Regola fondamentale in ogni intervento di primo soccorso, qualunque sia la sua natura, è quella di non farsi del male: se chi deve intervenire arreca danno a se stesso, infatti, la necessità di intervento raddoppia.
Uno dei rischi più elevati in situazioni di emergenza è quello sanitario: ad esempio, in caso di esondazioni, terremoti o altre calamità, batteri e virus possono propagarsi facilmente in un contesto generale di vulnerabilità fisica. Più semplicemente, inoltre, alcune operazioni richiedono doti fisiche che non sempre un soccorritore possiede. È dunque indispensabile, nel caso della Protezione Civile, che ogni volontario si sottoponga a controlli sanitari regolari e costanti per tutelare la propria salute: per questo è stato predisposto il Piano regionale di monitoraggio sanitario 2013-2016 per il volontariato di Protezione Civile, progetto promosso dalla Protezione Civile della Regione in collaborazione con i Comuni e le Associazioni di Volontariato.
I soggetti interessati dal Piano sono tutti i volontari di Protezione Civile, siano essi appartenenti ai Gruppi Comunali oppure alle Associazioni di Volontariato iscritte all’elenco regionale di cui all’art. 30 della L.R. 64/1986, a eccezione di coloro che dispongono di specifiche abilitazioni in corso di validità (guida alpina, tecnico C.N.S.A.S., istruttore subacqueo, etc.), cosa che costituisce di per sé adempimento del monitoraggio sanitario. I controlli saranno a cadenza quadriennale per le persone inferiori a 60 anni, biennale per i volontari di età superiore.
Il ruolo della Protezione Civile regionale, dei Comuni e delle Associazioni di Volontariato
I compiti della Protezione Civile FVG sono soprattutto di natura finanziaria:
- concessione di finanziamenti relativi alle spese mediche e di controllo sanitario, calcolati sulla base del numero di volontari che risultano iscritti a ciascun Gruppo Comunale o Associazione alla data del 1 gennaio 2013; il tetto massimo di finanziamento pro volontario è fissato in € 100,00;
- invio, a tutti i sindaci e ai coordinatori dei Gruppi comunali di Protezione civile, nonché ai presidenti delle Associazioni di Protezione civile, dell’elenco regionale aggiornato dei medici (in possesso dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38 del D.Lgs.81/2008) a cui potranno essere affidati i controlli sanitari dei volontari.
Ai sindaci (per i rispettivi Gruppi comunali) e ai presidenti di associazioni (per le relative Associazioni di Volontariato di Protezione Civile) spetta invece l’organizzazione vera e propria del monitoraggio:
- trasmissione alla Protezione civile della Regione dell’elenco aggiornato - e corredato di tutte le informazioni necessarie - dei volontari di protezione civile iscritti al proprio Gruppo comunale e/o Associazione;
- aggiornamento di tutte le informazioni residenti sul portale web della Protezione Civile regionale riguardanti le risorse del Gruppo comunale e/o dell’Associazione (volontari, mezzi e attrezzature);
- individuazione del medico a cui affidare il monitoraggio sanitario, scelto tra quelli compresi nell’elenco trasmesso ai Comuni e alle Associazioni dalla Protezione Civile FVG, oppure avvalendosi del medico competente del Comune stesso;
- verifica, per ogni volontario di Gruppo e/o Associazione, del possesso del certificato medico richiesto;
- sensibilizzazione nei confronti dei volontari del Gruppo comunale e/o dell’Associazione, affinché si sottopongano al monitoraggio sanitario, da svolgersi con la massima celerità;
- conservazione, al termine delle visite, dei certificati denominati “Valutazione di idoneità” di ciascuno dei volontari del proprio Gruppo comunale e/o Associazione, da presentare alla Protezione Civile regionale entro 12 mesi dalla data di decreto di concessione del finanziamento per il monitoraggio sanitario, assieme al rendiconto delle spese liquidate.
I compiti del volontario
Per tutelare la propria salute e la propria sicurezza, il volontario di Protezione Civile deve sottoporsi al monitoraggio sanitario previsto dal Piano, secondo i programmi stabiliti dal Comune o Associazione di appartenenza. Dopo aver compilato i moduli necessari, il volontario si potrà sottoporre al controllo sanitario, terminato il quale riceve due certificati: l’“Attestazione sanitaria”, che conserverà personalmente per i dati sensibili ivi contenuti, e la “Valutazione di idoneità”, da trasmettere al Sindaco del Comune di appartenenza e/o al Presidente dell’Associazione di appartenenza. La “Valutazione di idoneità” potrà contenere specifici riferimenti a eventuali controindicazioni nello svolgimento di alcune attività, dalle quali il volontario dovrà dunque astenersi:
- sforzi fisici particolarmente intensi
- movimentazioni di carichi pesanti
- esposizione a vibrazioni trasmesse dal sistema mano-braccio
- esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero
- esposizione agli allergeni respiratori e/o irritanti respiratori
- esposizione agli allergeni da puntura di insetti
- lavori in quota
- esposizione a rumore (> 85dB(A) e/o impulsivo).
È anche offerta la possibilità - senza oneri e a titolo facoltativo - di effettuare vaccinazioni per la profilassi antitetanica e anti-TBE nelle strutture dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende per i Servizi Sanitari Territoriali competenti, ai quali il volontario può rivolgersi possibilmente prima di recarsi alla visita medica per il monitoraggio sanitario.
Commenta per primo