In caso di nebbia
Occorre rallentare ed aumentare la distanza di sicurezza poiché la scarsa visibilità ritarda la percezione del pericolo. Ancora più insidiosi sono i banchi di nebbia; meglio mantenere una velocità moderata per evitare brusche frenate evitando così il verificarsi di eventuali tamponamenti. Per rendere il proprio veicolo più visibile, oltre ai fari, è opportuno accendere i retronebbia e, se presenti, i fendinebbia anteriori. In caso di improvvisi rallentamenti, incolonnamenti o soste di emergenza è buona abitudine accendere la segnalazione luminosa di pericolo con il simultaneo funzionamento di tutti gli indicatori di direzione (le cosiddette 4 frecce).
In caso di pioggia
Bisogna procedere a velocità moderata evitando le brusche accelerazioni, decelerazioni e le improvvise sterzate perché l’asfalto bagnato aumenta considerevolmente gli spazi di frenata. Occorre prestare particolare prudenza nei sorpassi, soprattutto dei mezzi pesanti, poiché la quantità di acqua sollevata dal veicolo che precede può provocare l’improvvisa diminuzione della visibilità.
Una condotta di guida prudente evita anche il rischio dello sbandamento o del fenomeno dell’acquaplaning. L’aquaplaning indica il galleggiamento del veicolo su uno strato d’acqua raccoltosi sul fondo stradale (anche per cause diverse dalla pioggia). Davanti al pneumatico si forma un cuneo di acqua che gli intagli sul battistrada non sono più in grado di scaricare lateralmente, determinando così la completa perdita di aderenza del pneumatico.
Il fenomeno aumenta in proporzione allo spessore dello strato d’acqua, all’usura del battistrada, alla velocità del veicolo.
Ricordiamo che in caso di pioggia e di precipitazioni atmosferiche in genere i limiti di velocità in autostrada sono ridotti da 130 km/h a 110 km/h (sulle principali strade extraurbane i limiti scendono a 90 km/h). In ogni caso è bene avere la massima visibilità alla guida verificando l’efficienza delle spazzole tergicristallo.
In caso di neve e ghiaccio
è importante mantenere una velocità estremamente ridotta, usando le marce basse per evitare il più possibile frenate intense. La scarsa aderenza alla strada allunga considerevolmente lo spazio di frenata e va dunque aumentata la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Su gran parte della rete autostradale e su diverse strade extraurbane è obbligatorio, dal 15 novembre al 15 marzo (salvo particolari prescrizioni emanate a livello locale) avere a bordo catene da neve o montare pneumatici invernali.
Buona abitudine consiste nel mettere il liquido antigelo anche nel serbatoio dei tergicristalli al fine di mantenere in perfetta efficienza le spazzole tergicristallo. Con l’occasione è bene porre l’attenzione sul rispetto, non solo durante il periodo invernale, di alcune norme stabilite dal codice della strada volte ad aumentare la sicurezza stradale degli automobilisti.
Giubbotti o bretelle riflettenti
Devono essere indossati dai conducenti dei veicoli fermi sulla carreggiata, fuori dai centri abitati, di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Ad esempio, è obbligatorio indossarli quando si va a sistemare il triangolo dopo un guasto o se si scende dall’automobile ferma sulla corsia d’emergenza. L’obbligo, si estende anche ai passeggeri che scendono dal veicolo. Le caratteristiche tecniche dei giubbotti e delle bretelle riflettenti ad alta visibilità sono state stabilite con decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 dicembre 2003; per l’automobilista è indifferente utilizzare giubbotti o bretelle e scegliere il colore, che può essere arancione, rosso o giallo; l’importante è che sull’etichetta sia riportato il marchio “CE” insieme a quello “UNI EN 471” (la sigla CE da sola potrebbe significare “China export”!).
Attenzione dunque a dove e da chi si acquistano questi oggetti: è opportuno tenere il giubbotto nell’abitacolo della vettura e non nel bagagliaio in modo da poterlo indossare prima di scendere dall’automobile così da non commettere nessuna infrazione.
Cinture di sicurezza
Tutti i veicoli, immatricolati dal 15 giugno 1976 e che siano predisposti sin dall’origine con specifici punti di attacco, devono aver installate le cinture di sicurezza, sia per i posti anteriori che per quelli posteriori. L’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza riguarda il conducente ed i passeggeri di autovetture, di autoveicoli destinati al trasporto di cose e di autobus. Dal 30 luglio 2010 anche i conducenti e i passeggeri delle cosiddette minicar sono tenuti ad indossare le cinture si sicurezza, purché i veicoli ne siano provvisti sin dall’origine. Anche le donne in gravidanza devono usare le cinture di sicurezza perché non solo non danneggiano il bambino ma ne riducono i rischi in caso di incidente. Molte donne credono erroneamente che sia sufficiente solo l’airbag per proteggere il nascituro: cinture di sicurezza ed airbag devono agire insieme per far scendere del 70% la soglia di pericolo per la futura mamma e per il bambino. Il tipo di cintura che abitualmente troviamo sulle autovetture in commercio deve passare sotto la pancia e sull’anca poiché se la cintura passa sulla pancia con un urto violento c’è il pericolo di subire ferite interne. Importante è non lasciare la cintura troppo lenta perché in caso di incidente la cintura potrebbe consentire alla donna di scivolare bruscamente verso il basso. La conseguenza sarebbe un pericoloso strappo verso l’alto del tratto di cintura che passa sotto la pancia, causando ferite alla mamma e al bambino.
Per quanto riguarda il trasporto di bambini di statura inferiore a 150 cm ci sono norme precise per l’uso delle cinture di sicurezza. In questo caso dovranno essere utilizzati, in base al peso del bimbo, seggiolini o adattatori seguendo attentamente le istruzioni riportate nel loro manuale. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento dei 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori. Quest’ultimi sono dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell’auto che però vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace.
Fino a 9 chili di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell’auto. Molto importante è non mettere mai il bambino sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag, a meno che quest’ultimo non possa essere disinserito. In ogni caso, il posto più adatto per sistemare il bambini è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali.
Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti. Il conducente è il responsabile del mancato utilizzo della cintura o del sistema di ritenuta da parte del passeggero di minore di età, se a bordo non è presente chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso.
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