Un bando per le imprese innovative, frutto della collaborazione fra Camera di Commercio e Comune di Udine, è aperto fino al 28 febbraio. I contenuti sono già disponibili sul sito www.ud.camcom.it: il bando prevede uno stanziamento complessivo di 240 mila euro, di cui 200 mila da parte della Cciaa e 40 mila dal Comune di Udine, enti che hanno siglato oggi un’apposita convenzione, alla presenza del presidente camerale Giovanni Da Pozzo, del sindaco e dell’assessore all’innovazione del Comune Furio Honsell e Gabriele Giacomini, e con la partecipazione del direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio. Il bando stesso si presenta con una formula innovativa e il lavoro di squadra tra gli enti mira a dare un servizio ancor più aderente alle esigenze d’innovazione del territorio.
Beneficiari dei contributi sono le Piccole Medie Imprese (Pmi), loro cooperative e consorzi, con sede (o almeno unità operativa) nel territorio della provincia di Udine e che soddisfino i requisiti previsti dal bando e abbiano partecipato a progetti di pre-incubazione di imprese innovative realizzati da organismi incubatori (come Friuli Innovazione). Sono finanziabili le spese sostenute per l’acquisizione di beni e servizi necessari alla realizzazione di progetti di investimento e sviluppo.
Le start up innovative interessate a concorrere alla quota aggiuntiva messa a disposizione dal Comune, oltre che possedere i requisiti di base, dovranno presentare progetti che rispettano requisiti specifici: per ottenere il contributo dovranno cioè presentare progetti che riguardano un servizio, un prodotto o un sistema innovativo in grado di soddisfare esigenze e opportunità proprie della comunità e della città di Udine, in uno degli ambiti strategici indicati, che nel bando vengono elencati all’articolo 3, comma 2. Questi sono: mobilità e trasporti (smart mobility); sicurezza pubblica urbana; efficienza energetica; sistemi per la protezione e la gestione delle risorse ambientali; servizi socio-assistenziali e sanitari intelligenti ed integrati (smart welfare); sviluppo della e-education nelle scuole cittadine; soluzioni smart per la filiera culturale e turistica; sistemi e servizi innovativi per l’e-government, la partecipazione e la trasparenza; riqualificazione di spazi pubblici mediante interventi per favorire l’esercizio autogestito e permanente di funzioni di aggregazione sociale; promozione di stili di vita sostenibili; progettazione e realizzazione di strumenti o interventi per migliorare permanentemente i livelli di integrazione sociale, culturale e lavorativa; sistemi di georeferenziazione della qualità della vita e del bisogno; ottimizzazione gestionale della spesa relativa all’esercizio delle funzioni fondamentali del Comune; soluzioni smart per la filiera culturale e turistica.
L’intensità del contributo, a fondo perduto, è pari al 70% della spesa ammissibile. Ma si arriverà fino all’80% nel caso in cui i progetti presentino le caratteristiche richieste dal finanziamento comunale.
L’importo minimo della spesa ammessa a contributo è pari a euro 17 mila euro mentre il contributo massimo concedibile sulla base dello stanziamento messo a disposizione dalla Cciaa di Udine è pari 30 mila euro. Il contributo massimo a valere sullo stanziamento messo a disposizione dal Comune di Udine è invece di 20 mila euro. Il contributo concedibile totale non potrà, dunque, superare i 50 mila euro a progetto.
«L’innovazione è uno dei motori indispensabili per garantire futuro, per lo sviluppo della nostra economia e della nostra società – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo –. Assieme all’internazionalizzazione e alle nuove forme di aggregazione rappresenta una delle leve su cui il sistema produttivo deve puntare per ritornare a essere competitivo – e in un modo nuovo, dopo questa crisi che ha travolto capisaldi e certezze del passato. Con questo bando, in cui abbiamo voluto fare squadra fra istituzioni per non disperdere risorse e ottimizzare i risultati, vogliamo incentivare i nuovi investimenti in quest’ambito così delicato e importante, in cui spesso la sfida imprenditoriale è nelle mani di giovani, quelli che più le istituzioni devono promuovere, aiutandoli a realizzare i loro progetti e le loro idee, soprattutto nella nostra regione che resta agli ultimi posti per iniziativa imprenditoriale giovanile e in un Paese in cui la disoccupazione giovanile è livelli preoccupanti».
«Già in campagna elettorale avevamo annunciato la nostra volontà – spiega il sindaco Furio Honsell – di creare per i giovani delle opportunità di innovazione lavorativa. Opportunità che ora abbiamo sviluppato insieme con Camera di Commercio e Friuli Innovazione e che dovrebbero risultare come un’iniezione di fiducia sia nei confronti dei giovani, sia nei confronti dell’innovazione stessa in un momento purtroppo economicamente ancora paralizzato dalla recessione. Un importante strumento di progettazione dunque e spero – conclude – che da questi semi possano nascere di frutti a beneficio di tutta la nostra comunità».
«Si tratta – aggiunge infine l’assessore Gabriele Giacomini – della prima di una serie di iniziative comunali in favore di imprese giovani e innovative. Questa in particolare è finalizzata allo sviluppo di start up di imprese all’interno di una proficua collaborazione con la Camera di Commercio di Udine. L’amministrazione comunale finanzia tutti quei progetti che hanno finalità e obiettivi di tipo sociale che possono migliorare sia la qualità e l’efficacia dei servizi comunali, sia la qualità della vita in generale della persone. Penso, ad esempio – prosegue – a progetti di smart mobility, di sicurezza pubblica urbana, di partecipazione o soluzioni smart per la filiera culturale e turistica. La disponibilità del Comune di Udine – continua Giacomini – non è solo quella di finanziare dei progetti, ma quella di mettersi a disposizione per la prima volta nell’implementazione di questi servizi, trasformandosi in una sorta di incubatore di iniziative per valutarne l’efficienza, i punti di forza o debolezza, in modo tale che possano essere anche commercializzati dopo essere stati valutati quindi all’interno di un progetto pilota. Una scommessa sul futuro – conclude – che speriamo di vincere grazie anche alla collaborazione di realtà come la Cciaa».
Tra le spese sostenute dall’impresa o comunque necessarie per l’avvio dell’attività, possono rientrare alcune tipologie indicate nel documento, tra cui l’acquisto o l’installazione di impianti, macchinari e attrezzature; spese relative ad arredi; spese per l’acquisto di materiali per la realizzazione di prototipi; spese per hardware e software.
Per informazioni, è possibile contattare il Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Udine, Tel. 0432 273539-508, Fax 0432.509469, mailnuovaimpresa@ud.camcom.it.
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