Il Piccolo Principe: il sogno compie 30 anni

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redazione

17 Ottobre 2018
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Appuntamento il 27 ottobre

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La cooperativa sociale Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia celebrerà i suoi primi 30 anni di attività con un evento, a ingresso libero, il 27 ottobre alle 20.45 al teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa, nel quale si terrà lo spettacolo “È il tempo a rendere le cose importanti. Viaggio nei primi 30 anni del Piccolo Principe”, con la partecipazione dei Papu, duo comico pordenonese.

L’evento è organizzato da Il Piccolo Principe con il patrocinio della Città di Casarsa della Delizia e del suo Assessorato alle Politiche sociali e con il sostegno di Vini La Delizia, Confcooperative Pordenone e Coop Casarsa.

Lo spettacolo è stato ideato all’interno della cooperativa e il regista è Giacomo Trevisan, socio lavoratore del Piccolo Principe, il quale, affiancato dai comici Ramiro Besa e Andrea Appi, racconterà sul palco del Pasolini, attraverso parole, immagini, musica, video ed emozioni, la storia de Il Piccolo Principe, nato nel 1988 dal sogno dei suoi 11 soci fondatori: Luigi Cesarin, Giorgio Guerrato, Michela Cesarin, Livio Castellarin, Giuseppe Polo, Luigi Piccoli, Anna Barbui, Giuliana Colussi, suor Gabrielita, Fabrizio Salton e Giuseppe Tesolin.

“Il Piccolo Principe è nato proprio dal sogno di voler creare qualcosa di migliore – raccontano Luigi Cesarin, attuale presidente della cooperativa, Livio Castellarin e Giuliana Colussi, soci fondatori e rispettivamente responsabili del Servizio Accoglienza Richiedenti Asilo e dell’Area Agricoltura Sociale, Disabilità e Salute mentale – e siccome è proprio il tempo a rendere le cose importanti, per questo 30° anniversario abbiamo voluto organizzare un evento che raccontasse di noi, dei valori, dei volti della nostra cooperativa. Ed è un appuntamento aperto a tutta la comunità perché, se Il Piccolo Principe è cresciuto in questi 30 anni, lo dobbiamo anche alla grande solidarietà della comunità e del territorio e vogliamo condividere questo traguardo con tutti”.

Nata sulla scia dell’esperienza dell’associazione di volontariato Il Noce, che si occupa di minori, la cooperativa sociale Il Piccolo Principe ha poi allargato la sua attività a diversi ambiti, arrivando attualmente ad avere 84 soci e un centinaio di lavoratori coinvolti nei suoi progetti. “Il filo conduttore in tutte le nostre attività – spiega Cesarin – mette al centro la dignità di ogni singola persona, da valorizzare e tutelare sia essa un bambino, un adulto, una persona con svantaggio o disabilità. Seguendo questo valore abbiamo avviato nel corso di questo trentennio varie progettualità, sempre rimanendo legati al nostro territorio di origine e alle sue comunità”.

Dal doposcuola iniziale si è poi sviluppata tutta una serie di servizi per i minori in collaborazione con i Comuni del mandamento del Sanvitese e zone limitrofe, dai centri estivi ai progetti giovani. Per sostenere questi progetti sono stati attivati laboratori di assemblaggio e assemblaggio rivolti alle aziende locali in cui sono stati sperimentati servizi di integrazione lavorativa. Di seguito l’avvio del Centro socio occupazionale, che nel 2017 ha celebrato i suoi 20 anni di attività come centro semiresidenziale diurno per le persone adulte con disabilità, nonché l’esperienza dell’agricoltura sociale, che negli ultimi dieci anni si realizza nella fattoria sociale e didattica La Volpe sotto i Gelsi in località Comunali a San Vito al Tagliamento e negli orti sociali delle Torrate di Chions.

Da questa esperienza è nata 5 anni fa la Cucina delle Fratte che ogni giorno prepara oltre 300 pasti per centri diurni dell’Azienda Sanitaria n. 5 di Pordenone e per la mensa aziendale dell’azienda Jurop di Azzano Decimo. “L’altro nostro settore – continua Cesarin – è la mondialità, con la bottega in piazza Italia a Casarsa che propone bomboniere e prodotti equosolidali o a km zero, oltre alle creazioni del nostro Centro socio occupazionale, nonché prodotti di altre realtà cooperative. I prodotti equosolidali sono protagonisti anche del progetto Equosolda, distributori automatici ed etici di caffè, the, cioccolato e snack che gestiamo direttamente”.

E ancora la gestione del servizio di volontariato europeo, progetti di cooperazione decentrata in varie aree del mondo, il progetto denominato “C’è gioco e gioco” di prevenzione al disturbo d'azzardo patologico e il servizio di Accoglienza per richiedenti protezione internazionale, avviato nel marzo del 2016, e che nel corso dell’anno ha accolto complessivamente 32 profughi comprendenti 4 nuclei familiari con 4 minori. “In questi 30 anni molto è stato fatto – ha concluso Cesarin – e oggi siamo qui con tanti ricordi, esperienze e ancora qualche sogno da realizzare. A tutti gli amici, soci, lavoratori, volontari, organizzazioni e gruppi che ci hanno sostenuto nel corso di questi anni, vogliamo oggi dire il nostro grazie”.

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