Il 27 luglio del prossimo anno gli occhi del mondo saranno proiettati sul nuovo Stadio Olimpico, colorato a festa per l’inaugurazione della trentesima edizione dell’Olimpiade. A dodici mesi dall’evento, i cantieri del villaggio olimpico e dei principali impianti sportivi sono un via vai di operai, intenti a rispettare con la canonica puntualità inglese la tabella di marcia dei lavori. Eppure tutt’intorno il fascino di una delle capitali turisticamente più ambite al mondo resta immutato. Anzi, nel clima di calma apparente che precede il grande evento, la città dischiude ai visitatori angoli straordinari della propria essenza. Perché come diceva il poeta inglese Samuel Johnson, “A Londra c’è tutto ciò che questa vita possa offrire”.
I promotori del turismo cittadino le definisco “hidden gems” (gemme nascoste). Luoghi e monumenti presenti negli anfratti più sorprendenti della capitale britannnica e che la gran parte dei turisti, ma spesso anche degli stessi londinesi, non hanno mai avuto occasione di visitare. Come il Museo dell’Infanzia in Cambridge Heath Road, che ospita la collezione giochi, manufatti e oggetti per l’infanzia proveniente dal Victoria and Albert Museum, il più grande museo di arte e desig del mondo, con oggettistica risalente dal 1600 ai giorni nostri. Un luogo magico in cui bambini e adulti rimangono affascinati di fronte alla bellezza delle bambole, dei peluche, dei giochi e dei capi d’abbigliamento per l’infanzia in esso custoditi. Per chi volesse invece vivere la quotidianità di Londra, una tappa è d’obbligo al Leadenhall Market, il mercato coperto della City. Tra il brusio della gente, sotto l’elegante tetto vittoriano, nei locali che scivolano uno affianco all’altro è possibile acquistare formaggi e carni fresche, ma anche fiori e spezie dagli aromi inebrianti. Senza citare negozi, pub e ristoranti che animano questo luogo magico. In tutti i sensi.
Per gli amanti del cinema, infatti, il Leadenhall Market è sinonimo di Diagon Alley: le scene del famoso mercato dei maghi della saga di Harry Potter sono state ambientate proprio qui. Per una straordinaria veduta a 360 gradi della città è imperdibile una visita a The Monument: la colonna dorica realizzata da Sir Christopher Wren tra il 1671 e il 1677 per celebrare la rinascita di Londra dopo il tragico incendio del settembre 1666. Alta 61 metri, da oltre trecento anni turisti e visitatori ne salgono i suoi 311 scalini per ricevere un doppio premio: una suggestiva vista panoramica ed un simpatico certificato a prova delle proprie capacità atletiche. Dopo un simile sforzo fisico ecco allora l’occasione migliore per rifocillarsi con qualche piatto tipico. In Fleet Street, la tappa obbligata diventa così lo Ye OIde Cheshire Cheese Pub, un luogo storico sopravvissuto al regno di quindici diversi monarchi. Il suo interno in legno scuro riporta i commensali indietro nel tempo, in un’atmosfera suggestiva dove poter assaggiare svariati generi di birre e carni succulente. Per degustare dell’ottimo vino, invece, impossibile non visitare il Gordon’s Wine Bar, la più antica enoteca di Londra e una delle più antiche del mondo. Luogo affollato da gente di tutte le età, la sua storia gloriosa, iniziata nel 1890, viene trasmessa in ogni angolo: dalla cantina ai candelabri che imbandiscono i tavoli. Immancabile una foto alle pareti in legno in cui sono appesi ritagli di vecchi articoli di giornale e altri cimeli.
A proposito di cimeli, non scordate di allungarvi fino a Lonsdale Road, nel romantico quartiere di Notting Hill, recapito del Museum of Brands, Packaging & Advertising. In altre parole, il regno dei marchi e della pubblicità, dove, attraverso una rassegna di oltre 12.000 articoli, viene ripercorsa la storia delle campagne pubblicitarie dei principali brand internazionali. Per gli amanti della natura, invece, la meta imperdibile è il Chelsea Physic Garden, il secondo giardino botanico più antico d’Inghilterra, ma famoso per le sue piante medicinali e le erbe aromatiche, dominate dalla presenza del più grande albero d’olivo dell’isola britannica. Un silenzio carico di significati, invece, regna incontrastato nell’Highgate Cemetery, in Swain’s Lane, il grande cimitero vittoriano, attrazione culturale e naturale. Edifici artistici, cappelle, catacombe: tutte opere architettoniche di pregevole fattura. La chiusura è riservata alla peculiare capacità di Londra di abbinare il sacro ed il profano, in una metamorfosi che ancora oggi la rende una città da scoprire ogni giorno. Perché se definire la Cattedrale di St. Paul una gemma nascosta è impensabile, non tutti sanno che al suo interno si trova la cripta più grande d’Europa. Un luogo in grado di soddisfare i palati più raffinati grazie ad un ristorante dai ricercati menu stagionali. Per consentire ai visitatori di rifocillare sia l’animo che il corpo.
Che Samuel Johnson avesse ragione?
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