La grande musica torna a Pordenone

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redazione

6 Aprile 2021
Reading Time: 2 minutes

Tra luglio e agosto

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Si terrà a Pordenone tra l'ultima settimana di luglio e la prima di agosto il festival estivo Polinote Musica in Città, alla cui direzione artistica si conferma il sassofonista di rilievo internazionale Francesco Bearzatti.

“Il festival – conferma la presidente di Polinote, Giulia Romanin – valorizzerà e porterà nel territorio eventi di grande spessore musicale realizzandoli in modo innovativo e originale, in una varietà di luoghi, stili e nuovi accostamenti. Sarà una manifestazione dal forte impatto artistico e culturale che coinvolgerà eccellenze della musica contemporanea jazz, classica e folk, in un coinvolgente viaggio musicale che dalla città di Pordenone si irradierà tra i luoghi storici, i borghi antichi, le realtà produttive locali e i luoghi turistici della provincia”.

Nel frattempo prosegue online il progetto Polinote Music Room “un modo originale – sottolinea Romanin – per approfondire la cultura musicale in questo periodo di forti restrizioni per il settore musicale: una vera e propria proposta innovativa e di qualità che ci contraddistingue nel panorama musicale provinciale e regionale. Stimolare l'interesse per la musica nei più giovani, invitarli a essere attivi nella produzione creativa o ascoltatori critici e formati continua a essere la mission della cooperativa che in questo modo mantiene vivo il contatto col proprio pubblico”.

Riprendono nel frattempo le lezioni in presenza della scuola di musica di Polinote, che ha sede in uno dei vicoli del centro storico di Pordenone, e tiene le proprie attività non solo nel capoluogo ma anche a Fiume Veneto, Caneva e Meduna di Livenza in collaborazione con le amministrazione comunali, a Ligugnana di San Vito al Tagliamento in collaborazione con Arci-Cral, a Majano in collaborazione con Soms e Comune, aggiungendo a ciò la realizzazione di attività laboratoriali per bambini, ragazzi, disabili e anziani.

“In questo anno di pandemia – conclude Romanin – non ci siamo mai fermati per garantire il lavoro a una quarantina di insegnanti (che hanno mantenuto il contatto con i propri discenti anche inviando file musicali, materiale didattico ed esercizi, laddove non fosse stato possibile attivare le lezioni on line) e la formazione musicale a circa 700 allievi e allieve. Abbiamo inoltre perfezionato le procedure di sicurezza e il nostro protocollo permette lezioni in presenza con tutte le garanzie per la salute”.

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