Come ce ne siamo serviti nel passato e come continuano a usufruirne le realtà produttive? Come possiamo conoscere e dunque preservare questo elemento vitale per l’essere umano, partendo dall’ambiente che ci circonda?» – Queste sono state le domande della direzione artistica e del gruppo di lavoro del Festival per sviluppare la XIX edizione di DAE. Anche quest’anno la manifestazione intreccerà diversi percorsi e linguaggi creativi con artisti e progetti locali che verranno messi a confronto con personalità nazionali e internazionali. Nel corso del Festival la produzione di forme artistiche multimediali dialogherà con le realtà che lavorano con le risorse idriche del territorio regionale nell’Isontino, sul Collio, nella Bassa Friulana e sul Golfo di Trieste. Il Festival si svilupperà dunque sul territorio comunale di Staranzano, Dolegna del Collio, Sagrado, Torviscosa, Marano Lagunare e Trieste. Tre appuntamenti si terranno inoltre fuori regione: a Vrhnika in Slovenia, il secondo a Venezia e l’ultimo a Den Haag in Olanda.

«Ogni luogo identificato come sede DAE 2020 non esisterebbe senza l’acqua e da ognuno di essi dipende la nostra esistenza – spiega il direttivo di DobiaLab –. Tutti questi luoghi sono stati e sono tuttora incentrati sull’acqua per necessità economiche, struttura geografica e identità». Il Festival sarà un itinerario di luoghi legati all’acqua in ciascuno dei quali si svolgerà un evento artistico: da concerti a performance teatrali, dalla danza alle installazioni, dagli incontri ai talk, dalle visite guidate alle passeggiate naturalistiche. La novità risiede nello svolgimento di eventi in luoghi inconsueti dove promuovere le arti multimediali.

Il DAE di Dobialab ha infatti l’obiettivo di continuare a divulgare arte e cultura, promuovendo sia artisti locali che internazionali contemporanei e permettendo allo stesso tempo al pubblico di scoprire meglio il territorio della nostra Regione. L’intento dell’associazione è inoltre quello di ampliare i propri orizzonti e di stringere nuovi legami e collaborazioni di anno in anno con realtà culturali nazionali e internazionali proprio grazie all’organizzazione del Festival.

Il supervisore artistico di DobiArtEventi 2020 sarà quest’anno Giovanni Maier, docente di jazz al Conservatorio Giuseppe Tartini, e il gli appuntamenti del Festival sono stati suddivisi in due parti: la prima parte si svolgerà in autunno, la seconda invece nella primavera del 2021. Il Parco Milleluci di Sagrado, il Molino Tuzzi di Dolegna del Collio, il centro di aggregazione giovanile Dobialab di Staranzano, il museo Moja Ljubljanca – Kulturni Center Vrhnika, il Centro Informazione Documentazione di Torviscosa e il Lido di Venezia saranno i luoghi dove cultura e acqua si incontreranno nella prima parte della XIX edizione di DAE. Per conoscere ed approfondire il rapporto della società del nostro territorio e questo elemento vitale per l’essere umano, ogni appuntamento del festival, ospitato da un luogo strettamente connesso all’acqua, prevede un incontro che introduce e descrive le caratteristiche e la storia della location stessa. L’itinerario culturale è dunque accompagnato da una costante attenzione alla natura dei luoghi tra cui si sviluppa.

Il Festival incomincerà venerdì 18 settembre alle 20.30 con un primo appuntamento al Parco Milleluci a Sagrado. Due saranno gli eventi: si partirà con la conferenza “I segni della storia, la rosta di Sagrado e il Canale Dottori” tenuta dai due studiosi Renato Cosma e Renato Duca; seguirà poi un’esperienza che incrocia cinema e concerto jazz a cura di Mirko Cisilino dal titolo “This isn’t a dream! This is really happening”, una performance audiovisiva ispirata al mondo sonoro di Krzysztof Komeda per musicare le immagini delle pellicole di Roman Polanski degli anni ’60.

Sabato 19 settembre si terrà invece il secondo appuntamento del Festival a Dolegna del Collio nei pressi del Molino Tuzzi con alle 19 una visita guidata al mulino, a cui seguirà un incontro con l’artista Thomas Brinkmann dal titolo “Il miracoloso e l’utile, primi passi nella meccanizzazione”. A partire dalle 21 si terrà invece il “Linguaggio Macchina”, un live set di musica elettronica con il produttore musicale Lorenzo Mania, un altro inedito di Thomas Brinkmann, e la “Hybrida Sound & Light Show”, un dj set con diapositive, tavolette grafiche e selezioni musicali.

Domenica 27 settembre l’appuntamento è previsto nella sede di Dobialab a Staranzano in via Vittorio Veneto 32. A partire dalle 18 inizierà la serata musicale: la cantante slovena Tea Vidmar aprirà l’evento della giornata; seguirà poi il duo musicale con il basso elettrico di Massimo Pupillo e Stefano Giust alla batteria.

Sabato 10 ottobre si svolgerà invece il primo appuntamento fuori regione di respiro internazionale a Vrhnika in Slovenia, nel museo Moja Ljubljanca del Kulturni Center. A partire dalle 18 si terrà l’esibizione del duo transfrontaliero con le percussioni di Zlatko Kaučič e il sassofono di Daniele D’Angaro, che proporrà un set dedicato ad Albert Alyer. Seguirà poi la performance del duo sloveno Tomaz Grom al contrabasso e Marko Jenič al violino.

Sabato 17 ottobre ci si sposterà invece al Centro Informazione Documentazione (CID) di Torviscosa. Alle 18 ci sarà un incontro con l’architetto Moreno Baccichet che terrà la conferenza dal titolo “La Bassa Friulana tra urbanistica ed idrologia”. Seguirà poi il concerto improvvisato per flauto ed orchestra da camera TILT a cura di Giovanni Maier e Massimo De Mattia.

Infine domenica 25 ottobre si terrà l’ultimo appuntamento della prima parte del Festival al Planetario di Venezia alle 16 con un incontro su astronomia e navigazione dal titolo “La volta celeste e la navigazione nel passato; seguirà poi la versione teatrale di “Adriatico Sanguinato”.

Gli eventi sono stati organizzati seguendo le normative sanitarie e le linee guida nazionali e regionali riguardanti la prevenzione al contagio da Covid-19. Per prenotarsi è necessario consultare il sito www.dobialab.net e la pagina Facebook DobiaLab. 

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