Il modo migliore per prevenire una reazione allergica è sottrarsi all’esposizione di un allergene (sostanza che causa la reazione). Ovviamente non sempre è possibile: la polvere o le spore possono annidarsi anche nella più pulita delle case. Persino le allergie alimentari possono essere difficili da evitare in quanto non sempre si è a conoscenza di quanto sia contenuto nel cibo che ingeriamo. Vediamo alcuni consigli pratici per prevenire la reazione allergica in base al tipo di allergene.
Acari della polvere: evitare di risiedere in stanze con tappeti e moquette; prediligere, se possibile, pavimenti in laminato o ceramica; scegliere tapparelle e termosifoni che siano facili da pulire; aspirare o lavare frequentemente tende, cuscini, giocattoli di peluche e tappezzeria; utilizzare cuscini sintetici ed evitare l’utilizzo di coperte e materassi di lana o cuscini di piume; spolverare con un tessuto inumidito per raccogliere più polvere possibile e ricordare che aspirapolvere che utilizzano filtri HEPA (ad alta efficienza) rimuovono più polvere di quelli con filtro normale e raccolta a sacchetto.
Animali: non è il loro pelo a creare allergie, ma l’esposizione a particelle derivanti dalla loro pelle, saliva e urina. Nel caso in cui il distacco sia impossibile, cercare di tenerli fuori casa o in stanze senza moquette e tappeti; non tenerli in camera da letto; lavarli spesso, anche ogni 15 giorni; tosarli frequentemente e lavare a 60 gradi giochi o coperte e stuoie ove si siedono o dormono. Quando il soggetto allergico visita qualcuno che possiede un animale, chieda all’ospitante di non aspirare o spolverare la casa il giorno stesso, altrimenti gli allergeni saranno sollevati e rilasciati nell’aria.
Spore della muffa: le spore sono rilasciate in ambienti umidi che vengono riscaldati o, ad esempio, quando si lasciano ad asciugare gli indumenti umidi sul termosifone o vicino al fuoco. Cercare di mantenere gli ambienti asciutti e ben ventilati; quando si cucina o si fa la doccia, mantenere l’ambiente chiuso per evitare la fuoriuscita di umidità e utilizzare l’aspiratore o aerare il locale al termine; non utilizzare armadi umidi o conservare troppi vestiti in poco spazio; evitare fenomeni di condensa e monitorare le aree umide per la presenza di muffa.
Cibo: da tempo ormai, per legge, l’industria alimentare è obbligata a specificare gli ingredienti che utilizza, specialmente se alcuni di essi sono cause comuni di reazione allergica. Leggendo attentamente le etichette, si dovrebbe poter evitare un cibo sospetto, ma molte persone subiscono una reazione allergica quando mangiano al ristorante. Evitare di fidarsi del solo menu, chiedere sempre gli ingredienti specificando quali sono allergeni; non prendere cibo da buffet o aree e negozi ove un alimento potrebbe essere contaminato da un altro. I cibi più semplici sono quelli che solitamente danno meno sorprese.
Pollini: le allergie ai pollini colpiscono una persona su quattro, sono legate a sostanze rilasciate nell’aria da erba e alberi. Come appare nella tabella sottostante, diversi tipi di alberi rilasciano i loro pollini in diversi periodi dell’anno, tipicamente primavera (alberi) ed estate (erba), ma i mesi in cui gli allergici soffrono maggiormente sono legati al tipo di polline. Per sottrarsi al contatto è possibile seguire l’andamento dei pollini tramite siti web di aerobiologia e tenersi lontano da parchi e campi nel culmine della pollinazione; evitare di asciugare i vestiti e le lenzuola all’esterno quando l’albero che causa l’allergia è al picco massimo di rilascio di pollini; tenere finestre e porte chiuse la mattina e il tardo pomeriggio; indossare occhiali da sole che coprono bene gli occhi anche lateralmente; fare la doccia e cambiare gli indumenti dopo essere stati all’aperto; chiedere a qualcuno non allergico di tagliare l’erba del giardino. Ricordare che all’estero le stagioni e il calendario pollinico variano sensibilmente: se prevedete un viaggio informatevi sulle condizioni climatiche che troverete a destinazione.
N.B. Allergie severe: se una persona allergica ha sofferto di reazioni gravi quali lo shock anafilattico, sarebbe opportuno avesse con sé una collana o un braccialetto che specifichi il tipo di allergene e portasse con sé delle dosi di Adrenalina (farle prescrivere dal medico e chiederle in farmacia) da iniettare in caso di shock nell’attesa dell’arrivo di un’ambulanza. È un’operazione salva vita.
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