Gorizia, gli studenti si raccontano in video

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redazione

8 Aprile 2015
Reading Time: 2 minutes

Progetto Faceschool

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Cosa vuoi fare da grande? Cosa ti fa star bene? Se hai una difficoltà a chi ti rivolgi? Cosa pensi del cyberbullismo?

Sono alcune delle domande di “Faceschool”, una serie di videointerviste che da venerdì prossimo vedranno protagonisti gli studenti di quattro istituti superiori della provincia. Sarà un questionario predisposto da esperti in problematiche giovanili e a cui potrà rispondere soltanto chi vorrà aderire all’iniziativa. Il tutto nel segreto di un “confessionale” che verrà sistemato nelle scuole, dove ragazze e ragazzi potranno liberamente esprimersi rispetto a tematiche quali benessere e sfide dell’adolescenza.

Un’iniziativa che rientra nel più ampio progetto “What’s Up”, un percorso educativo voluto ed elaborato da AAS n. 2, Provincia di Gorizia, Regione, Fondazione Carigo, Ufficio scolastico provinciale, Consulta provinciale studentesca, Associazione Psicheducando, in collaborazione con Federsanità Anci FVG e Rete regionale HPH. Ma soprattutto un insieme di azioni che mira a contrastare il disagio giovanile e l’autolesionismo, oltre a creare un percorso per lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive nei giovani e negli adulti che entrano in contatto con loro.

Il primo appuntamento di “Faceschool” sarà venerdì alle 8.30 al “Cossar – Da Vinci”, in via Diaz a Gorizia, quando Igor Damilano, ideatore di “Faceschool”, speaker radiofonico, scrittore e conduttore di eventi multimediali, sistemerà la sua videocamera nel “confessionale”, per poi dare voce al questionario.

Mercoledì 15 aprile “Faceschool” varcherà l’ingresso dell’istituto “Einaudi – Brignoli –  Marconi” di Staranzano, sabato 18 aprile quello dell’“Einaudi – Brignoli –  Marconi” di Gradisca d’Isonzo, infine, martedì 28 aprile, quello del “Pertini” di Monfalcone.

I risultati di tutte le videointerviste verranno pubblicati a giugno.

Tutto il percorso di definizione dell’intervista, delle riprese e del montaggio dei video sarà condiviso con uno psicologo qualificato. Così come tutte le modalità tecnico-organizzative funzionali alla realizzazione dell’iniziativa e i risultati emersi dalle interviste saranno condivisi con gli istituti scolastici coinvolti.

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