Il mal di schiena colpisce otto adulti su dieci almeno una volta nella vita e si può manifestare come dolore acuto o cronico a livello cervicale, toracico (schiena alta, spalle o a metà dorso), lombare (con o senza compromissione di glutei e gambe) o presentarsi come sofferenza diffusa. Non è quasi mai dovuto alle ossa: spesso dipende da una difficoltà di funzionamento di una componente della colonna vertebrale (muscoli, legamenti, disco).
Quando diventa cronico, il mal di schiena rientra nella definizione generale di dolore muscolo-scheletrico, cioè una sofferenza causata da una patologia dell’apparato muscolare e/o scheletrico che si manifesta come dolore a livello lombare nel 30-40% dei casi, nel 15-20% come dolore cervicale e di spalla e nel 10-15% colpisce il ginocchio, l’articolazione temporo-mandibolare o si manifesta come dolore cronico diffuso.
L’origine di tali patologie è legata a diversi fattori che possono interessare la sfera fisica, psicologica e sociale. Pertanto le cause possono essere numerose: incidenti pregressi che hanno causato contratture muscolari ed instabilità delle articolazioni, eccessivo e/o errato utilizzo della schiena e delle sue componenti, tensione e stress psicologici che portano ad una contrattura persistente dei muscoli, situazioni lavorative o sportive con impiego prolungato ed asimmetrico di determinati gruppi di muscoli e articolazioni, patologie ossee o muscolari congenite o acquisite.
Cenni di anatomia della colonna vertebrale
L’elemento portante del corpo umano è senza dubbio la colonna vertebrale. Essa è costituita da corpi ossei, le vertebre, e dischi cartilaginei. Le vertebre subiscono modificazioni sostanziali sia a causa della degenerazione dovuta all’età (perdita della capacità di rimodellamento osseo) e al sesso (le donne in menopausa perdono la protezione ormonale), sia causate dallo stile di vita di ciascuno di noi. I dischi, che fungono da ‘ammortizzatori’ cartilaginei, perdono l’elasticità e l’idratazione quotidianamente, per poi riprenderle dopo un periodo adeguato di riposo, ma con l’andare del tempo riducono anch’essi la capacità di ripristinare la loro funzione.
La colonna vertebrale è protetta e sostenuta in tutte le sue parti da muscoli e legamenti in modo da creare un sistema in grado di sostenere il peso di tutto il corpo e farlo muovere.
Prevenzione primaria
La prima regola per evitare il mal di schiena in tutte le sue forme è di mantenere i muscoli elastici e tonici, ad esempio frequentando la piscina o un corso di yoga o pilates. Quando sentite che la schiena ha ripreso uno stato di salute adeguata, potete avvicinarvi a sport quali la corsa, il ciclismo ed il ballo. Lo stretching ha un ruolo chiave nel rafforzare il corpo e deve sempre essere utilizzato come metodo per riscaldare i muscoli sia prima dell’esercizio fisico, che in concomitanza di lavori domestici o giardinaggio.
La seconda regola nella prevenzione del dolore è stare attenti ai movimenti che fate, specialmente quelli di routine, che ormai sono diventati un’abitudine cui non prestate attenzione: • prima di muovervi, pensate a quale movimento fare e come attuarlo in modo da creare il minor stress possibile su articolazioni e muscoli;
• se siete obbligati a posture statiche per lungo tempo (computer), fate dei movimenti con collo e braccia ogni 20 minuti e valutate frequentemente la vostra postura apportando opportuni aggiustamenti;
• non usare sedie, poltrone e letti troppo molli o che vi obbligano ad una postura errata;
• evitare scalini troppo alti;
• per chinarsi sul lavandino in bagno o in cucina, piegare le ginocchia;
• non correre su asfalto o terreni troppo duri e senza adeguata calzatura, non correre in bicicletta forzando la pedalata o stando in piedi sui pedali;
• vestirsi e svestirsi stando seduti, anche per calze e scarpe;
• per salire in macchina, prima sedersi, poi portare dentro le gambe ed utilizzare un supporto lombare;
• per sollevarsi dal letto, girarsi di fianco e sedersi e per entrare in vasca da bagno, prima sedersi sul bordo;
• per raccogliere oggetti da terra, piegare le ginocchia;
• per spostare un oggetto stando in piedi o raggiungere un oggetto stando seduti, non ruotare solo il torace, ma spostare tutto il corpo.
Queste semplici regole dovrebbero essere attuate fin dall’infanzia. Il progressivo aumento di problemi muscolari in bambini e adolescenti rende urgente la necessità di educare al corretto utilizzo del corpo queste fasce d’età. Se adeguatamente istruiti, i ragazzi potranno diventare adulti che non soffrono di mal di schiena.
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