Alla (ri)scoperta dei prodotti friulani a rischio estinzione. È il percorso tematico che la condotta Slow Food del Friuli propone per il “Terra Madre Day” , iniziativa promossa ogni anno dalla più vasta rete internazionale di persone che vogliono difendere l'agricoltura, la pesca e l'allevamento sostenibili, per preservare il gusto e la biodiversità del cibo. Quest’anno l’appuntamento sarà al Cinema Visionario di Udine, sabato 7 dicembre alle 18, e protagonista sarà l’“Arca del Gusto”, immagine che evoca con immediatezza la necessità di salvare dalla scomparsa una serie di cibi e prodotti speciali del territorio. Il pomeriggio comincerà nello spazio-libreria al piano terra del cinema di via Asquini, dove il vicepresidente regionale di Slow Food Giorgio Dri presenterà l’ultimo libro del fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, “Cibo e libertà. Slow Food: storie di gastronomia per la liberazione”, che traccia un bilancio della attività fatta a partire dalla fusione di SF con Terra Madre. Successivamente, interverrà anche il tecnico dell’Ersa Costantino Cattivello e i produttori presenteranno i prodotti “portati in salvo” sull’Arca del Gusto, oltre a quelli che aspirano a rientrare in questa categoria “protetta”: gli strucchi lessi, il broccolo di Udine, l’asparago di Nogaredo del Torre, il mais Dente di Cavallo, il mais rosso di Aquileia e tanti altri. Un momento conviviale, con un brindisi beneaugurante, chiuderà la giornata.
«Oltre a momenti di festa – spiega il presidente di Slow Food Fvg Massimiliano Plett –, la giornata di Terra Madre rappresenta l’occasione per dare visibilità ai progetti per salvaguardare la biodiversità alimentare, per portare l’educazione del gusto ad adulti e bambini e per mettere in contatto i produttori con i consumatori».
In Friuli Venezia Giulia sono entrati a far parte dell’Arca del Gusto diversi salumi e derivati (la Marcundela, diffusa in molte parti della pianura e montagna friulana, da consumare fresca, il Pestat di Fagagna, le Petuccia, Peta Pitina delle valli pedemontane pordenonesi, la Sasaka elemento-base del tradizionale spuntino dei boscaioli della Val Canale-Canale del Ferro), alcuni formaggi (il Formadi frant, il Montasio d’alpeggio, il Salato confezionato in Carnia e nella Val d’Arzino, la Scuete fumade, tipica ricotta della Carnia), un paio di ortaggi (l’aglio di Resia, il Radic di mont, la Rosa di Gorizia), un paio di dolci (il Bujadnik tradizionalmente prodotto a Resia, i Colaz biscotti della Carnia) e la mela Zeuca cultivar presente nelle valli del Natisone.
L’incontro è a ingresso libero.
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