Sport e scuola più sicuri grazie ai defibrillatori

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redazione

8 Ottobre 2015
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Progetto della Provincia di Gorizia

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Reperire risorse per consentire a docenti, personale ATA, allenatori e dirigenti sportivi di frequentare gratuitamente i corsi di formazione finalizzati all’apprendimento delle tecniche di primo soccorso e delle modalità d’uso del defibrillatore semiautomatico DAE in caso di arresto cardiaco, oltre all’acquisto delle relative attrezzature, da cedere in comodato gratuito agli Istituti scolastici o alle associazioni sportive. Con questo obiettivo la Provincia di Gorizia, assieme al CONI, all’Associazione di Volontariato Onlus “Confraternita di Misericordia di Cormòns” e alla Fondazione CariGO ha deciso di realizzare una raccolta fondi dal nome “Grazie di Cuore. Uniti per uno sport sicuro”.

Il primo passo di questo progetto sarà un evento pubblico che si terrà venerdì 9 ottobre alle 18 a Palazzo Attems-Petzestein(Gorizia) alla presenza di Bruno Pizzul, del nuotatore Lorenzo Glessi, del cestista Guido Visintin e delle campionesse europee di softball Eva Trevisan, Francesca Concina e Marta Gasparotto.

La Provincia di Gorizia, dopo i 12.000 euro già spesi per l’acquisto dei defibrillatori necessari alle palestre provinciali (utilizzate la mattina dalle scuole e nel pomeriggio dalle associazioni sportive), ha deciso di devolvere alla causa altri 3.750 euro, di cui 2.250 per l’organizzazione di corsi di formazione e 1.500 per la stampa dei materiali promozionali legati al progetto. La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha, a sua volta, già deciso di donare 10.000 euro a “Grazie di cuore”, oltre ai 40.000 già dedicati nei mesi scorsi. Altri fondi saranno messi a disposizione dalle quattro BCC isontine.

“La volontà è quella di rendere più sicuro l’intero territorio isontino, aumentando la possibilità di salvare vite umane in caso di arresto cardiaco durante l’attività sportiva e allo stesso tempo aiutare concretamente tutte le associazioni nello svolgimento in sicurezza della pratica sportiva”, commenta l’assessore provinciale allo sport Vesna Tomsič. “Come previsto dal Decreto Balduzzi, ogni associazione sportiva sarà obbligata ad avere almeno una persona che ha frequentato il corso, presente a tutti gli allenamenti e alle gare”.

In Italia ogni anno muoiono circa 60.000 persone di arresto cardiaco. Questo può essere interrotto con uno shock elettrico e, nel caso venga effettuato entro i primi 5 minuti, si ha l’80% di possibilità di salvare il paziente. Nei paesi del Nord America e del Nord Europa la percentuale di persone formate all’uso del defibrillatore si avvicina al 70%, in Italia invece siamo fermi solo al 3%.

La Provincia di Gorizia invierà a tutti i Comuni aderenti al progetto una scheda, chiedendo di verificare la presenza di defibrillatori e di persone abilitate all’uso. Dopo una panoramica completa sulle associazioni che operano sul territorio isontino, si potrà procedere all’attivazione di corsi specifici per l’uso del defibrillatore.

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