"Si ricomincia più forti di prima. La retrocessione della scorsa stagione dalla B2 invece di sfaldare ha incredibilmente rinsaldato un gruppo che adesso si sente più maturo e consapevole delle proprie potenzialità". A dirlo è il coordinatore del Progetto Millennium Ascanio Cosma proprio alla vigilia dell'esordio nel campionato regionale di serie C. Tantissimi i volti noti in casa Minerva. È rimasto tutto il blocco delle giovani: Alessandra e Claudia Capparelli, Giulia Orlando, Alice Panozzo, Elisa Rossi, Francesca Marchetto e Rebecca Donda. Ma non solo. Sono volute restare a Gorizia, nonostante la discesa in serie C, anche le più esperte come le centrali Silvia Zandonà e Linda Schiavi e la schiacciatrice italo-russa Svetlana Safronova. Così sono solo tre i volti nuovi, o quasi. Infatti l'attaccante di razza Erika Cantarutti è nata pallavolisticamente a Farra, società appartenente da sempre al Millennium, per poi affinare l'esperienza a Cormons, Talmassons e Libertas Trieste. Completano la rosa le monfalconesi Eugenia Manià (esperta palleggiatrice) e Cristina Legovich, tanti anni da banda tra serie C e B.
Il gruppo lavora assieme da poco più di un mese e si presenta ai nastri di partenza con diverse lacune di forma. Marchetto e Safronova, infatti, sono reduci dall'intervento di ricostruzione del crociato e quindi non sono ancora al top. Anche Legovich è in ritardo di condizione visto che nelle ultime stagione ha giocato poco e in maniera saltuaria. Non è al top neanche la veterana dalla Minerva Linda Schiavi, in palestra da sole due settimane.
Sabato, quindi, alle 20.30 a San Giovanni al Natisone contro la temibile Est Volley, il riconfermato coach Luca Milocco potrebbe optare per la linea giovane, che nelle prime amichevoli stagionali ha dato segnali incoraggianti di tenuta e tecnica.
Il campionato quest'anno è lunghissimo. Girone unico con sedici squadre al via. E quindi ben trenta partite fino al fine maggio. "Non partiremo certo a razzo - puntualizza Cosma - anzi nelle prime partite concederemo certamente qualcosa alle avversarie dal punto di vista fisico. Poi ce la giocheremo come sempre a viso aperto. E se dovessimo riuscire a creare un gruppo omogeneo e compatto potremmo toglierci delle soddisfazioni...".
Commenta per primo