Per chi ama andare in bicicletta su strade campestri fra prati, vigneti, frutteti, boschi, rogge, torrenti, fiumi, argini e lagune, e fra castelli, borghi, ville, casolari, mulini e chiese votive, per conoscere “in diretta” il sapore ed il colore della cultura e della natura di un territorio. Per chi è alla ricerca di sensazioni ed emozioni nuove, sapori e colori sconosciuti percorrendo in bicicletta sentieri dove il frastuono ed il traffico non sono di casa e dove il piacere della libertà e del moto consentono un’immersione nella conoscenza del mondo circostante, dell’anima, del benessere. Ecco alcuni percorsi in bicicletta nelle Terre di Aquileia, in simbiosi con la natura attraverso lo spazio ed il tempo di un territorio da ammirare e da cui farsi affascinare.
Itinerario nella terra: per un viaggio nella natura unica di questo territorio. Da nord a sud pedalando sul greto del torrente Torre prima, attraverso il magredo ed i resti del grande bosco planiziale poi, percorrendo una terra ricca di acque in un itinerario ambientale che – fra risorgive, rogge, mulini e borghi rurali – descrive la storia del territorio.
Tappe principali: Cervignano del Friuli, Strassoldo, borgo rurale di Perteole, Villa Vicentina, Antico Casale di Borgo Dodone, Terzo, San Martino, Bosco Boscàt
Strassoldo: Il Castello di Strassoldo di Sopra, come l’adiacente maniero di Sotto, è incastonato nel cuore del borgo medievale ed è circondato da un parco secolare, solcato da cristallini corsi di risorgiva. Si tratta di un cosiddetto “castello d’acqua”, ed è uno dei pochissimi in Europa ad appartenere ancora alla stessa famiglia che lo fece edificare più di mille anni fa: i conti di Strassoldo. Per raggiungere il corpo principale del maniero, si passa l’antica Porta Cistigna e si percorre il Borgo Vecchio. Sulla destra ci sono le “case degli armigeri” e la “vicinia”, che nel medioevo era il centro amministrativo e giudiziario del complesso. Alla fine del percorso di passa sotto un grazioso cavalcavia che collega la chiesa di San Nicolò (un tempo cappella privata della famiglia) al corpo principale del maniero, un’elegante costruzione allungata appoggiata ad un’antichissima torre ottoniana.
Terzo: In un angolo della centrale Piazza Europa, è possibile osservare un reperto di archeologia industriale: una macina a motore elettrico, unica testimonianza tutt’ora conservata del cosiddetto “Mulino Nuovo” costruito nel 1925 (ora sede della banca), un tempo posseduto dalla Famiglia Luzzatto.
Itinerario nel tempo: va percorso attraverso i segni lasciati dal tempo nei luoghi, negli spazi e nelle visioni di una terra dove sono confluite le culture d’Europa con una storia plurimillenaria, intersecata dalle vicende delle etnie preistoriche, di Roma, del Patriarcato, dell’Impero Asburgico, della Repubblica di Venezia, di Napoleone.
Tappe principali: Villa Vicentina, Borgo di San Nicolò, Parco Torre, Torrente Torre, Trincea, Borgo di Cluiano, Campolongo
Palazzo Michieli-Ghiretti (Campolongo): il palazzo ha pianta rettangolare allungata e segue l’andamento della strada ed è disposto su tre piani. Di grande interesse il portale d’accesso e la struttura semicircolare, caratterizzata da due finestrelle, che chiudono la recinzione verso est. Sul fronte della strada in posizione centrale rispetto all’intero palazzo si sviluppa un grande portale bugnato in pietra con la chiave di volta a ricciolo che movimenta la maestosità del portale. Un cancello ligneo racchiude l’intera struttura. All’interno si può ammirare un ampio parco caratterizzato da alberi secolari ad alto fusto. L’intera struttura è molto interessante dal punto di vista architettonico. È posizionata sulla strada secondaria che congiunge Campolongo a Ruda, stimolante per una corsa in bicicletta; frontalmente sorge una delle abitazioni più antiche del paese e poco distante si può raggiungere Piazza del Capitello. All’interno della villa si sviluppa un grande parco con numerosi alberi secolari ad alto fusto.
Trincea (San Vito al Torre): in aperta campagna, una trincea a tunnel in cemento armato con ancora preservate le feritoie per le armi da fuoco. Fa parte delle trincee di retroguardia della VII-IX linea difensiva destra Torre, costruite in seguito agli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale ma mai utilizzate.
