A Pordenone i nuovi narratori d’Europa

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redazione

28 Dicembre 2015
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“Spaesamenti e nuove identità”

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In cosa si sostanzia l’identità culturale europea? Quali sono i valori irrinunciabili e fino a che punto siamo disposti ad accettare e onorare al meglio l’incontro con l’altro? Intorno a interrogativi di urgente attualità, sintetizzati nel tema portante “Spaesamenti e nuove identità”, ruota l’edizione 2016 del ciclo “Narratori d’Europa” promosso dall’IRSE Pordenone, a cura di Stefania Savocco, in programma con quattro incontri settimanali da martedì 12 gennaio fino al 2 febbraio (dalle 15.30 al Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone). Quattro protagonisti della letteratura internazionale del nostro tempo – il portoghese David Machado, il finlandese Kari Hotakainen, il marocchino Fouad Laroui e l’olandese Tommy Wieringa – sono dunque gli autori ai quali è dedicato il ciclo di “Narratori 2016”.

«A settembre i migranti sulle strade, in marcia dall’Ungheria all’Austria: un nuovo esodo di popoli in fuga da ed in cerca di; zaini e figli sulle spalle, e poliziotti al confine, muri invisibili e più resistenti di quelli che ci pareva di aver abbattuto. A novembre le stragi di Parigi, nei luoghi di divertimento e di cultura, un teatro, uno stadio, simboli di diritti conquistati e poi troppo facilmente dati per scontati. Molti di noi sperimentano confusione e smarrimento. Anche paura», spiega la curatrice Stefania Savocco. Lo spaesamento, d’altra parte, insegnava Claudio Magris nel suo “Infinito viaggiare” – porta a “sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l’unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini”.

Gli incontri si apriranno giovedì 12 gennaio con Indice medio di felicità, di David Machado, classe 1978, una delle voci più intriganti della giovane letteratura portoghese contemporanea. Racconta la crisi profonda di chi, a 38 anni, rimasto senza lavoro, è costretto ad allontanare la moglie e i figli per le difficoltà economiche. L’unica bussola per orientarsi e salvarsi dalla disperazione è per il suo protagonista la solidarietà: l’istinto lo porta a soccorrere chi gli è vicino, anche contro l’immediato tornaconto personale. Si prosegue il 19 gennaio con La legge di Natura, di Kari Hotakainen. Un piccolo imprenditore finlandese specializzato in pompe geotermiche si ritrova in un letto d’ospedale, “sopravvissuto” ad un gravissimo incidente, quasi un neonato, con occhi sorpresi, concentrati sulla vita intorno che riprende e gli fornisce, a quanto pare, una nuova occasione. Rautala è confuso, ma sa di dover sistemare dei tasselli sospesi nella sua esistenza disordinata ed egoista. Giovedì 26 gennaio si parlerà di Un anno con i Francesi, Fouad Laroui, – con la speciale partecipazione della traduttrice letteraria Cristina Vezzaro. Il piccolo Mehdi Khatib giunge a Casablanca, perché il suo maestro è riuscito a fargli ottenere una borsa di studio in città. Viene dalla montagna ed è un po’ un alieno nel liceo francese Lyautey: quell’anno, insomma, gli Americani atterrano sulla Luna, Mehdi invece tra i Francesi. Con lo humour corrosivo che lo caratterizza, Fouad Laroui racconta lo choc di un giovane marocchino attratto e respinto a un tempo da una cultura diversa, cui sa e sente di non appartenere. Medhi troverà nel suo percorso sempre nuovi interrogativi e qualche risposta.

Ultimo appuntamento, giovedì 2 febbraio, con Questi sono i nomi dello scrittore olandese Tommy Wieringa. Una steppa sconfinata, arida e deserta. Un non luogo, ma pure l’idea, l’ostinazione, la prospettiva ultima di una terra promessa: sette persone si trascinano a fatica, dirigendosi verso ovest, in fuga dalle proprie tragedie personali verso un confine altro. Soltanto di uno di loro sappiamo il nome fin dall’inizio. L’epopea di questi disperati si riallaccia alla prima grande migrazione di cui leggiamo nella Bibbia, quella degli Ebrei usciti dalla schiavitù verso la terra di latte e di miele, un paragone su cui il protagonista, il commissario Pontus Beg, si interroga di continuo, mentre cerca le sue radici e le sue origini.

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