Una casa famiglia per anziani dove una volta c'era una casa sfitta, con un proprietario volenteroso di fare qualcosa di utile per la società: il progetto (unico nel Friuli occidentale) della cooperativa sociale Foenis di Cordenons, aderente a Confcooperative Pordenone, raddoppia dopo casa Clelia, attiva a Pordenone dal 2015. Oggi 27 luglio è stata infatti presentata alla comunità Casa Lucia a Roveredo in Piano, che accoglierà i suoi primi ospiti da agosto. Con l’occasione è stato firmato il contratto tra Foenis, che gestirà la struttura e la famiglia D’Agnolo che ha messo a disposizione l’immobile.
CASA LUCIA. La nuova struttura si trova a Roveredo in Piano in via Pionieri dell’Aria 83. Si chiama Casa Lucia in onore della madre dell'architetto Ermanno Dell'Agnolo che insieme ai fratelli Paolo e Clelia, presenti anche loro alla presentazione, ha messo a disposizione quella che era l'abitazione dei propri genitori. Si sviluppa su 300 metri quadri e ospiterà fino a 9 persone. “Con i lavori di ristrutturazione - ha raccontato l’architetto - abbiamo realizzato una dimora senza barriere architettoniche e ideale per la socializzazione tra gli ospiti, attenta all’ambiente grazie a soluzioni ecologiche e con la quale vogliamo proseguire l’esempio di accoglienza degli ospiti mostratoci dai nostri genitori Lucia ed Egidio”.
IL PROGETTO. Come già accaduto a Pordenone in via Meschio con Casa Clelia messa a disposizione dal commercialista Renzo Valentini, i proprietari hanno ristrutturato la casa per adattarla alle nuove esigenze di accoglienza. La cooperativa Foenis la gestirà sostenendo le spese di affitto. La struttura ospiterà a partire da settembre anziani autosufficienti all'interno di spazi comuni ma anche privati, nei quali gli ospiti saranno seguiti costantemente, pure di notte, avendo facilità di socializzazione in un ambiente familiare con rette mensili vantaggiose (informazioni e contatti su www.cooperativasocialefoenis.it).
“Questa - ha sottolineato il dottor Piero Turchet presidente di Foenis - è la nostra filosofia: essere non una casa di riposo ma una grande famiglia, dove gli ospiti possono prendersi i propri spazi come usufruire dei momenti comuni. Basti pensare che a Pordenone le camere doppie sono le più gettonate, perché le persone vogliono avere compagnia”.
IL TREND. Sempre più famiglie nel Friuli occidentale scelgono questo tipo di ospitalità per i propri membri anziani, la quale unisce i vantaggi della socializzazione tra persone all’attenzione quotidiana per gli ospiti come se fossero seguiti a casa propria. D’altronde il trend è netto: gli anziani stanno aumentando anno dopo anno e ormai si parla anche di quarta oltre che di terza età. “Nel solo Comune di Roveredo - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Giovanni Carpeggiani portando il saluto della sindaca Mara Giacomini - in un decennio siamo passati da 889 persone over 65 anni di età a 1.220: la domanda di spazi come questo aumenterà quindi sempre di più in futuro e siamo lieti di poter ospitare un progetto così utile”.
PROGETTO PILOTA. “La cooperazione sociale è sempre attenta ai bisogni del territorio - ha concluso il direttore di Confcooperative Pordenone Marco Bagnariol - in particolare nel confronto degli anziani come di tutte le fasce deboli. Questo è un progetto pilota innovativo per la nostra provincia, che grazie alla cooperazione fa qualcosa di importante per le comunità”.
I PROTAGONISTI. La cooperativa Foenis di Cordenons, attiva nell’ambito dell’assistenza dal 2013, è presieduta dal citato dottor Piero Turchet. Gli altri soci sono Daniela Mendes, Samantha Turchet, Massimo Carpenè, Martina Dell'Agnolo e Ninno Giuliano. Oltre ai fratelli Dell’Agnolo e alla cooperativa Foenis, il progetto vede il sostegno di Confcooperative Pordenone e dell'Amministrazione comunale roveredana.
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