In caso di terremoti, inondazioni o altre calamità, le reti telefoniche e internet subiscono danni tali da rendere l’area colpita completamente isolata: una condizione di estremo pericolo che richiede necessariamente una rete di comunicazione di emergenza per organizzare e gestire i soccorsi alle popolazioni colpite.
La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, assieme ad Athonet (azienda italiana insediata presso l’Area Science Park di Trieste, premiata con medaglia del Presidente della Repubblica) e Nokia Siemens Italia, ha per questo messo a punto il software PriMo, un’innovativa microcella portatile per realizzare reti mobili private per trasmissioni digitali voce, video e dati da utilizzare nelle aree colpite da eventi catastrofici, laddove manca un’adeguata copertura cellulare e le reti tradizionali sono già congestionate a causa dell’enorme traffico dati. Fino ad ora, la prima cosa che veniva raccomandata in casi di calamità naturali era appunto quella di «non attaccarsi al telefono»: da oggi, questo potrà essere solo un ricordo.
Il funzionamento
La microcella si avvale della tecnologia 4G LTE (Long Term Evolution) a banda larga: è come se l’intera rete internet fosse compattata in un computer, in grado di accendersi ovunque ci sia bisogno. A questa rete portatile, alimentata dalla corrente elettrica ma capace di funzionare anche autonomamente come fosse un gruppo elettrogeno, i cellulari, i modem e i gateway si collegano in wireless. La versione 4G supera il precedente 3G in:
• efficienza spettrale (vi si possono collegare molti più utenti e scambiare più dati a parità di banda);
• prestazioni (la velocità della trasmissione dei dati arriva a 80 Mb/s dal ricevente a una stazione base, mentre da una stazione base ad una mobile si può giungere a 300 Mb/s).
La microcella è un esempio importante di collaborazione in ambito di ricerca hitech tra pubblico e privato. Essa rappresenta la prima applicazione (a livello europeo ma anche a livello mondiale) della tecnologia 4G LTE in ambito emergenziale ed è stata inaugurata in occasione del terremoto in Emilia Romagna del 20 e 29 maggio 2012, precisamente a Mirandola, dove la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha usato questa rete di comunicazione d’emergenza dal 30 maggio fino alla chiusura dei campi di accoglienza (fine ottobre 2012).
La rete 4G LTE ha garantito:
• il presidio in sicurezza dei campi di accoglienza di Mirandola e Quarantoli;
• la connettività VoIP, tecnologia che permette la comunicazione telefonica tramite computer;
• l’accesso a internet wi-fi ai tecnici e volontari e agli sfollati del campo, così da evitare l’esclusione dell’intera zona dal web (digital divide);
• la creazione di un sistema di videosorveglianza interna ai campi di accoglienza;
Collegamenti assicurati
Grazie a questa microcella, il traffico dati mobile attuato (50 TeraByte di traffico) è stato non solo realizzato a costo zero, ma è stato anche di gran lunga maggiore rispetto a quello registrato durante il terremoto dell’Aquila nel 2009, quando le reti fisse e quelli mobili entrarono subito in saturazione. Inoltre, rispetto alle reti Terra, ossia alle reti digitali riservate alle forze dell’ordine e ai soccorritori, la soluzione del 4G LTE si rivela molto più economica ed efficace per due motivi: in primo luogo, si possono utilizzare i terminali mobili già presenti sul mercato che consentono la trasmissione audio e video; in seconda battuta, permette anche la localizzazione dell’operatore in emergenza sul campo.
In virtù di questa innovazione, che potrà in futuro garantire la possibilità di essere sempre e comunque connessi al resto del mondo anche in caso di danneggiamento delle reti di comunicazione, la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, assieme ad Athonet, è stata selezionata lo scorso 4 febbraio come uno dei finalisti del 18esimo Global Mobile Awards 2013, prestigioso premio assegnato da una giuria indipendente del GSM (Groupe Speciale Mobile) Association, nell’ambito del Mobile World Congress, il principale evento mondiale riguardante la telefonia mobile, nella sezione riservata all’uso della telefonia mobile in contesti di emergenza ambientale e umanitaria (“Best Use of Mobile in Emergency or Humanitarian Situations”, categoria 3c).
Commenta per primo