Itinerario nell’acqua: per un viaggio accompagnato dalla costante presenza di un elemento che ha da sempre contraddistinto e condizionato le Terre di Aquileia: pedalando lungo i corsi d’acqua del Natissa e dell’Ausa, arterie vitali del territorio, attraversando sentieri fra sorgenti, fiumi e canali per arrivare alla laguna dove la natura domina ancora incontrastata.
Tappe principali: Laguna, Aquileia, Bonifiche, Terzo di Aquileia, San Martino, Fiume Ausa
Fiume Ausa: il fiume nasce da centinaia di piccole sorgenti dette “polle” vicino ad Aiello e dopo 22 Km sfocia in laguna. È un fiume di pianura a portata costante caratterizzato da corrente lenta, da una temperatura media oscillante attorno ai 14° C e da acqua ricca d’ossigeno soprattutto nel suo tratto iniziale. Il fiume è navigabile dalla foce fino a Cervignano dove si possono trovare dei pontili per imbarcazioni turistiche; un’altra zona d’attracco è situata in prossimità della foce in comune di Terzo. Interessante per un turismo naturalistico, soprattutto nelle zone della foce e in quelle vicine alla sorgente dove si possono trovare degli ambienti molto caratteristici quali quelli di transizione paralici e quelli di risorgiva (ricchi di specie vegetali abbastanza rare in pianura). Molto suggestiva e sottoposta a rinaturalizzazione anche un’ansa del fiume presso il confine dei comuni di Terzo e di Cervignano.
Laguna: il piccolo tratto di laguna preso in considerazione si trova nella estrema parte sud-occidentale del comune di Terzo ed è, più precisamente, ad est della foce del fiume Aussa. Fa parte della laguna di Grado e Marano, ambiente di transizione tipico dell’Alto Adriatico. Il sito è raggiungibile tramite strada provinciale e successivamente proseguendo su strade campestri fino all’argine che divide la laguna dai terreni agricoli bonificati che caratterizzano tutta la zona. Nel sito, anche se di estensione limitata, si riscontrano gran parte degli elementi tipici degli ambienti paralici. Si passa infatti dal canneto sull’argine alla vegetazione alofila in zona sopralitorale fino alla vegetazione sommersa (fanerogame marine). A pochi metri dalla linea di costa si possono poi osservare due degli ambienti più caratteristici delle lagune: le velme (zone di fondale che emergono in bassa marea) e le barene (zone emerse consolidate con popolamenti vegetali alofili). Il sito per quanto riguarda il comune di Terzo è poco esteso e non facilmente raggiungibile. Le strade campestri che lo collegano alla strada provinciale non sono in buone condizioni e attraversano proprietà private; gli spostamenti sull’argine, poi, non sono sempre possibili a causa della vegetazione. Potrebbe però essere interessante se collegato ad un itinerario ciclistico che segue prima l’argine del fiume Ausa per proseguire sull’argine della laguna fino ad arrivare in comune di Aquileia.
Itinerario nel sacro: per un viaggio nelle origini e nelle tradizioni della Chiesa di Aquileia, da sempre Chiesa Madre per la diffusione del Cristianesimo in Europa. Secondo la leggenda, nel proprio percorso di evangelizzazione san Marco sarebbe partito da Alessandria d’Egitto per approdare proprio ad Aquileia, nei pressi della pineta tuttora chiamata “di san Marco”.
Domus Augusta (Aquileia): situata nel centro storico; vicino ai musei, banche, biblioteca, pinacoteca; a picco nel Fiume Natissa che attraversa il centro del paese, dalle cui sponde sorgono gli edifici alla destra del corso d’acqua, placido ed ombreggiato da piante frondifere. L’edificio è molto curato, nella sua semplicità, rivestito in simil mattoni a vista, delicato e spartano: ricorda i palazzi storici di inizio secolo delle metropoli anglo-americane. L’Ostello è al servizio dell’Areoporto di Ronchi dei Legionari: è, ad esempio, convenzionato con voli low cost come Ryanair, per i turisti di passaggio che si fermano ad Aquileia. Imperdibile una visita alla Basilica.
Chiesa di San Lorenzo (Fiumicello): antica pieve della zona, edificata dalla famiglia Andriani tra il 1645 ed il 1649, probabilmente su una precedente chiesetta. All’interno è presente un gruppo marmoreo di Carlo da Carona denominato “il Pianto delle Marie sul Cristo Morto” ed altre due sculture lignee del XVIII secolo. Le pareti, lungo gli archi in pietra che sormontano il colonnato delimitante l’abside centrale, conservano tracce di affreschi settecenteschi. Epoca barocca.
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