La fisarmonica di Leonardo “made in FVG”

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redazione

26 Gennaio 2015
Reading Time: 2 minutes

Esposta alla Fiera Internazionale della Musica di Genova

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È interamente made in Friuli Venezia Giulia una delle star della Fiera internazionale della musica di Genova 2015, che nella sua conferenza stampa di lancio punta tutto su Eugenio Bennato e la Fisarmonica di Leonardo. Va da sé che ad essere friulana non è Bennato, ma la fisarmonica, realizzata dal liutaio Mario Buonoconto di Majano, suonata e promossa da Denis Biasin di Azzano Decimo.

La fisarmonica verrà esposta in fiera, affiancata da un video che ne illustra tutte le fasi di costruzione, comprese le preziose decorazioni, mentre i visitatori  potranno apprezzarne il suono grazie a un sistema di cuffie. In programma ci sono anche un concerto tenuto da Denis Biasin, durante il quale si potrà apprezzare il suono flautato di questo strumento facente parte della famiglia dell’organo e progenitore dell’attuale fisarmonica. Prevista anche una conferenza a cura di Mario Buonoconto, specializzato in strumenti antichi, nella ricostruzione iconografica di strumenti poco conosciuti (come l’arpa meccanica ricavata da un fregio della casa di Giorgione a Castelfranco Veneto) e appassionato costruttore della macchine di Leonardo.

Mario Buonoconto ha realizzato lo strumento in 9 anni di studi sul progetto originale di Leonardo, che era anche un abile suonatore di lira da braccio: alcuni disegni tratti dal Fol. 76r. del Codice Madrid II che si trova nella Biblioteca Nacional de Madrid.

Un’idea scritta quasi come promemoria, senza particolari costruttivi, che poteva dare adito dunque a molte interpretazioni. Solo un musicista spagnolo aveva fatto un tentativo diversi anni fa, ma con poca fortuna, realizzando un “organ di papel”. L’eccezionalità dello strumento realizzato da Buonoconto, che testimonia come Leonardo avesse anticipato di 300 anni la nascita della fisarmonica così come la conosciamo oggi, sta nel fatto di essere perfettamente funzionante e utilizzabile. E nel 2013, suonato da Massimo Tagliata (fisarmonicista di Biagio Antonacci), ha contribuito al successo di “Quel secchione di Leonardo”, canzone vincitrice dello Zecchino d’oro 2013 (ex equo con Due nonni innamorati). Attualmente ce ne sono una decina: tre sono esposte in mostre o musei (Museo della Fisarmonica di Castelfidardo, Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, Biasin Concert Hall di Azzano Decimo), le altre sono in possesso di musicisti italiani e stranieri. La presenza al Fim di Genova si inserisce nelle attività di promozione e valorizzazione dello strumento, realizzate da un team composto da ricercatori, musicologi e musicisti, coordinato da Denis Biasin, a sua volta instancabile promotore culturale in ambito musicale attivo nel campo della concertistica, della didattica, dell’organizzazione di mostre e festival.

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