La pandemia non ha paralizzato le attività internazionali del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste nell’ambito della GMEL, Global Music Education League, la rete internazionale che riunisce accademie e istituzioni di formazione musicale di ogni latitudine del mondo, dalla Cina all’Australia, passando per gli Stati Uniti e l’Europa.
Nelle giornate di oggi e domani, GMEL Trieste e il suo Conservatorio, grazie alle potenzialità della tecnologia, saranno fra i protagonisti dei lavori del network musicale istituito a Pechino nel 2017, del quale il Conservatorio Tartini è membro fondatore. Il presidente Lorenzo Capaldo, confermato alla guida del Conservatorio, nell’intervento programmato per la giornata di oggi, sottolinea che il congress GMEL «offre l’occasione per fare il punto sulle prospettive della rete, che nel frattempo si è ulteriormente allargata, e di progettare, a livello globale, nuove iniziative di interazione fra docenti e studenti. In questa chiave resta di riferimento la tecnologia Lo.La., messa a punto proprio dal Conservatorio Tartini in sinergia con il GARR: la sua innovativa implementazione, con la possibilità di esecuzione in diretta da tre latitudini differenti, è di riferimento per la formazione didattica a livello internazionale. Il Conservatorio Tartini è stata la prima istituzione accademica occidentale a organizzare un meeting europeo di GMEL, celebrato a Trieste nel mese di giugno 2019».
Da allora molte cose sono cambiate: «Viviamo un momento difficile: aule, studi, palchi vuoti. La chiusura o la riduzione delle attività per impedire la diffusione del virus – prosegue Capaldo – ha avuto un effetto drammatico sul settore culturale. In questo tempo di pandemia l'educazione musicale richiede non solo un atto di fede, ma anche le soluzioni utili per rimodulare drasticamente i percorsi di formazione dei musicisti. In ogni crisi c'è una grande opportunità: e il Conservatorio Tartini ha puntato sull’apprendimento a distanza, potenziando il sistema Lo.La. in un nuovo approccio didattico basato su connessioni e videochiamate. Sarebbe fantastico se gli studenti delle istituzioni GMEL, attraverso gli strumenti della tecnologia e il sistema Lo.La. si unissero a un concerto globale per sostenere la lotta al coronavirus. GMEL può avere un ruolo fondamentale nello sviluppo delle risorse educative e nella condivisione degli strumenti di formazione musicale».
Commenta per primo